Siamo a Tlahuelilpan, cento chilometri a nord di Citta' del Messico. Una esplosione di un oleodotto PEMEX ha portato alla morte di almeno 66 persone, 76 feriti e 85 dispersi, venerdi 18 Gennaio.
L'incendio ancora arde.
L'oleodotto portava petrolio dal golfo del Messico alla citta' di Tula, piu' a nord di Citta' del Messico e di Tlahuelilpan.
A sentire i rapporti di PEMEX, Petroleos Mexicanos, la ditta statatle di petrolio messicano, l'esplosione e' dovuta a fessure create illegalmente lungo il suo percorso da ladri di petrolio.
Inzialmente c'e' stata la rottura dell'oleodotto, con petrolio sparato in cielo, poi si e' creata una folla festiva attorno allo scoppio per assistere alla pioggia nera che scendeva giu'. Cosi' quando l'oleodotto e' scoppiato, due ore dopo, tanti e troppi sono stati i morti, i feriti, i dispersi.
In 21 sono morti sull'istante, altri sono invece morti successivamente.
Il Messico ha da poco un nuovo presidente, Andres Manuel Obrador in carica dal 1 Dicembre 2018, che si e' rivolto alle persone chiedendo loro di non infierire e di non cercare di prendere altro petrolio dall'oleodotto esploso.
Si parla di circa 12,581 buchi negli oleodotti del paese nei soli primi dieci mesi del 2018, creati per portare via petrolio e benzina con secchi, bottiglie di plastica e bidoni. Si tratta di una perdita economica per il Messico di circa 3 miliardi di dollari l'anno, e contro il quale Obrador ha dispiegato 3200 marines per monitorare la faccenda.
E infatti questi scoppi non sono rari: un altro ci fu una settimana fa nel vicino stato di Queretaro, presso la citta' di San Juan del Rio, ma li non ci furono vittime perche' non si formarono folle festeggianti.
Il caos pero' continua: la gente povera continua l'assalto agli oleodotti, il governo ne chiude alcuni per controlli e ripari o per monitorare lo stato dei furti, le file diventano lunghe, la gente si arrabbia, le gang dei furti del petrolio riesce a farsi voler bene, regalando il petrolio e usando le persone come senitnelle.
Insomma, tipiche scene di poverta e disperazione, con un contorno di petrolio; succede anche in Nigeria.
Ora uno dira': se la sono cercati perche' lo scoppio e' stato a causa del contrabbando di petrolio. Certo e' vero. Ma e' anche vero che occorre che le ditte di petrolio siano vigili sulla loro infrastruttura, e che questo tipo di attivita' in cui il petrolio-denaro scorre in un paese senza niente in cambio per i residenti favorisce l'illegalita', specie nei territori poveri.
La PEMEX quanto ha investito negli anni per la sicurezza? Per la manutenzione? Per i territori? Per l'istruzione alle persone che, come minimo, giocare con gli oleodotti e' pericoloso?
Quante fessure ci sono causate dall'uso e dal logorio?
E' questa un'altra manifestazione del paradigma: profitti per pochi, briciole e morte per gli altri.
Meglio il sole, che non si puo' bucare.
Si parla di circa 12,581 buchi negli oleodotti del paese nei soli primi dieci mesi del 2018, creati per portare via petrolio e benzina con secchi, bottiglie di plastica e bidoni. Si tratta di una perdita economica per il Messico di circa 3 miliardi di dollari l'anno, e contro il quale Obrador ha dispiegato 3200 marines per monitorare la faccenda.
E infatti questi scoppi non sono rari: un altro ci fu una settimana fa nel vicino stato di Queretaro, presso la citta' di San Juan del Rio, ma li non ci furono vittime perche' non si formarono folle festeggianti.
Il caos pero' continua: la gente povera continua l'assalto agli oleodotti, il governo ne chiude alcuni per controlli e ripari o per monitorare lo stato dei furti, le file diventano lunghe, la gente si arrabbia, le gang dei furti del petrolio riesce a farsi voler bene, regalando il petrolio e usando le persone come senitnelle.
Insomma, tipiche scene di poverta e disperazione, con un contorno di petrolio; succede anche in Nigeria.
Ora uno dira': se la sono cercati perche' lo scoppio e' stato a causa del contrabbando di petrolio. Certo e' vero. Ma e' anche vero che occorre che le ditte di petrolio siano vigili sulla loro infrastruttura, e che questo tipo di attivita' in cui il petrolio-denaro scorre in un paese senza niente in cambio per i residenti favorisce l'illegalita', specie nei territori poveri.
La PEMEX quanto ha investito negli anni per la sicurezza? Per la manutenzione? Per i territori? Per l'istruzione alle persone che, come minimo, giocare con gli oleodotti e' pericoloso?
Quante fessure ci sono causate dall'uso e dal logorio?
E' questa un'altra manifestazione del paradigma: profitti per pochi, briciole e morte per gli altri.
Meglio il sole, che non si puo' bucare.
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