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Saturday, May 6, 2017

Franceschini e Galletti approvano Gradizza, altre trivelle Aleanna Resources a Ferrara




I ministri Dario Franceschini e Gianluca Galletti approvano le trivelle a Gradizza, Ferrara

 A trivellare la Aleanna Resources, micro ditta del Texas che vuole trasformare l'Emilia Romagna in una gruviera.


Tutto questo nonostante i due comuni coinvolti e i loro cittadini abbiano detto al governo di essere contrari alle trivelle per timori sismici, di subsidenza di inquinamento. 

In alto, il parare negativo del comune di Copparo;
in basso il parere negativo del comune di Formignana.

Anche l'Ente Parco regionale Veneto del Delta del Po gli ha detto che non era saggio
trivellare.



A tutti, il governo gli ha risposto picche.


Si chiama Gradizza, ed e' una concessione petrolifera di ricerca nei pressi di Ferrara, nei comuni di Copparo e Formignana. 

A voler trivellare in questo nuovo angolo d'Italia i nostri amici della Aleanna Resources, ditta di scatole cinesi basata (forse?) a Houston. Lorsignori dal Texas vogliono qui mettere in produzione il pozzo Gradizza 1 di un chilometro di profondita'  per estrarre petrolio e gas.

Costruiranno anche un metanodotto.

Il nostro governo, cosi' grande amante del territorio e nelle persone del ministero dell'ambiente, Ginaluca Galletti e delle attivita' culturali, Dario Franceschini, decide che si puo', che e' tuttapposto,
che trivelle e ambiente, che trivelle e cultura, sono compatibili e firmano il si.

La regione Emilia Romagna dice che determinera' la "dichiarazione di pubblica utilita', indefferibilita' ed urgenza dell'opera".

Si???

Urgente per chi?

Me lo vedo il Ferrarese medio che non aspetta altro che una bella trivella nei suoi campi.

Fa ridere (o piangere?) il modo in cui trattano le aree protette. Ne ho lette a dozzine di questi si scellerati alle concessioni trivellanti ed il copione non cambia quasi mai. Le aree protette sono sempre delle disgraziate, che non servono poi a tanto,  lontane o vicine dai pozzi, non importa, sono sempre e comunque figlie di una Italia minore e irrilevante.

Non capiscono che e' il verde, e' la natura che rende le nostre vite migliori, e che occorre proteggere e migliorare quello che abbiamo e non continuare a bucarlo come ebeti.

In questo caso dicono, Franceschini e Galletti che: i siti Natura 2000 sono tutti fuori da Gradizza, ma che "costituiscono comqune un residuo dell'ampio compresorio palustre del passato" e che si trova gia' in una fitta rete di canali, di terreni agricoli, di nuclei urbanizzati, di una complessa rete viaria di comunicazione.

E quindi? Quindi trivelliamoli!!! Di nuovo invece di proteggere quel po di natura sana che resta, decisdiamo di mandarla all'aceto, meglio, alle trivelle.

Aggiungono che ci sono a Gradizza poche specie animali, perche' gli habitat non sono idonei, che l'area agricola e' frequentata solo "di passaggio" per l'occasionale ricerca di cibo e non per la riprioduzione e quindi le trivelle della Aleanna non potranno influire flora e fauna.

Scusate tanto, ma se e' area agricola, vuol dire che ...l'UOMO mangia quei prodotti agricoli, no? E perche' vogliamo trivellare una zona agricola???

Le mangeranno Franceschini e Galletti le petrol-pere di Gradizza?

Come sempre sono arrivate le osservazioni da parte dei cittadini.

Cosa dicono Franceschini e Galletti?

Beh, che il proponente le ha "controdedotte", e cioe' che la Aleanna ha avuto la prima e l'ultima parola. Che paese democratico eh? E cosa altro potrebbe dire la Aleanna? Dira' sempre, come ogni ditta di petrolio che si rispetti, che e' tuttapposto, che i loro fumi sono profumi, che la terra diventera' meno ballerina, che le falde saranno zuccherate.

Sono petrolieri!

Non sarebbe stato il caso di chiedere agli esperti? Di seguire la volonta' popolare? Chi esattamente rappresentano Galletti e Franceschini in questa circostanza? Certo non il popolo: perche' in questo caso, le loro decisioni vanno contro il popolo che maggiormente e' portatore di interesse. E cioe' i cittadini che hanno espresso il loro no.

Ma lo sappiamo tutti che in Italia la democrazia e' una cosa per far finta, e non vera.

Infine ci sono le prescrizioni.

Meglio note come i contentini.

1. Dovranno essere presentati dei piani di monitoraggio che devono tenere conto di eventuali "carenze" nella documentazione.

Ehh?? Ci sono carenze e voi approvate lo stesso? Quali sono queste carenze?  Quali sono le caratteristiche di questi piani di monitoraggio?

E chi lo sa. L'ho gia' detto: e' tutto solo per scenografia, e' tutto finto.  A Franceschini e a Galetti, secondo me, non gliene importa un fico secco di Gradizza.

2. Dovranno realizzare un pozzo per monitorare le falde idriche sottoterra.

Mmh. Per far cosa? Per vedere se il petrolio le inquina? E quindi, implicitamente stanno ammettendo gli stessi Franceschini e Galletti che e' qualcosa che potra' succedere. La risposta e' semplice: con molta probabilita'  prima o poi succedera'. Perche' succede sempre. Basta guardare la Basilicata e a tutti gli schifi che vengono fuori adesso, venti anni dopo le prime trivelle. Sono le leggi della fisica, della chimica, della probablita'. Non ci sono prescrizioni che tengano.  I pozzi, prima o poi perdono, cedono, inquinano.

Ma qui a Gradizza avremo il pozzo osservatore. E dopo che abbiamo osservato cosa facciamo?

3. 4. In queste parti, finalmente si precisa che i piani di monitoraggio sono per la subsidenza indotta, e che la presa dati deve iniziare un anno prima delle operazioni di estrazione. Che linee guida ci sono? E chi lo sa. Si dice solo che se "si verificano effetti subsidenti superiori a quelli prospettati" si dovranno realizzar e"interventi strutturali compensativi" per la rete di scolo in caso ci siano effetti superiori a quanto previsto. E poi ci dovranno essere dei "report" da dare alla regione Emilia Romagna.

Mmh. Ma Cosa sono questi interventi strutturali compensativi?

Quali sono i limiti accettabili di subsidenza?

Nel giro di quanti mesi?

Di quanti anni?

E dopo che abbiamo presentato il report, cosa facciamo?

Come facciamo a tornare indietro?  Chi sistemera' la rete di scolo?

Mistero.

Si sa solo che il tutto avverra' in concerto con il consorzio di bonifica della citta' di Ferrara e che ci sono dei misteriosi modelli matematici a predire il futuro.

Nota: come ho cercato di dire milioni di volte, faccio modelli matematici per mestiere, e quello che posso dire e' che i modelli matematici sputano fuori quello che tu ci metti dentro. E' evidente che ci possono essere tanti giochini dietro. Chi li ha fatti questi modelli? La Aleanna? Una ditta pagata dalla Aleanna?  Che ingredienti ci sono?  Ad ogni, modo nessun modello matematico potra' mai determinare con esattezza cosa succedera' perche' nessuno, che sia in buona o malafede, sa esattamente cosa accade sottoterra, quali sono le condizioni esatte del sottosuolo, le varie interazioni, e tutte le complessita' che possono esserci sottoterra.

I modelli matematici non sono il vangelo.

5. Ci vorra anche una rete di monitoraggio sismico con sensibilita' di magnitudo 0.5, cioe' deve essere in grado di rilevare scosse di magnitudo 0.5 o superiore e nell'arco di 5-10 chilometri dal pozzo. Dovranno anche essere identificate eventuali faglie sismiche adiacenti a San Pietro in Casale.

Come dire, trivelliamo ma non lo sappiamo cosa c'e' nel sottosuolo, cosi' invece di studiare il sottosuolo prima e poi decidiamo, noi decidiamo di trivelliare prima e di studiare come prescrizione.
Il mondo alla rovescia.

Ancora piu' comico e' il reparto monitoraggio acqua sotterranea. Si dice che "pur valutando che non vi possa essere alcuna interferenza con l'attivita'" ci vorra' un piano opportuno di monitoraggio e di allarme in casi di "contaminazione accidentale".

Ma ci sono o non ci sono *possibili* interefenze? Si o no? Non e' dato sapere.

6. Ci potranno essere danneggiamenti alla viabilita' causati dal passaggio di mezzi pesanti, ma anche qui nessun problema, perche' ci saranno opportuni accordi fra la Aleanna e l'amministrazione provinciale, per l'uso delle strade piu' idonee e per eventuali risarcimenti.

7. Invece per quanto riguarda il rumore, siccome sanno gia' che supereranno i limiti, quelli della Aleanna dovranno richiedere una deroga.

8. Interessante che dicano che ci vorra' il monitoraggio del gas "emesso dal soffione atmosferico".
In poche parole, qualcosa verra' emesso in atmosfera (come accade sempre e comunque da qualsiasi pozzo di petrolio) e questo qualcosa dovra' essere analizzato per scovare la presenza di idrocarburi (metano?), di composti organici volatili, composti a base di zolfo e di azoto e gas radioattivi!!!

Tutti balsami per la salute, vero?

E poi ci vorra' qualcuno dalla soprintendenza archeologica, un sistema informativo con il pubblico (cosa vorra' mai dire la Aleanna? E' tutto scintillante, no?), occorrera' stare attenti a flora e fauna, alle luci, al rumore, alla terra di risulta.

E poi, fra venti anni ci ritroveremo come a Viggiano, a piangere sul petrolio versato nei campi, nelle vite, e sul futuro.


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