Questi sciaurati, che mai non fur vivi
Inferno, Canto III
Caro Roberto Cingolani:
vedo il suo invito alla cittadinanza italiana a commentare su dove poter fare operazioni di "coltivazione di idrocarburi in Italia in modo sostenibile".
Rido? Piango? Dove trivellare in modo sostenibile? Eeeh?
La risposta e' semplice; DA NESSUNA PARTE.
Punto e fine.
E visto che ci siamo: lei, in qualita' di ministro, e' una vergogna per l'Italia. Non ci sono altre parole. Lei, la sua ignoranza, la sua stoltezza, sono una vergogna e una disgrazia per il paese e per il futuro di questa nazione.
Ma quella laurea in fisica (e ce l'ho pure io) non le ha insegnato niente? Non le ha insegnato a guardare alla cose in modo distaccato, lucido, intelligente? A considerare causa ed effetto, a ragionare, a pensare, a trovare soluzioni logiche e creative?
E il suo di ruolo di Ministro non le fa vedere le cose con un pizzico di amore, di compassione, di lungimiranza per il futuro?
Ma poi, di quale Transizione Ecologica e' ministro lei? Perche' finora tutto quello che lei ha fatto e firmato poteva essere fatto e firmato dal Ministro del Petrolio e non della Transizione Ecologica.
Possibile che lei non riesca nella sua testa a vedere la linea netta, limpida, chiara che sussiste fra trivellare e tutto il pandemonio climatico che si agita nel mondo?
In Germania sono sommersi dall'acqua, la Siberia arriva a temperature record, la California brucia, gli animali muoiono senza tregua dall'India all'Australia. Ogni tanto arrivano anche in Italia alluvioni, incendi, calure record.
E lo sa perche' succede questo? PERCHE' CONTINUIAMO A TRIVELLARE. E lei questo dovrebbe saperlo perche' il suo ruolo, per il quale viene pagato profumatamente, e' quello di trovare soluzioni alle trivelle e per mitigare i cambiamenti climatici. Degli accordi di Parigi lei ha mai sentito parlare?
E non ci vuole nemmeno la laurea in fisica per capire che trivellare significa inquinare e stravolgere il clima, ci vuole solo il buonsenso, l'amore per l'ambiente, per l'Italia, per il futuro.
Ma come ci pensa lei a propinare ad una nazione intera la mega balla delle trivelle sostenibili?
Interessante che prima lei parlava solo di gas naturale, adesso e' tutto assieme, petrolio, gas, come se fossimo ancora al 1960! Pero' siamo sostenibili! Fa ridere sentire queste cose nel 2021. Fa ridere che lei e il suo entourage possiate credere che la gente e' scema e ci crede.
Ma poi cos'e' una trivella sostenibile? Ce la definisca, prego.
Una trivella che tira petrolio che si rigenera?
Petrolio che quando lo estrai, bruci, raffini, respiri, tira fuori profumo di montagna?
Che fa abbassare la temperatura del globo?
Ma quali che saranno le sue parole (o il suo silenzio) la risposta e' una sola: le trivelle sostenbili non esistono. E lo sappiamo tutti.
E la sa pure lei, e quindi io non posso che chiedermi una domanda diversa: Ma lei e' in malafede? Ma lei e' acciecato da interessi piu' grandi di lei?
E chi?
ENI? Renzi? Draghi? Descalzi?
A chi risponde lei nel propinarci queste balle?
Le rammento che i ministri in teoria dovrebbero fare gli interessi del popolo italiano.
Il popolo italiano, per la stragrande maggioranza, non ne vuole sentire parlare di trivelle.
Sa cosa vuole il popolo italiano? Il popolo italiano vuole piu' alberi, vuole piu' bellezza, vuole piu' risparmio energetico, la possibilita' di mobilita' elettrica, energia rinnovabile, aria pulita, ambiente pulito. Il popolo italiano e' stanco di quello che l'industria pesante, incluse le trivelle, hanno fatto all'ILVA, a Viggiano, a Gela, a Falconara, a Busalla, a Marghera, o nella Pianura Padana soffocata dall'aria malsana, e per cui non ci sono mai stati seri ripristini ambientali.
E sa cosa vorrebbe ancora il popolo italiano? Un politico illuminato che avesse il coraggio di fare quello che in pochi hanno fatto e di dire: BASTA NUOVI PERMESSI DI PETROLIO E DI GAS in tutta Italia. Il popolo italiano sogna una classe politica preparata, di cui ci si possa fidare che stanno facendo gli interessi della nazione e non di ENI, o personali o alla ricerca di poltrone e privilegi.
Ogni nuova trivella oggi significa ancora 30 anni in piu' almeno di petrolio, gas, infrastruttura, tubi che perdono, inquinamento, puzze, morte e CO2.
E certo che si puo' dire di no ai nuovi permessi. L'ha fatto la Nuova Zelanda, l'ha fatto la Danimarca, l'ha fatto la Francia. Lo puo' fare anche l'Italia se non ci fosse questa cieca sudditanza all'ENI e ai suoi compari, governo dopo governo.
Ma poi, lei si rende conto di cosa ci sta chiedendo?
Lei sta chiedendo agli italiani di individuare aree dove fare trivelle in Italia, mettendo cittadino contro cittadino. Un paese densamente abitato, di turismo, e di bellezza. Secondo lei che ne sara' della Basilicata gia' martoriata con questo assurdo "referendum"? Sicuramente saranno votati al martirio! E quindi e' come se lei stesse chiedendo a una famiglia quale figlio sacrificare!
Ma aspetti che vado a guardare da dove viene lei.
Ah vedo, lei e' di Milano. E' sempre cosi, quelli che decidono lo fanno sempre da un posto piu figo e piu' "ecologico" rispetto invece a chi deve vivere all'ombra delle trivelle e dei fumi tossici. E allora, come ho sempre detto, parta e ci dia l'esempio. Sia il primo a offire il giardino della sua villa nella Milano da bere o nel suo lussuoso laboratorio a Genova per farci le trivelle. O anche la sua villetta al mare. O dove lei va a sciare. Un posto insomma che le sta a cuore.
Vada, trivelli solo li, e poi ci dica quanto sostenibili sono queste trivelle di casa sua.
Io sono schifata da questo operato, da chi l'ha messa li a fare il ministro, e mi dispiace che una persona con tutto questo potere scelga di non usarlo per fare cose buone, e utili, e coraggiose e che invece serpenteggi ai piedi di una piattaforma.