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Monday, December 24, 2012

Energiewende


Dal sito federale per l'Ambiente di Germania.

Amen. 

Energiewende si traduce in "trasformazione del sistema energetico" e si riferisce alla decisione del governo tedesco di abbandondare le fonti di energia nucleare e fossile in favore delle rinnovabili - solare, vento, geotermico, biodiesel. E siccome la parola "wende" i tedeschi la associano al crollo del
blocco comunista, una diversa traduzione e' "rivoluzione del sistema energetico".

E' un idea nata durante gli anni ottanta, attuata nel 2000 secondo il "Renewable Energy Act" e grazie al quale il governo si e' dato gli obiettivi di:

1. Arrivare al 30% di energia rinnovabile nel 2020, e ad un 60% per il 2050. Per la sola energia elettrica, invece si vuole arrivare al 35% da fonti rinnovabili entro il 2020 e all'80% entro il 2050.

2. Ridurre il consumo di energia del 20% nel 2020 e del 50% rispetto ai consumi nel 2008, rinnovando gli edifici pubblici e privati ad un tasso dell'1-2% l'anno.

3. Abbassare i consumi nei trasporti. Vogliono - e usano proprio le parole "We want" - mettere 6 milioni di veicoli elettrici sulle strade di Germania.

Nel fare tutto questo, i tedeschi pensano di poter fare crescere innovazione e occupazione, rafforzare la loro posizione sui mercati globali con lo sviluppo di tecnolgie nuove, e dare al paese fonti energetiche pulite e sicure.

Uno degli autori del progetto Rainer Baake dichiara "Abbiamo dovuto completamente trasformare il vecchio sistema".

Trasformare, che significa coraggio, che significa creativita', che significa futuro.

E cosi mentre altrove si continua con lo status quo - gli USA spingono con il fracking, il Canada con le Tar Sands dell'Athabasca, e in Italia si parla di trivelle sostenibili -  i tedeschi, con tipico pragmatismo teutonico hanno invece smesso di parlare e iniziato, a fare, a trasformare da molto tempo.

Il capo del partito dei verdi, Jens Kendzia, dice che il dibattito in Gemania e' finito, e che si tratta solo di capire a quale ritmo si possa arrivare non all'80% ma al 100% di energia rinnovabile in Germania.

Ci sono ovviamente molti problemi - occorrono nuove linee di trasmissione e generatori a causa dell'intermittenza delle fonti, non e' ben chiaro se il modello debba essere di energia distribuita o centralizzata, ci sono timori che i costi dell'energia aumenteranno, e c'e' sempre la questione del come e quando terminare i sussidi alle rinnovabili (che pero' ha anche il nucleare!) e non tutti sono contenti dei ritmi di questa trasformazione.

Gli uccelli del malaugurio parlano di "delusioni verdi" e anche l'Economist sembra molto cauto.

A Giugno 2012 la cancelliera Angela Merkel ha pure licenziato il ministro dell'ambiente, Norbert Rottgen sostituendolo con Peter Altmaier perche' i progressi erano considerati troppo lenti.

Ma tutti i problemi che hanno incontrato o che incontreranno, i tedeschi li considerano sfide e non ostacoli insormontabili.  E vanno avanti.

All'inizio, come da copione, gli enti centrali tedeschi di energia - i big four della Germania E.ON, EnBW, RWE e Valtenfall - opponevano il progetto. Una nazione cosi' potente, dicevano, necessita di un sistema centrale e ridicolizzavano questa Energiewende come un progetto perdente che al massimo avrebbe portato al 4% di energia elettrica rinnovabile.

E invece...

Invece oggi sono al 25% e per l'installazione del fotovoltaico hanno superato gli obiettivi che si erano posti.  E notare che il quantitativo di energia solare che arriva in Germania e' lo stesso che in Alaska.

Fra l'altro la E.ON la conosciamo anche in Italia, perche' e' responsabile della marea nera di Porto Torres nel gennaio 2011.

Di questa energia elettrica da fotovoltaico, uno strabiliante 65% e' nelle mani di cittadini comuni, che si sono installati pannelli fotovoltaici sul tetto, creato cooperative, fatto da se senza farsi necessariamente arrivare l'energia dal sistema centrale. L'energia in piu' che ciascuno produce viene poi immessa nella rete nazionale o anche venduta, da cittadino a cittadino.
 
L'elettricita' e il calore del parlamento tedesco e' azionato da olio di semi di colza. Il calore perso nella generazione di energia elettrica finisce in una falda acquifera sotterranea che poi viene utilizzata in inverno per il riscaldare l' edificio. E' il parlamento piu' verde del mondo e tutta l'energia che usa e' dalle rinnovabili.

E chi e' stato l'ispiratore di questa Energiewende?

Ursula Schonau, una signora che vive nel cuore della Foresta nera.

Frau Sladek fu una delle prime a credere e a credere questa Energiewende. Era una insegnante di scuola, e aveva cinque figli. Dopo il disastro di Chernobyl, chiese alla sua citta' di Schonau di 650 persone di denuclearizzare.

Il tentativo falli, ma lei decise lo stesso di fondare una cooperativa solare nel mezzo della Foresta Nera e di generarsi da sola energia pulita.

Dice:

"We just wanted our utility to stop using nuclear power. It seemed very reasonable to me. They refused. We wouldn't back down."

Dice che l'idea le venne ricordando Jimmy Carter, il presidente USA 1976-1980 che invocava la conservazione dell'energia e che aveva installato pannelli solari sulla Casa Bianca - poi tolti da Ronald Reagan.

Dopo 15 anni, la cooperativa di Frau Sladek esiste ancora. In questo momento fornisce energia a 180,000 case e da lavoro a 80 persone. La sua Schonau Power Supply e' considerata la culla della Energiewende.

Nel 2011 le hanno dato il Goldman Environmental Prize, qui a San Francisco per il suo impegno persistente e per avere sposato ambiente ed imprenditoria.

Ecco, le trasformazioni come questa non sono mai indolore, e certo ci sono imprevisti, cambi di rotta, problemi, perche' appunto il progetto e' grande, e' impattante, e' profondo, e' nuovo e non sara' tutto ordinato, neanche in Germania.

Ma il fatto che ogni tanto si faccia un passettino indietro, o che occorra ritarare la bussola non significa che si debba avere paura e restare impantanati con lo status quo. Da qualche parte si deve pur iniziare, e i tedeschi a partire dalla signora Sladek, ci danno un bellissimo esempio a tutti.
 


3 comments:

enzo said...

I tedeschi non sono più bravi degli altri, sono semplicemente ..... più liberi e più attenti al benessere comune. Dunque, più intelligenti?

Anonymous said...

Sembrerebbe che il Popolo tedesco
abbia abbattuto il Muro per la
seconda volta.


AdrianoB
sferaprimeva.blogspot.it

José María Souza Costa said...


Invito - italiano
Io sono brasiliano.
Dedicato alla lettura di qui, e visitare il suo blog.
ho anche uno, soltanto molto più semplice.
'm vi invita a farmi visita, e, se possibile seguire insieme per loro e con loro. Mi è sempre piaciuto scrivere, esporre e condividere le mie idee con le persone, a prescindere dalla classe sociale, credo religioso, l'orientamento sessuale, o, di Razza.
Per me, ciò che il nostro interesse è lo scambio di idee, e, pensieri.
'm lì nel mio Grullo spazio, in attesa per voi.
E sto già seguendo il tuo blog.
Forza, pace, amicizia e felicità
Per te, un abbraccio dal Brasile.
www.josemariacosta.com