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Friday, June 10, 2011

Giorgio Mazzenga con la coda fra le gambe

I video dell'incontro di Bomba, filmati da Lorenzo Luciano 
E' stato impedito un confronto sereno e una corretta informazione basata sui fatti

Giorgio Mazzenga, Forest Oil Corporation

Traduzione in Italiano:

Ci avete smascherato


Arriva anche il comunicato della Forest Oil. E' come sparare sulla croce rossa e quasi quasi mi fanno anche pena questi soggetti che credono veramente di poter venire qui e fare il bello e il cattivo tempo.

"Noi siamo dei tecnici e non dei manipolatori, né degli abili trasformisti". 

Siete dei petrolieri! Con interessi, conflitti di interesse e bisogno di arricchire il portafoglio.

"L’altro giorno abbiamo assistito a una vera e propria strategia finalizzata a creare più tensione e ansia di quanto ci dovesse essere. Abbiamo cercato di dimostrare, dati alla mano, che la subsidenza indotta dalla produzione del gas sarà minima e incapace di procurare danni ai versanti e alle strutture – tant’è che il Ministero delle Infrastrutture e Acea, che gestisce la diga di Bomba, hanno condiviso il nostro progetto; ma gli abitanti hanno detto che era una menzogna e che dovevamo andare via."

.. Mmh. E perche' il vostro stesso Ronald Brown diceva che e' pericoloso e che c'e' li rischio Vajont? Ma se uno non vi vuole, perche' dovete continuare ad insistere e a diabolicamente persistere, aggrappandovi a tesi del tutto fasulle?

Abbiamo cercato di spiegare che l’acido solfidrico sarebbe stato abbattuto naturalmente grazie a una “tecnologia verde” all’avanguardia e loro hanno detto che stavamo giocando con le vite umane. In definitiva, è stato impedito un confronto sereno e una corretta informazione basata sui fatti”. 

Giorgio Mazzenga, detto in Abruzzese - ma che t'acconti?

Ma che l'idrogeno solforato ce lo mangiamo? Non esiste nessuna tecnica verde, ne viola ne gialla. Quella roba finira' in atmosfera. Tutto il resto sono balle. Andatela a raccontare in Colorado!

Secondo la Forest Oil questo incontro era “per farsi conoscere e mettere a disposizione l’intero staff di progetto”. 
 
E va bene, vi abbiamo conosciuti, non ci siete piaciuti ed ora.. arrivederci e buon viaggio. Mica dobbiamo essere amici per forza? Mica dobbiamo per forza dire si alla raffineria?

 “La Forest non è mai stata abituata, in 95 anni di attività, a situazioni come quelle vissute, che non hanno facilitato l’approfondimento delle complesse questioni relative al progetto. I rappresentanti della Forest e i 17 esperti presenti, italiani e americani della Proger, di Geocomp, di Paques e di URS (persone altamente qualificate, con molti anni di esperienza alle spalle) sono stati letteralmente travolti da una popolazione che ‘non voleva sentire ragioni’ e che, per tutta risposta, rivolgeva agli intervenuti un continuo coro aggressivo fatto di improperi, insulti e fischi. Questa è, purtroppo, la fredda cronaca. 

Ma certo! Siete venuti a raccontare balle! Quando uno te l'ha detto in tutte le salse che non ti vuole e tu insisti, cosa altro dobbiamo fare?


Il clima dell’incontro non era certo congeniale ad una comunicazione su importanti aspetti tecnici e tale da non consentire una comprensione oggettiva di quanto veniva detto dagli esperti (e tradotto in italiano dai traduttori). 

Se e' per questo neanche la qualita' della traduzione era esatta, ed un sacco di cose sono state omesse. Vi dovreste vergognare.

Resta il dubbio che si tratti di un’occasione persa per un confronto democratico rispettoso di tutti gli stakeholders e dei principi di trasparenza che regolano il procedimento di approvazione regionale tuttora in corso. Il dibattito in proposito tra gli stessi abruzzesi è molto acceso sui vari blog ambientalisti.

Forest tiene a sottolineare che è ancora disposta al dialogo, purché sia civile. Non vi è alcuna intenzione di forzare la mano e costringere la popolazione ad accettare il progetto se ci fossero degli elementi inaccettabili tecnicamente o ambientalmente. Forest vorrebbe semplicemente avere la possibilità di illustrare il progetto, come anche richiesto dalla Regione (assente però alla riunione) e dallo stesso Comune di Bomba. L’intento della società – come riportato dal management di Forest – è quello di portare a conoscenza dei cittadini che l’attività dell’impianto non arrecherà alcun danno alla salute.

Tenetevelo questo dibattito, il nostro e' un no, senza aperture. Capite? Se pensate di venire qui ad appiopparci cose che non vogliamo, avete sbagliato bersaglio, caro Giorgio Mazzenga. E certo, respirare monnezza non portera' nessun danno alla salute sua, caro Mazzenga da Milano. Ma anni e anni di emissioni certo qualcosa di insalubre porteranno al paese di Bomba, no?

Tanto mica ci vive lei.

 La Centrale di Monte Pallano utilizzerà un processo biologico e non chimico-fisico per lo smaltimento dell’acido solfidrico dal gas naturale estratto. Si tratta di una tecnologia verde all’avanguardia, il sistema Shell-Paques, già utilizzato in circa 100 impianti al mondo, in grado di abbattere totalmente l’acido solfidrico attraverso l’utilizzo di batteri naturali. Questi batteri “mangiano” l’acido solfidrico trasformandolo in una pasta di zolfo innocua da utilizzare in agricoltura. La società ritiene che i temi fondamentali del progetto (emissioni limitate, trasparenza delle informazioni, controllo della subsidenza e minimizzazione dell’impatto visivo) siano stati adeguatamente trattati nello Studio di Impatto Ambientale e su questi temi ha cercato di informare la cittadinanza e continuerà a farlo”.

Ha ha. I batteri innocui che mangiano l'H2S. Ma come ci pensano. Anche io ho un unicorno parcheggiato nel giardino di casa!  E poi, abbattettere totalmente? Ma che sono Mandrake? E se l'hanno usato in 100 impianti del mondo, che se li tengano. Qua non ce li vogliamo, ne i batteri, ne le centrali, ne le trivelle.


Adios.

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