La nave Ever Judger e tutto il petrolio
Il tracciato dell'oleodotto in questione, costruito nel 1988
Il ministro dell'energia di Indonesia riporta di una nave del Paraguay che e' rimasta coivolta nello scoppio di un oleodotto lungo le coste dell'isola di Borneo.
L'oleodotto si e' incendiato e sono morte di cinque persone. Nel frattempo 60 chilometri di spiaggia sono rimaste inquinate. In mare invece c'e' una chiazza di 120kmq. I cinque morti erano semplicemente dei pescatori che cercavano di spegnere l'incendio alla meno peggio.
Siamo in localita' Balikpapan e l'oleodotto, gestito dalla ditta nazionale di petrolio Pertamina, era sotterraneo, sepolto a circa 25 metri sotto il livello del mare .
Piu' di mille e trecento persone si sono sentite male, e anzi sono state distribuite pure le maschere antigas. Il mare puzza di benzina. Le mangrovie sono intrise di petrolio. C'e' ancora puzza, sono state ritrovate caracasse di delfini, pesci sulla spiaggia, e la distribuzione di petrolio lungo l'oledotto in questione, da Lawe-lawe a Balikpapan, e' stata fermata. Le autorita' hanno dichiarato lo stato di emergenza.
Insomma un piccolo grande inferno.
L'incendio e' divampato il giorno 31 Marzo.
Non e' ben chiara la dinamica: la nave in questione si chiama Ever Judger e come si vede dalle foto siede proprio sopra il centro della marea nera. Si pensa che questa nave stesse in qualche modo attraccando e che sia rimasta incagliata nell'oleodotto causandone la rottura, le perdite, e lo scoppio.
Questo almeno e' quanto dice il direttore generale del reparto oil and gas dell'Indonesia, Djoko Siswanto.
E infatti, non solo l'oleodotto perde, ma e' anche stato spostato dalla posa iniziale di circa 120 metri.
Un altro giorno, un altro disastro petrolifero.
Le immagini vengono tutte da Sky Truth.
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