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Friday, November 16, 2018

Spagna: 100% rinnovabile nel 2050, zero sussidi alle fossili, zero nuovi permessi petroliferi



 
Spain shows that the battle against climate change is deadly serious.
 Intanto, in Italia il M5S fa convegni al senato con i negazionisti!


Mentre che in Italia approviamo leggi spandi veleni nei terreni in nome dell'emergenza, e si invitano personaggi di dubbio valore a negare i cambiamenti climatici in Senato, ecco cosa succede in Spagna, non lontano da noi, e dai nostri politici dalla stella ambientale decadente.

La Spagna ha infatti lanciato un ambizioso programma per diventare 100% rinnovabile, e per decarbonizzarsi.

Hanno pensato a tutto, con ambizione, coraggio, lungimiranza, intelligenza.

Un esempio per tutti.

Gli ultimi dati (2014) gia' parlano di una Spagna che va al 42.8% di energia elettrica rinnovabile.
Adesso si vuole appunto arrivare al 100% su un periodo di 30 anni. I livelli di emissioni di CO2 sono programmati per calare del 90% rispetto al 1990, e nei prossimi 10 anni verranno generati 3 GW nuovi di energia elettrica solare ed eolica.

Saranno vietate tutte le nuove licenze petrolifere, di sfruttamento e di ricerca di idrocarburi con o senza fracking; e il 20% del budget nazionale sara' usato per misure che siano utili a constrastare i cambiamenti climatici. Il denaro destinato a tale scopo aumentera' a partire del 2025. Le automobili a benzina saranno vietate dal 2040.



Il programma spagnolo e' stato ampiamente lodato in tutto il mondo: Christiana Figueres del panel delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici dice che l'esempio spagnolo e' un eccellente esempio di una nazione che ha aderito e si e' impegnata nel concreto dopo gli accordi di Parigi del 2015.

Laurence Tubiana che ha aiutato a scrivere i testi di Parigi, dice che e' un programma ispirazionale e rivoluzionario.

E' un programma con obiettivi a medio e lungo termine, ci sono incentivi, e si prevede transizione anche per il personale tecnico e per i lavoratori.

Per esempio ci sara' un pacchetto da circa 300 milioni di euro per la chiusura di tutte le miniere di carbone nel paese, per incentivi, pre-pensionamenti, riqualificazione del personale e per la riqualifica ambientale.

E' stata tolta la cosiddetta tassa sul sole che aveva frenato la crescita delle rinnovabili, e anzi il mandato e' che ora si arrivi al 35% dell'energia elettrica entro il 2030; e cosi pure l'efficenza energetica che dovra' migliorare del 35% pure lei entro il 2030.

Cioe' piu' energia green e piu' energia intelligente.

Ci riusciranno, non ci riusciranno? Non lo sappiamo. Ma il punto e' che osano, che ambiscono, che non si nascondono dietro foglie di fico, che ci provano. Non si fanno mettere in paralisi da quelli della Repsol o da altre petrolditte.

Io posso solo dire che dopo quasi sei mesi di governo, i ministri e i senatori italiani in tema di ambiente hanno veramente fatto cadere le braccia, e ancor di piu' visto tutto il bel parlare degli anni passati.

Perche' quelli del M5S non sono stati capaci di convincere, parlare, spiegare, coinvolgere la gente e gli altri politici della Lega su quanto importante sia proteggere l'ambiente?  Dove e' stato lo sforzo *vero* di tutti quelli che si sono riempiti la bocca su ILVA, TAP, petrolio, natura? Perche' sono capitolati senza neanche davvero provarci?

Davvero la poltrona era gia' cosi comoda, subito subito?

Personalmente sono del parere che tutto si puo' se lo si vuole, e sui temi di cui sopra non lo si e' voluto abbastanza.

Caro Sergio Costa, dove sei?

Invece di fare convegni con i negazionisti del clima, perche' non fare le leggi per eliminare il piu' possibile le fonti fossili dalla nostra nazione?  Non si sa. 

Ah, il nobile coraggio della coerenza e della convizione;
questa sconosciuta.





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