Venti anni fa nel sud del Portogallo c'era un area semi abbandonata, arida e a rischio desertificazione.
A vederla oggi e' Tamera e' un area di colline, terrazze coltivate a mais, girasoli e pomodori, con qualche lago di qua e di la. Un piccolo paradiso naturale.
Ma venti anni fa non era cosi.
Gli alberi erano mezzi morti e l'area non era affatto ospitale.
Nel 1995 arrivarono qui un gruppo di tedeschi. Si definivano pacifisti, e alla ricerca di un posto dove creare una societa' "that is free from hatred, lies, violence and fear". Volevano un posto di pace, una modello di vita postcapitalistico, e in contatto con la natura. Avevano inziato in Germania nel 1978, ma decisero di trasferirsi in questo angolo sconosciuto del Portogallo.
Erano una trentina, con il loro pragmatismo e la loro efficenza teutonica.
E cosi, parte Tamera, in Portogallo. Se volevano essere autonomi, in grado di prodursi cibo da soli, gli serviva l'acqua, per prima cosa.
E cosi, questi utopistici tedeschi hanno interpellato esperti ecologi, hanno creato spazi per l'irrigazione, e usato i ritmi della natura.
D'estate certo era tutto secco, ma d'inverno 'c'erano abbondanti piogge. E cosi hanno deciso di usare l'acqua che finiva allo scolo, e che a volte era cosi abbondante che danneggiava le infrastrutture e causava erosione. Quell'acqua poteva essere invece catturata ed usata in tempi di aridita'.
Bernd Mueller e' il capo del Global Ecology Institute di Tamera, e' un ingegnere ed e' l'artefice del sistema di cattura e pianficazione dell'acqua. Inizio' dalla cima delle colline - acqua e vento erodevano tutto. Crearono dei piccoli laghi, dei canali in modo da facilitare il riassorbimento dell'acqua nelle falde sotterranee. Il principio era quella della permacultura: e delle sue tre s: spargi, sotterra, e lentamente (slow, spread and sink).
Cioe' rallenta il corso dell'acqua di modo da spargerla sulla terra e farla riassorbire.
Dopo vari anni di tentativi e di pianificazione, nel 2008 la natura inizio' a riprendersi Tamera. Dapprima a valle, con un ruscello che dalle colline portava l'acqua a valle in modo ordinato e costante. La flora e la fauna iniziarono ad insediarsi lungo questi canali e attorno ai laghi che avevano creato.
E da li' e' tutto cambiato. Ogni anno un po di piu', e oggi Tamera e' un isola verde. Vivono qui ora 200 persone.
Il modello Tamera, secondo chi ci vive e che ha programmato la rinascita dell'area puo' essere replicato ovunque: quello che serve e' una buona gestione dell'acqua e della vegetazione. Mueller e' diventato un consulente dell'acqua in varie parti del mondo e viene chiamato per offrire la sua opinione su come risolvere i problemi idrici in posti piu' svariati, Israele, Palestina, Turchia, Giordania, Kenya, Brasile, Bolivia e Colombia.
I suoi consigli variano, dal raccogliere l'acqua sui tetti, a creare sofisticati sistemi di collegamento idrici. Spesso viene anche coinvolto in progetti umanitari, per esempio in Haiti dopo il terremoto.
Anche l'ONU e' interessata al modello Tamera.
I contadini sono sempre entusiasti dopo il suo intervento, perche' i primi risultati, anche se timidi, non tardano ad arrivare, e l'acqua fa sempre la differenza.
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