Voglio iniziare il 2019 con una storia di speranza.
Dal 2014 al 2018 in India la produzione di energia elettrica da solare e' aumentata di piu' del 700%: da 2.6 gigawatt a 20 gigawatt.
Questo e' l'equivalente di 23 reattori nucleari!
L'obiettivo e' di arrivare a 100 gigawatt entro il 2022 per un investimento totale di 100 miliardi di dollari.
Nel solo 2015, sono state installate un milione di lampade solari e 1.4 milioni di fornelli solari.
Ovviamente l'India e' un paese enorme, dalla popolazione in crescita e per un miliardo di
persone che qui vivono, questi numeri non sono poi cosi' enormi. E c'e' ovviamente spazio per ancora maggior crescita.
Il fotovoltaico contava solo lo 0.4% della produzione elettrica nazionale nel 2015; ma il potenziale e' enrome, visto che qui il sole splende in media per 300 giorni l'anno. L'obiettivo e' per il sole di alimentare elettricita' in casa, ma anche strumenti per l'agricoltura, aria condizionata, e per generare acqua calda.
Una cella fotovoltaica rende dalle 20 alle 40 volte l'energia usata per crearla. Se tutto va bene, entro il 2020 l'energia da solare potrebbe superare quella da carbone. Anzi, il governo ha gia' chiuso 14 centrali a carbone perche' rese obsolete dal sole; le tasse sul carbone sono aumentate e ci sono incentivi per chiudere quelle piu' vecchie di 25 anni.
Dei 100 gigawatt di solare, 40 saranno dai tetti e 60 da impianti medio-grandi. Ci sono anche 56 progetti di ‘solar city’ e altri 27 di campi solari in 21 stati.
Entro il 2022 ci saranno 20 milioni di lampade alimentate dal sole grazie anche agli incentivi statali che coprono il 30% dei costi. Le banche sono state istruite di agevolare i finanziamenti per chi vuole passare o installare il solare. Si prevede che anche le pompe agricole saranno presto alimentate dal sole, gia' adesso ci sono fiumiciattoli e canali per l'agricoltura coperti da pannelli fotovoltaici per prevenire l'evaporazione.
Ecco, questo e' quello che programma l'India, un paese dai mille problemi, di poverta' ed ignoranza che pur lo vuole e ci prova. E se possono farlo loro, lo possiamo fare tutti.
Non ci sono scusanti.
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