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Tuesday, February 6, 2018

Germania: 100% rinnovabile il 1 Gennaio 2018; target al 65% entro il 2030









Il giorno 1 Gennaio 2018 la Germania ha ragginunto un altro obiettivo-simbolo: la generazione del 100% della sua elettricita' da rinnovabili.

A causa dei forti venti la notte di Capodanno,  le turbine eoliche hanno generato l'85% delll'energia ed il resto e' venuto dall'idroeletrico e dalle biomasse, secondo i dati forniti dall'Agenzia della Rete Federale tedesca.

I prezzi sono andati in negativo, e la generazione di elettricita' da carbone, nucleare e gas e' stata ridotta al minimo. L'energia in piu' e' stata venduta ai paesi confinanti.

Tutto questo e' successo alle 6 del mattino di Capodanno, quando il sole non era ancora sorto. Ovviamente, nessuno se lo aspettava di arrvare al 100% di rinnovabili la mattina presto di un giorno d'inverno. Il record precedente era del 90% di energia green il giorno 30 Aprile 2017.

Un segno di quanti passi abbiano fatto in questi anni con le rinnovabili in Germania.

Per tutto il 2017 invece la media di energia rinnovabile e' stata del 38%, non male considerato che si tratta della quarta economia del mondo, mentre nel 2016 e' stato del 32%. Per la prima volta il vento ha generato piu energia che il carbone e il nucleare.

Anzi, altre statistiche rivelano che dal 1990 ad oggi la generazione di elettricita' green e' aumentata del 1000%.  In quell'anno il carbone era al 57% e il nucleare al 28%. Le rinnovabili erano solo idroelettrico, al 5%.

Nel 2017 il carbone ha fornito il 37% dell'energia, e il nucleare il 12%. L'idroelettrico e' sempre al 5%, ma sole e vento sono arrivate al 33%.

Tutto bene dunque? Non proprio. Anche in Germania, nonostante la Energiewende, ci sono ostacoli e problemi.

Nel 2017 e' stato usato piu' petrolio e gas per trasporto e per il riscaldamento.  Le emissioni di CO2 non sono ancora sotto controllo e si pensa che il paese non potra' raggiungere gli obiettivi che si era posto per il 2020 per quanto riguarda la diminuzione della CO2 emessa.

Il progetto infatti era di arrivare al 2020 con le emissioni di CO2 inferiori del 40% rispetto al 1990. Invece si calcola adesso che il limite sara' "solo"del 32% in meno. 

A me fa sorridere che il ministro dell'ambiente di Germania dica che se questi numeri saranno realta' sara' un disastro per la reputazione internazionale del paese come di un leader del miglioramento del clima!  Fa sorridere perche' loro veramente sentono la responsabilita' delle promesse. Magari fosse cosi dappertutto!

Ad ogni modo per cercare di tornare al 40% invece che essere fermi al 32% si era pensato di chiudere alcuni impianti a carbone piu' in fretta di quanto originariamente previsto. Ma non si sa bene come andra' tutto a finire con il nuovo governo che deve ancora decidere le sue priorita' e i gran trambusti elettorali della nazione.

Per esempio non e' chiaro che ne sara' della tassa sulle rinnovabili che i tedeschi usano per finanziare tutti questi progetti green. La tasse e' ancora necessaria,  specie adesso che l'obiettivo sara' di ridurre l'uso di fonti fossili per trasporto e riscaldamento.

Spesso pero' questa tassa viene contestata e viene additata essere non trasparente. Una possibilita' e' di aumentare il numero di progetti che finisce all'aste pubblica, con offerte competitive da piu' gruppi interessati e senza che il governo debba aggiungere denaro pubblico.

Dove invece i tedeschi hanno avuto molto successo e' stato l'aumento della produzione di energia rinnovabile. L'obiettivo era del 35 percento entro il 2020.

L'obiettivo e' stato raggiunto e superato nel 2017.

Ed ora si e' deciso un nuovo target: il 60% entro il 2030.

Vanno avanti, eh? Ogni ostacolo e' una opportunita' per fare meglio, e loro lo vogliono. 

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