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Saturday, April 16, 2011

Convegni Nimby per prenderci in giro


Stefania Prestigiacomo non ha detto una parola agli Abruzzesi, ai Molisani, ai Siciliani, ai Pugliesi dei piani petroliferi per i nostri mari, delle sue approvazioni alle trivelle selvaggie in giro per l'Italia. Niente di niente finche' non ce ne siamo accorti noi cittadini normali.

Niente.

Bel dialogo, bella sostenibilita', bell'ottica.

La nostra Stefania non parla a noi cittadini, se non dopo avere approvato le trivelle, ha pero' trovato il tempo per sedere a una riunione per denunciare il "Nimby" in Italia, alla presenza di Assomineraria.

Con tanti problemi che abbiamo in questa nazione sull'ambiente, Stefania Prestigiacomo va a un convegno per parlare delle "grandi opere" in Italia: energia, ambiente e infrastrutture.

Dicono che riguardo il Nimby - not in my backyard - c'e'

il crescere e il consolidarsi di questo fenomeno in Italia, che nel tempo ha acquisito nuove caratteristiche. La protesta si è fatta più estesa e incondizionata, si rivolge a ogni tipologia di impianto, persino a fonti rinnovabili; essa attraversa tutta l’Italia, coinvolgendo non solo i cittadini ma anche le Istituzioni nazionali e locali. Persiste l’assenza di un’informazione chiara e dettagliata, la mancanza di un senso comune di responsabilità.

Cara Stefania, ma se mi approvi airgun e trivelle a 5 chilometri da riva, nei campi, nei parchi, nei mari, nella vita della gente, cosa ti aspetti? Che siamo qui con un senso di responsabilita' verso i tuoi progetti di morte?

Dicono pure che il tutto serve a modernizzare il paese. Ma se avete pure tolto i fondi alle fonti rinnovabili, di che modernita' parliamo? Delle moderne trivelle, o del moderno nucleare?

Erano presenti a questo meeting un sacco di persone e presidenti dai nomi altisonanti che di ambiente calato nella vita delle persone, nelle nostre vite, non sanno niente:

Pietro Cavanna, Presidente del Settore Idrocarburi e Geotermia Assomineraria
Guido Bortoni, Presidente dell'autorita' per l'energia elettrica e per il gas
Gianni Alemanno, Sindaco di Roma
Vittorio Colgiati Dezza, Presidente di Legambiente
Antonio D'Ali' Presidente della Comissione Territorio per i beni ambientali al Senato
Roberto della Seta, Membro Commissione Territorio per i beni ambientali al Senato
Stefano Saglia, Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all'energia

Qualcuno li ha mai visti nelle proprie citta'? Qualcuno ha mai sentito uno solo di questi fare qualcosa in difesa della gente, ma per davvero? Ora vanno li a parlare di Nimby? E chi sono loro per decidere delle nostre comunita'?

Assomineraria deve dire a noi che siamo irresponsabili? Ma chi credono di essere?

Notare che il meeting e' stato organizzato da Allea comunicazione e relazioni istituzionali, che fra i suoi clienti ha: Assomineraria, Impregilo, Assogas e Ionio gas e da I-COM istituto per la competitivita' che invece ha come "soci sostenitori" ENI, Edison, E-on Italia, quelli dei riversamento di pertrolio in Sardegna.

Proprio un convegno equilibrato, indipendente e aperto.

Di questo meeting, che e' parente del Copam di Matera e di quello di Rainone di Chieti, secondo me, non esistono resoconti, non esistono rapporti sulla stampa, non esistono filmati. Esiste una mappa - secondo loro tutta l'Italia e' Nimby!

Il Nimby e' stato un concetto sfruttato ad arte da petrolieri e affaristi per schernire le popolazioni locali quando si oppongono a progetti di morte sotto le loro case. Come se la difesa del proprio territorio fosse qualcosa di cui vergognarsi. Invece no, non c'e' niente da vergognarsi, perche' a difendere il tuo territorio devi essere tu, non ci sono alternative, soprattutto in un paese come l'Italia, il far west della democrazia.

Al Ministro, a tutti quei presidenti, a tutti quei politici, non gliene importa niente del tuo ambiente.

Infatti ci mettono a parlare uno di Assomineraria e il convegno lo organizza gente "sostenuta" dall'ENI!

C'era qualche delegato del popolo a questo convegno? C'era qualcuno che facesse i nostri interessi? Non mi risulta.

Interessante anche l'accoppiamento Saglia-Prestigiacomo.

Queste cose non compaiono sulla stampa italiana perche' 'e' meglio tacerle, ma fra gli investitori e i siti petroliferi inglesi qualche tempo fa ci fu un po di agitazione perche' Saglia a un certo punto disse che la legge Prestigiacomo, quella delle 5 miglia, sarebe stata presto ritirata. La Prestigiacomo il giorno dopo lo smenti.

Ecco cosa dice Saglia in data 8 Marzo 2011:

Italy is about to remove the ban on offshore oil drilling which had been introduced after the Gulf of Mexico oil spill, MF said citing the Italian junior industry minister Stefano Saglia.

L'Italia sta per rimuovere il diveito di trivellare petrolio lungo le coste, che era stato introdotto dopo il disastro del golfo del Messico, ha affermato il MF (Ministro delle Finanze? non so chi sia MF), riferndosi al sotto-ministro dell'industria Stefano Saglia.

Il giorno dopo gli risponde la Stefania:

Italy does not plan to lift its offshore drilling ban.

L'Italia non ha in programma di eliminare il suo divieto alle trivelle.

E cosi' in un paese in cui la destra non sa cosa fa la sinistra, nel frattempo ce la prendiamo con i cittadini normali.

Mettetevelo chiaro in testa: non vi lasceremo trasformare questa nazione in un campo di petrolio. Capito?

1 comment:

davide said...

penso si riferisca a milano finanza (giornale e/o agenzia).
è veramente preoccupante la situazione italiana..
tuttavia questa settimana mi sono un po' consolato,molto molto poco... ;-)
situazione non paragonabile a quella italiana, ma qualche cretino c'è anche out-italy!!!
http://www.renewableenergyworld.com/rea/news/article/2011/04/when-did-progress-become-a-partisan-issue?cmpid=WNL-Wednesday-April13-2011