Ovviamente nessuno ne parla perche' siamo lontani, e lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Siamo in Indonesia dove la ditta di petrolio nazionale, la Pertamina ha perso il controllo di un pozzo di petrolio in mare nel campo petrolifero che gestisce al largo dell'isola di Java piu' di un mese fa.
Il campo e' detto Offshore North West Java (ONWJ) e il pozzo si chiama Karawang. Era un pozzo nuovo di zecca che stavano trivellando; a quanto pare ci vorranno almeno due mesi per fermare il flusso di idrocarburi che sgorga dal sottosuolo e che nessuno sa come fermare. Siamo ad almeno 3,000 barili sputati in mare al giorno.
Tutto e' iniziato il 12 Luglio, quando c'e' stata molto probablimente una "anomalia di pressione"da Karawang accompagnata da una fuga di gas mentre si estraeva petrolio. Tre giorni dopo c'e' stato l'allarme e sono state osservate sulla superficie del mare le prime chiazze di petrolio che arrivavano dal fondale marino.
Siamo gia' a 84 chilometri di marea nera, che copre un area di 4500 ettari che il vento continua a spingere verso riva; per ora la
Pertamina ha potuto solo installare barriere antinquinamento e attivato 32 navi, i pompieri e altre 800 persone per la pulizia, come dice il portavore Fajriyah Usman.
Intanto, il petrolio e' arrivato in riva, in dieci villaggi e ovviamente i circa 800 pescatori della zona non possono piu' esercitare la loro attivita'. Circa 300 operatori turistici avranno perdite economiche.
Hanno recuperato piu di 17,000 sacchi di sabbia contaminata dal petrolio.
Nessuno ne parla.
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