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Friday, April 12, 2019

Morte di una piattaforma Holly, California



















Qualche tempo fa il Los Angeles Times ha mandato un interessante pezzo sulla morte della piattaforma Holly, una delle tante - per la precisione ventisette - che sorgono lungo le coste californiane e che stanno li da piu di 50 anni.

Di fronte ad Holly, sulla terraferma un pezzo di spiaggia dal nome Haskell Beach, vicino a Santa Barbara, popolata un giorno di marzo da avvocati ed ingegneri a decidere del fato di Holly.

Nel tempo di suo maggior splendore pompante di petrolio, Holly era di proprieta' della Venoco.

Nel 2017 Holly morente, ed incapace di pompare niente piu', era diventata di proprieta' dello stato della California e di tutti noi.

La Venoco aveva fatto domanda di bancarotta.

Niente piu trivelle dunque. I pozzi collegati a Holly saranno sigillati.

Ma chi paghera' i costi? Si parla di lavori fino a 350 milioni di USD e che andranno avanti fino al 2021, almeno.

Non c'e' solo Holly, ad essere presto chiusa, ma altre sei piattaforme che la raggiungeranno nell'aldila' del petrolio. Tutte morte a causa dell'eta' avanzata, della corrosione e di cambi nell'opione pubblica, che non ne vuole piu' sentire di trivelle giovani o vecchie che siano.

A quanto pare, per i fan di Jim Morrison, e' stata Holly di notte ad ispirare ai Doors la canzone The Crystal Ship, con le sue luci, il suo mistero, i suoi 150 metri di altezza rispetto all'orizzonte marino.

Dell'esplosione di un altra piattaforma, la Platform A, attorno a Santa Barbara quella mattina del 1969, il 28 gennaio per la precisione, abbiamo gia' parlato tante volte.

Tredici milioni di litri di petrolio finirono in mare, e dopo tanto parlare, in congresso, nelle case, in televisione, nacque il moderno movimento ambientalista che porto' a nessuna altra nuova piattaforma nei mari di California da quel giorno funesto in cui il mare divento' nero.

Chi c'era ricorda ancora il dolore del mare nero e degli uccelli e dei pesci morti.

Holly e le sue amiche sono diventati con il tempo simboli di economie e di tempi fossili e andati.
E anche se Trump parla senza cognizione di causa sul futuro delle trivelle nei mari di California sappaimo tutti che gli iter per tornare a trivellare il nostro pacifico ex novo sono molto difficili da riportare in vita.

Troppe le leggi intervenute in 50 anni per cercare di proteggere il mare,  che neanche Trump potra' disfare, vietando per esempio l'uso della fascia di mare statale, tre miglia di battigia, per l'attraversamento di oleodotti o di terminali marini ad uso petrolifero.

Intanto Holly e' stata per tre o quattro anni una specie di bella addormentata nel mare. E' arrugginita, corrosa, impolverata, tutti gli indicatori sono a zero, molti macchinari sono relitti pure loro degli anni sessanta, colorati e ingombranti. Ci sono solo manutenzioni minimali, adesso che le operazioni sono minimali.

Da Holly partono trenta pozzi che arrivano alla crosta terrestra sommersi da 70 metri di mare. Una volta toccato il sottosuolo le trivelle hanno creato una rete immensa di tre chilometri in raggio di canali, collegamenti, oleodotti sotto la crosta terrestra. Le trivelle arrivano fino a un chilometro di profondita'. 
Un tempo il petrolio sgorgava come champagne, adesso resta la patina oleosa al sapore di idrogeno solforato sull'acqua attorno ad Holly.

Il giacimento su cui siede Holly era uno dei piu' grandi del mondo che naturalmente rilasciava  di petrolio e di gas. Negli anni 1980 il gas venne raccolto e portato a riva per essere trattato. Nel 2015 pero' quando le operazioni cessarono anche il rigore con cui il gas spurio veniva raccolto cesso' e spesso le bolle di gas con misto dentro il petrolio finivano con l'essere rilasciate in mare. Si parla di bolle di gas e di petrolio di 10, 20 metri di diametro che certo non fanno bene all'atmosfera della zona. I piedi anneriti e appiccicosi dal mare petrolifero di Santa Barbara li ho avuti anche io.
Holly venne costruita in Louisiana e portata in California grazie ad un accordo fra la ARCO e la Mobil. A suo tempo costo' 4 milioni di dollari e inizio a pompare nel gennaio del 1967. Al tempo era sede della piu' profonda trivella del mondo.

Nel 1988 Tim Marquez, il cofondatore della Venoco compro' Holly dalla Mobil, pensando di poterla sfruttare maggiormente. Fece lo stesso con altre due piattaforme prima della Chevron, Grace e Gail.
Tutte con nomi di donna.

Nel loro complesso le tre piattaforme generavano 10mila barili al giorno, 1milione e seicentomila litri al giorno e l'equivalemnte di 25 milioni di dollari (del tempo!) al mese. Feste, Rolex, e bonus per un sacco di gente.  Qualche donazione ad ospedali e istituti sportivi e giovanili per non fare brutta figura. La festa era cosi' grande che nel 2013 e 2014 la Venoco era la ditta che pagava maggiori tasse in tutta la contea di Santa Barbara. I suoi beni nella contea erano stimati a 700 milioni di dollari.

Holly, Grace e Gail erano riuscite a sopravvivere ad un sacco di cose: attacchi dalla vera Erin Brockovich, referendum contro il fracking, dibattiti nelle citta' contro il petrolio. Ma le tre piattaforme zitte zitte continuavano a pompare. Marquez intanto cercava di estendere le sue concessioni per durare almeno altri 20 anni.

Il giorno 19 Maggio 2015 la festa fini di punto in bianco.

Uno degli oleodotti della Plains All American Pipeline presso il Refugio State Beach, era scoppiato. Era uno dei principali oleodotti usati dalla Venoco per il trasporto su terraferma. Produzione fermata in 24 ore. Impossibile andare avanti. Il costo della manutenzione mentre tutto era chiuso per accertamenti e per pulizia era di un milione al mese per la Venoco.

E cosi la Venoco stessa e le sue figlie, Holly, Grace e Gail passarono a miglior vita.

Con loro altre tre piattaforme, che fermarono le proprie attivita' nel Novembre del 2015: Hidalgo, Harvest ed Hermosa, di proprieta' della Freeport-McMoRan. Anche loro morte a causa dello scoppio dell'oleodotto.

Il giorno 17 Aprile 2017 la Venoco cedette ufficialmente il controllo di Holly al State Lands Commission dello stato della California, ente per la preservazione del mare che includera' la piattforma ora dismessa, in un modo o nell'altro in un area di protezione marina.

La Plains All American Pipeline e' stata dichiarata colpevole del disastro a Settembre del 2018 da una giuria di esperti.

Nessuno immaginava che Holly sarebbe stata fermata cosi presto, semplicemente c'era una abbondanza di petrolio ancora da tirare fuori. Se non esplodeva l'oleodotto, Marquez avrebbe avuto i suoi permessi e per venti ancora avremmo avuto una Holly giovane e pimpante.

E invece non e' andata cosi, e una volta ferma e' impossibile rincominziare da zero. La cementificazione dei pozzi collegati a Holly verra' eseguita in estate.

Cosa fare della piattaforma e' ancora un mistero: la si puo' togliere del tutto, trasformarla in qualche osservatorio ecologico, usarla per la produzione di energia dal mare, o creare una sorta di scogliera artificiale per favorire la vita marina.

La cittadinanza non ne vuole sapere di Holly, e per la maggior parte favoriscono la rimozione in toto della piattaforma. Nessuno si e' strappato le vesti dopo la bancarotta della Venoco. 

Per ora lo stato della California ha solo ammucchiato $58 milioni di dollari per la rimozione di Holly. Il costo finale e' di $348 milioni.

Per una sola piattaforma. Ce ne sono altre 26: sei gia' passate a miglior vita, ed altre venti che prima o poi moriranno pure loro, perche' tutto passa. Anche le trivelle.

Chi paghera' il resto per Holly e per le altre e' un mistero, ma io ci scommetto che a pagare non saranno i petrolieri. Per loro la festa e' durata abbastanza da non doversene preoccupare.


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