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Friday, November 25, 2011

Comunicato stampa: la legge di Chiodi fa acqua da tutte le parti





La legge regionale approvata dal Consiglio Regionale di Gianni Chiodi nel gennaio del 2010 e che vieta in zone sensibili abruzzesi le estrazioni di "idrocarburi liquidi" mostra tutta la sua inadeguatezza e l'ignoranza di base di chi l'ha redatta.

La legge infatti lascia campo aperto agli "idrocarburi gassosi" per i quali non ci sono vincoli di alcun genere.

Ma i principi della geologia sono semplici: sottoterra ci sono spesso miscele di gas e di petrolio e non e' sempre possibile distinguere fra i due.

I petrolieri allora ci riprovano e invece di far riferimento alla possibilita' di estrarre petrolio, parlano di estrazione di gas naturale. Sono di questi giorni infatti le richieste per ben 4 autorizzazioni a procedere per l'estrazione di "gas" dal Teramano e nel Pescarese.

Le concessioni sono quelle di Villa Mazzarosa e Villa Carbone, in provincia di Teramo, per conto della Mediterranean Oil and Gas - la stessa di Ombrina Mare - e quelle di Santa Venere e Cipressi in provincia di Pescara, per conto dell'Adriatica Idrocarburi, che fa capo all'ENI.

Le localita' interessate sono Cappelle sul Tavo, Città Sant'Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella, Spoltore, Atri, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Elice, Montefino, Penne, Mosciano S. Angelo, Teramo, Cermignano, Cellino Attanasio, Canzano, Castellalto, Notaresco, Bellante.

Anche se i petrolieri lo chiamano ora "gas", le tecniche utilizzate, i rifiuti prodotti, la presenza di idrogeno solforato, sono talquali per il gas che per il petrolio. Basti pensare che presso il lago di Bomba le estrazioni di gas avranno bisogno di un desolforatore i cui principi sono del tutto simili al Centro Oli di Ortona.

A suo tempo tutte le associazioni ambientali, docenti universitari indipendenti e non al soldo di ENI o Assomineraria, avevano denunciato la possibilita' da parte delle ditte trivellanti di utilizzare il gas naturale come cavallo di Troia per bucare il territorio, e sottolineato la necessita' di vietare anche l'estrazione di gas dall'Abruzzo.

Il governo regionale non ha voluto dare ascolto al parere degli esperti, e cosi' il ritorno dei petrolieri si e' concretizzato.

A prendere decisioni su queste 4 concessioni sara' ancora una volta la VIA regionale di Antonio Sorgi, che dopo due anni ancora non riesce a dire il suo no definitivo alle estrazioni di gas a Bomba da parte della Forest Oil, sebbene tutto
l'Abruzzo civile e libero abbia espresso in mille modi il suo no.

Ci aspettano altre battaglie e chiediamo ai presidenti di provincia di Pescara, Guerino Testa e di Teramo, Valter Catarra e soprattutto ai cittadini di prendere informazioni, di indignarsi e di attivarsi contro questi nuovi attacchi. Chiediamo altresi alla dirigenza regionale di rispettare la volonta' popolare e di dire una volta per tutte no all'Abruzzo minerario, senza prese in giro e senza altri stratagemmi volti solo ad ingannare la gente.

Gianni Chiodi, oltre ad essere stato sordo di fronte alle argomentazioni di esperti veri, e testardamente ancorato alle sua scarsa consoscenza scientifica, ancora una volta si mostra incurante della sua terra, della sua gente, e finanche della sua citta',
Teramo.

Queste le concessioni:

A) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Santa Venere”.
Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.


Società Adriatica Idrocarburi S.p.A. Contrada Tamarete, 66026 - Ortona (CH). Tel. 085 91911.


Provincia di Pescara. Comuni di Cappelle sul Tavo, Città Sant'Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella, Spoltore.

B) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Cipressi”.
Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.


Società Adriatica Idrocarburi S.p.A. Contrada Tamarete, 66026 - Ortona (CH). Tel. 085 91911.

Province di Teramo e Pescara. Comuni di Atri, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Città Sant'Angelo, Elice, Montefino, Penne






C) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Villa Carbone”.
Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.

Medoilgas Italia S.p.A. Via Cornelia 498, 00166 – Roma. Tel +39 06 99 589 179 Fax: +39 06 62 207 256.

Provincia di Teramo. Comuni di Mosciano S. Angelo, Teramo, Cermignano, Cellino Attanasio, Canzano, Castellalto, Notaresco e Bellante.


D) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Villa Mazzarosa”.
Attività di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma.


Medoilgas Italia S.p.A. Via Cornelia 498, 00166 – Roma. Tel +39 06 99 589 179 Fax: +39 06 62 207 256.


Provincia di Pescara. Comuni di Cappelle sul Tavo, Città Sant'Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella, Spoltore.




MRD
Francesco Stoppa, Universita' di Chieti

3 comments:

Anonymous said...

Non so se può aiutare, ma credo che i Cittadini delle zone interessate dovrebbe unirsi e verificare le motivazioni
delle istanze di permesso rilasciate nelle zone citate da M-Rita in questo post. Comune per comune.
ESEMPIO: B) Istanza di permesso di Ricerca denominato “Cipressi”.Attività di ricerca di idrocarburi gassosi
in terraferma. Società Adriatica Idrocarburi S.p.A. Contrada Tamarete, 66026 - Ortona (CH).
Tel. 085 91911. Province di Teramo e Pescara.
Comuni di: ATRI, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Città Sant'Angelo, Elice, Montefino,
PENNE.
Due comuni sopra citati avrebbero un'area protetta che figura nell'elenco SIC (Natura 2000):
1.ATRI - Denominazione SIC:CALANCHINO DI ATRI (1153 ha), codice: IT7120083
2. PENNE -150 ha, SIC:Lago di Penne, codice: IT7130214
Nel caso, speriamo di no, i permessi fossero rilasciati per aree SIC, si può chiedere ragione a chi li ha rilasciati e/o direttamente alla Comunità Europea
Applicazione del diritto dell'Unione Europea, ecco il link

http://ec.europa.eu/eu_law/your_righ /your_rights_forms_it.htm

Saluti
Adriano

giulia said...

Io sono una cittadina di Teramo, cosa posso fare concretamente?

maria rita said...

mandare le osservazioni, e' uno strumento legale, anzi e' l'unico strumento legale. occorre bombardarli di testi da parte della gente normale, e se necessario metterci un avvocato ad accertarsi che l'iter sia seguito per bene.

come fare a mandarle e' scritto qui