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Monday, April 2, 2018

Colombia: tre settimane di perdite di petrolio nella foresta uccidono 2400 pesci, uccelli e rettili





















I have practically nothing to eat, 
we have lived through the river all our lives



E' un disastro ambientale in un area remota di Colombia, a cento chilometri dalla citta' di Barrancabermeja. Una perdita di petrolio di circa 90mila litri da uno dei campi piu' grandi della nazione ha causato la morte di 2,400 animali, fra pesci, uccelli, bestiame e rettili.

Il petrolio e' finito nel fiume Magdalena, il principale della nazione, portandosi dietro una marea nera di vari chilometri, l'inquinamento delle fonti di approvvigionamento idrico per centinaia di persone, e ha mandato almeno una settantina di famiglie in ospedale per malori di vario genere, fra cui vomito, nausea e mal di testa.

Le perdite di petrolio sono iniziate il 3 Marzo (si un mese fa!) dal cosiddetto pozzo Lizama 158, gestito dalla Ecopetrol, la ditta nazionale di petrolio.  La fiumana nera si e' poi estesa per 25 chilometri lungo il fiume Lizama stesso e per altri venti lungo il fiume Sogamoso.

Entrambi finiscono nel fiume Magdalena che appunto e' il piu' lungo di Colombia e che e' quindi stato inquinato pure lui. Questo e' particolarmente grave perche' la maggior parte delle comunita' rurali della zona dipendono dal fiume e dalla pesca per il loro sostentamento.

Ci sono volute ben tre settimane affinche' la Ecopetrol intervenisse in qualche modo. Ma per tre settimane nessuno ha visto o fatto niente.

E tre settimane di petrolio sono tante.

Secondo gli ambientalisti della zona e' il peggior disastro del paese degli scorsi decenni. Anzi, la ANLA, la Autoridad Nacional de Licencias Ambientales, ha evacuato interi villaggi per timori di ultieriori danni alla salute. Tutte queste comunita' sorgono lungo i fiumi inquinati, il Lizama e il Sogamoso, e vivono di pesca.

Oltre ai 2,400 che sono morti, altri 1,300 animali sono stati soccorsi e sono ancora in vita. Piu' di mille alberi sono stati coperti di petrolio.

Nonostante proclami di vario genere, fra cui era tutto sotto controllo, la Ecopetrol non e' riuscita a fermare le perdite fino al 31 Marzo 2018. 

E' interessante che gia' due anni fa la Contraloría General di Colombia, ente governativo, aveva consigliato alla Ecopetrol di chiudere il pozzo Lizama 158 e tutti gli altri della stessa concessione perche' pericolosi. Altri trenta pozzi abbandonati della stessa ditta lungo il fiume Magdalena erano stati considerati a rischio di cedimento pure loro nel 2016. La raccomandazione della Contraloría General era stata la stessa: chiuderli e sigillarli definitivamente.

La Ecopetrol rispose alla Contraloría General che non ne aveva le risorse, ne per chiuderli, ne per tenerne la manutenzione. E cosi non hanno fatto niente.

Finche' non ci e' scappata la perdita.

Didier Tavera e ' il governatore della provincia di Santander, dove sorge il Lizama 158. Lui dice
che la Ecopetrol e' stata incompetente e incapace di capire l'urgenza del caso e di avere creato lei stessa la tragedia ambientale sotto gli occhi di tutti.

Ma il presidente della Ecopetrol, Felipe Bayón, svergognato, dice che non e' stata colpa dei fallimenti tecnici della sua ditta, quanto di attivita' sismica in zona che ha causato crepe e rotture nelle cementificazioni dei suoi pozzi.

E infatti Santander e' una delle zone piu' sismiche di Colombia, ci sono spesso terremoti qui ed uno abbastanza intenso il giorno 1 Marzo. Bayón da la colpa ai terremoti dunque.

Ma... non lo sapevano quando li hanno costruiti che l'area era sismica? E proprio perche' sapevano che era sismica, non sapevano c'era bisogno di maggiori controlli? Magari era meglio evitare?  E se sono petrolieri come fanno a non avere le risorse per controllare i loro stessi campi?  Fra l'altro a Barrancabermeja, sorge la piu' grande raffineria di Colombia.

Misteri.

Alla fine hanno installato 17 punti di controllo, sbarramenti lungo il fiume, e pozzi di raccolta lungo il Lizama e il Sogamoso.

E alla fine fine, finalmente il flusso si e' fermato, appunto il giorno 31 Marzo 2018. 

Il Ministro dell'ambiente di Colombia, Luis Gilberto Murillo, dice che se si appura che e' stata colpa della Ecopetrol, ci saranno forti sanzioni.

Intanto chilometri e chiometri di fiumi sono ancora anneriti dal petrolio, e le conseguenze ci saranno ancora a lungo.

Come sempre, la morale e' sempre la stessa. Meglio non trivellare, specie se in foreste, in zone sismiche, vicino a fonti idriche, vicono alle persone. La natura, la geologia, o la nostra stessa incuranza un giorno ci presenteranno il conto.







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