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Tuesday, April 20, 2010

Gianni Chiodi, we are smarter than this



Leggo su Prima da Noi i commenti di Gianni Chiodi alla manifestazione. Mi fa anche un po tenerezza questo suo tentativo di far finta che sia tutto a posto. Della serie, non sa piu' dove arrampicarsi per la paura di agire.

Gianni Chiodi, per chi non lo sapesse, non c'era alla manifestazione del 18 Aprile 2010.

Non c'e' mai stato con la gente, ne prima ne dopo che diventasse presidente di regione. Vive su un altro pianeta e non ha capito ancora che i tempi della poltica passiva sono finiti.

A Prima da noi, il governatore Chiodi dice che:

Sul problema della petrolizzazione c'è massima trasparenza e fermezza ma la sensazione è che si stia volutamente generando una gran confusione.

Se il silenzio e l'assenza e' chiarezza! Nei quasi tre anni in cui ho lavorato su questo tema, Gianni Chiodi non ha MAI parlato direttamente alle persone in incontri specifici sulla petrolizzazione, si e' sempre rifiutato di rispondere alle continue richieste di incontri con i cittadini, con gli esperti e anche a semplici domande, insultando chi gliele faceva - vedi Cupello.

Al massimo balbetta quando proprio non ne puo' fare a meno, del tipo in campagna elettorale, o quando pressato da poteri maggiori.

La trasparenza non si e' vista e non si vede.

Un governatore chiaro e trasparente risponderebbe alla gente alle seguenti domande:

Cosa intende fare Gianni Chiodi contro la costruzione di vari pozzi di petrolio in mare lungo la riviera abruzzese?

Perche' la regione Abruzzo non ha presentato osservazioni al Ministero dell'Ambiente per nessuno di questi progetti?

Perche' non ha sollecitato incontri con il Ministero stesso?

Perche' non ha sensibilizzato la popolazione?

Perche' Gianni Chiodi e Daniela Stati non erano presenti alla manifestazione?

Continua, riferendosi al PD:

Ci faccia lavorare in pace. In questi 14 mesi abbiamo approvato un piano energetico regionale che vieta la produzione di energia elettrica in Abruzzo dalla combustione di idrocarburi liquidi e suoi derivati mentre valorizza la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con l'obiettivo di arrivare al 2015 alla copertura dei bisogni almeno al 51 per cento come ho già più volte dichiarato

La legge, e lo sa anche lui, e' stata approvata solo sotto enormi pressioni popolari ed ecclesiali.

E cosa vogliamo fare per le estrazioni di metano?

Per le trivelle nel lago di Bomba, la cui competenza decisionale spetta alla regione Abruzzo e non al ministero, cosa intende fare Gianni Chiodi?

E poi, una cosa e' dichiarare "produrremo energia da fonti alternative per il 51%" e un altra e' parlare sulla base di fatti concreti.

A che percentuale siamo adesso? A quanto pensiamo di arrivare entro il 2010? 2011? 2012?

Come lo faremo? Quali incentivi ci sono? Di che tipo di energia si parla? Come verra' coinvolta la popolazione? Chi paghera' la transizione?

Detto cosi pare un numero tirato fuori a casaccio!

Quando il governatore Chiodi dice "lasciateci governare in pace", a me pare che lo stesso non conosca il significato della parola democrazia e trasparenza, dove ad ogni passo si deve essere sottoposti allo scrutinio degli cittadini che PAGANO per essere governati di Gianni Chiodi.


"Inoltre, abbiamo approvato una nuova legge regionale che vieta l'estrazione e la lavorazione di idrocarburi liquidi chiara e netta sull'obiettivo. La legge di recente è stata osservata dal Governo per cui ci siamo costituiti davanti alla Corte costituzionale per difenderla ma, nello stesso tempo, abbiamo aperto un tavolo ufficiale dove siedono tecnici regionali, del Ministero dello sviluppo economico e delle Politiche regionali per condividere un testo di legge che rispetti gli obiettivi di questa giunta che sono appunto quelli del divieto di estrazione e lavorazione degli idrocarburi liquidi nel territorio abruzzese e che sia rispettosa della Costituzione".

E chi sarebbero questi "tecnici regionali"? Perche' non e' dato saperlo? Perche' non parlano con la gente? Perche' il governatore ha deciso di presentare ricorso al governo centrale solo a tempi scaduti? Perche' continua a parlare di idrocarburi liquidi? Le estrazioni di gas metano sono ugualmente pericolose per un territorio sismico come il nostro, tanto piu' che il trivellando lago di Bomba e' zona a rischio Vajont, come dicharato sia dall'ENI che dalla Forest Oil.


A me pare che a tuttoggi il governatore Chiodi non abbia capito la pericolosita' e la gravita' del problema e che sia lontano dalla gente.

Ci tengo a precisare che non sono un esponente del PD, e che e' abbastanza patetico che Chiodi la butti in politica, scaraventandosi contro i suoi oppositori politici, senza rispondere invece ai cittadini - 5000 persone scese in piazza per difendere l'Abruzzo.

4 comments:

hermes said...

Chiodi è solo un replicante del suo Capo aziendale.
replica in Abruzzo quanto il Sultanino mette in scena su scala nazionale.

B. non può governare a causa dell'invidia dell'opposizione e della congiura della magistratura rossa? Ecco che Chiodi non può lavorare a causa del Pd abruzzese.

B. attacca Saviano perché scrive libri contro la camorra e le mafie?
Ecco Chiodi accusare chi protesta contro la petrolizzazione di generare ad arte una gran confusione.

I meccanismi sono gli stessi e obbediscono a precise strategie di vergognosa e parassitaria avidità, in barba al bene comune. e in barba anche al senso del ridicolo che portato alle estreme conseguenze, come in questi casi, si trasforma in tragedia per i cittadini.
Peccato che siano pochi gli italiani con cervello ancora funzionante.

Giovanni Manuel Toppi said...

Purtroppo i cittadini non possono affidarsi ai politici, a questi politici perlomeno. Una bella manifestazione come quella del 18 aprile non può essere liquidata in questo modo dal presidente regionale. Lo stesso presidente che non ha aperto bocca sull'installazione delle centrali nucleari nel nostro territorio. Bisogna rispettare il volere dei propri cittadini e fare i loro interessi, non certo quelli dei pochi grandi imprenditori che vedono l'Abruzzo solo come fonte di interessi economici.

http://lettereperlabruzzo.wordpress.com/ said...

Peccato che non abbia partecipato alla manifestazione... Il presidente avrebbe potuto constatare che tra le tante bandiere non ve n'era alcuna del PD. Né di altri partiti. C'erano molte bandiere di associazioni nazionali e locali. C'erano molti studenti e persone semplici di qualunque età. In sostanza c'erano molti abruzzesi con qualche politico mischiato tra la folla. Tra i politici se proprio ne vuole parlare, un certo Di Giuseppantonio, Presidente della Provincia di Chieti, ha inviato una lettera, letta sul palco, in cui veniva espressa tutta la sua contrarietà ala deriva petrolifera della Regione. Evidentemente la trasparenza della Regione è tale che nemmeno gli esponenti dello stesso partito di Chiodi riescono a vederci qualcosa. WE ARE SMARTER THAN THIS. Vittorio.

Dario Di Maio said...

Notizia del Corriere.

Chiodi si chiede perche' il Sig. Bertolaso non ha preso la cittadinanza onoraria. Semplicemente perche' ha fatto il suo dovere, pagato per rimettere in sesto le zone disastrate. Non e' un Sig. Bianchi o Rossi che passa per caso per l'Aquila e decide di rimettarla a posto. E' un Sig. stipendiato dal qualche organo dello Stato Italiano per provvedere a situazione di emergenza.

Che tristezza....

Mi viene quasi da piangere! Forse dovrebbe essere la Doctor D'Orsogna a meritare la cittadinanza onoraria di qualche citta' del litoraneo abbruzese. Senza adulazione perche' non sono sempre d'accordo con i post, ma l'impegno a distnza kilometrica merita rispetto.
Grazie