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Wednesday, December 26, 2018

Patagonia: gli indigeni portano in causa Exxon e Total per inquinamento da petrolio e sversamenti illegali













"The way these oil companies operate is pure 
environmental vandalism and demonstrates 
how little control local authorities truly have," 

Paul Horsman, Patagonia


Siamo in Patagonia, una terra lontana e vagamente mitica nell'immaginario collettivo; fatta di ampie distese, praterie color sole e di cieli blu.

Ma anche se nessuno ne parla mai, la Patagonia e' anche terra di trivelle.

E infatti il Mapuche Confederation of Neuquén, una associazione che rappresenta varie comunita' di indigeni ha portato in causa Exxon Mobil, Total e Pan-American Energy, una sussidiaria della BP in Argentina, per inquinamento delle loro terre a causa degli scarti petroliferi e da fracking qui riversati dai signori di cui sopra. Il gruppo dei Mapuche e' stato assistito da Greenpeace che ha elencato e documentato tutti gli schifi ambientali della zona.

Un altra ditta locale, di trattamento rifiuti, la Treater Neuquén S.A. e' parte del processo anche lei.

Il perno della questione sono i rifiuti tossici in teoria da essere gestiti dalla Treater Neuquén nei pressi della citta' di Añelo a 1200 chilometri da Buenos Aires e provenienti dal campo Vaca Muerta, uno dei piu' grandi giacimenti di petorlio e di gas del mondo nella provincia di Neuquén.

La Treater Neuquén pero' come da copione non ha eseguito il suo compito nel modo corretto e i rifiuti tossici e dannosi a persone e vita animale e vegetale sono finiti in ambiente, danneggiandolo e portando a problemi di salute alle comunita' locali.

Ma non e' solo la Treater Neuquén. Ci sono anche i petrol-mostri di Total, Shell e Exxon che riversano tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici in vasche a cielo aperto in Patagonia. 

Nel campo di Vaca Muerta ci sono circa 830 pozzi da fracking sparsi un po dappertutto che generano dai 600 agli 850 metri cubi di monnezza in un mese.

Dove finiscono?

La maggior parte di quella robaccia dovrebbe essere raccolta e trasportata in centri specializzati, e anche se tutto fosse fatto a regola d'arte in un modo o nell'altro i rifiuti devono attraversare citta', fonti idriche, campi agricoli.

Ma a volte e' piu' facile lasciare tutto dove e' e usare il metodo occhio non vede, portafoglio non duole, cioe' fare riversamenti illegali. Anche in Patagonia.

E cosi gli attivisti di Greenpeace si sono messi all'opera e hanno iniziato a studiare la composizione chimica delle vasche di petrol-rifiuti scoperte a Vaca Muerta a Novembre 2017, i campioni che hanno preso mostrano elevate concentrazioni di inquinanti.

Hanno pure filmato i camioncini della Shell, Total e dell'Argentina YPF, Shell and Total a riversare monnezza tossica oleosa e puzzolente nelle vasche. Alcune di queste sono grandi quanto... 15 campi di calcio e sono solo a 5 chilometri dale case.

I filmati rivelano campi intrisi di petrolio, aria putrida, visioni dantesche.

Uno dei portavoce della campagna per salvare Vaca Muerta si chiama Paul Horsman e dice che siamo in presenza di vandalismo ambientale e che le autorita' hanno perso il controllo della situazione.

Una specie di far west dei petrolieri, dove tutti fanno quello che vogliono.

E i petrolieri? La Pan American Energy dice che non hanno rapporti con Treater, quelli dei trattamenti di rifiuti ambientali; in realta' la Pan American Energy e'... una cliente della Treater e sono pure sui loro siti internet!

Shell dice che (ovviamente!) non e' colpa loro e che le autorita' non controllano abbastanza. Cioe' sono verginelle dove l'inquinamento avviene a loro insaputa! E infine la Total dice che devono vederci chiaro.

Noi invece vediamo cosa succedera' in questa causa.

Come sempre, meglio sempre non farceli venire dall'inizio, perche' Basilicata o Vaca Muerta che sia, sempre morte e disrtuzione portano, ovunque vadano.




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