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Monday, April 22, 2013

Morandi (Medoilgas) a Clini (Ministro Ambiente): grazie





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Chissa' perche' la cosa non mi stupisce.

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Cliccare sulla foto per scaricare la lettera nella sua interezza.

“I danni elevatissimi […] che la nostra azienda e’ destinata a subire, sono stati gia’ esposti e quantificati agli uffici del Suo Ministero in occasione di precedenti incontri.”



“Desideriamo esprimere un doveroso apprezzamento per il prezioso contributo apportato da lei e dai suoi collaboratori per l’individuazione della soluzione poi adottata dal Governo al fine di porre riparo ad una situazione insostenibile oltre che ingiusta per gli operatori del settore e auspichiamo un positivo completamento dell’iter di presentazione alle Camere per una sua definitive e rapida approvazione”.
Roma, 27 Giugno 2012.



Un ministro dell’ambiente che riceve i ringraziamenti dei petrolieri. Questa e’ l’Italia, un paese dove e’ sempre piu’ difficile avere fiducia nelle istituzioni perche’ non e’ mai ben chiaro quali trame si snodino alle spalle dei cittadini.

Ad inviare la lettera e’ la Medoilgas Italia, ramo italiano della inglese Mediterranean Oil & Gas plc. I ringraziamenti si riferiscono all’articolo 35 del Decreto Sviluppo che consente la trivellazione dei mari d’Italia senza fascia di rispetto alcuna.

Prima di questo decreto il progetto Ombrina Mare della Medoilgas era praticamente “morto”, dopo il decreto e’ magicamente tornato in vita.

E cosi’ un governo tecnico che era stato eletto per guidare il paese attraverso l’emergenza si prende a cura i problemi di piccole societa’ petrolifere. Si vede che avevano gia’ risolto tutti i problemi di noi cittadini.

La storia di Ombrina Mare e’ molto semplice. Prima del 2010 in Italia si poteva trivellare il mare senza particolari restrizioni. Una specie di far west dove le piattaforme petrolifere si potevano mettere anche a poche centinaia di metri dalla spiaggia. E cosi’ nell’estate del 2008 comparvero le trivelle esplorative Ombrina Mare della Medoilgas di Sergio Morandi a 5 chilometri dalla riva ad Ortona, e le trivelle Elsa della Petroceltic a 2 chilometri dalla riserva naturale di Punta Aderci a Vasto.

Si, a due chilometri da una riserva naturale.

Complice lo scoppio del golfo del Messico, pressioni di vario genere sull’allora ministro Prestigiacomo, e proteste dei cittadini coordinate anche dalla sottoscritta, finalmente nel 2010 si varo’ il Decreto Prestigiacomo (D.Lgs 128/2010) che imponeva per la prima volta in Italia una fascia di rispetto di 5 miglia – 9 chilometri – lungo tutta la penisola italiana. Il limite passava a 12 miglia – 20 chilometri - in caso di reserve e zone protette.

Fu una botta durissima per i petrolieri che improvvisamente videro stampata la parola “no” su vari progetti, incluse Ombrina Mare ed Elsa. Da allora petrolieri di ogni genere hanno cercato di fare tutto quello che potevano per revocare il Decreto Prestigiacomo.

C’e’ voluto un po di tempo, ma nell’estate del 2012 ci sono riusciti. Il governo Monti ha approvato il Decreto Sviluppo di Corrado Passera che include l’articolo 35, secondo il quale la fascia di rispetto passa a 12 miglia per tutta l’Italia ma SOLO per concessioni nuove e future. Per tutte quelle in itinere - incluse Ombrina Mare ed Elsa - si torna al far west dei limiti zero dalla costa.

E’ questa la “soluzione” che Morandi applaude.

Nella sua letterina, Morandi parla di “drastiche restrizioni” all’attivita’ di esplorazione e coltivazione nei mari italiani imposte dal Decreto Prestigiacomo.

Eppure una fascia di rispetto di 9 o di 20 chilometri non mi pare una “drastica restrizione” ,piuttosto del semplice buonsenso per un paese che vuole vivere di turismo. In California ad esempio, la fascia di rispetto da piu di 30 anni e’ di 160 chilometri, in Florida 200 chilometri.

E noi cittadini signor ministro? Dov’e’ il suo “prezioso contributo” per salvare i nostri mari, quel mare che e’ anche suo? O per evitare la “situazione insostenibile ed ingiusta” per chi andra’ al mare e a pesca all’ombra delle trivelle? Nel caso in cui se lo fosse dimenticato, un ministro fa gli interessi dell’Italia mentre la lettera suggerisce una attenzione ai problemi della Medoilgas di Londra del tutto fuori luogo per un Ministro dell’Ambiente della Repubblica Italiana.

Questa lettera sarebbe rimasta ben nascosta nei cassetti del Ministero se non fosse stato per il neo-eletto senatore del Movimento 5 Stelle d’Abruzzo, Gianluca Vacca che l’ha scovata e resa pubblica.

Leggo dichiarazioni di Clini che dice di non averla mai letta. Ha qualche rilevanza se l’abbia letta o no? L'opinione di Morandi e' abbastanza chiara: “il prezioso contributo apportato da lei e dai suoi collaboratori per l’individuazione della soluzione poi adottata dal Governo”.

I mari italiani, da Venezia ad Agrigento, meritano di meglio.

2 comments:

Guido Pietroluongo said...

Ci sarebbe da dire: sconvolgente! Ed invece tutto questo è solo una conferma di convinzioni che abbiamo già...Situazione gravissima che all'estero non sarebbe passata impunita.

Anonymous said...

ma queste carte non vano subito allaProcura della Repubblica e Clini mandato in galera?Ilaria