I profitti della Shell per il primo quarto del 2016 sono calati dell'89%.

175 compagnie petrolifere piccole e medie sono a rischio bancarotta.

La Chevron taglia 1000 posti di lavoro dopo avere perso 725 milioni di dollari nel primo quarto del 2016.

La Statoil ha perso il 71% di profitti nel primo quarto del 2016.

La ConocoPhillips perde 1.4 miliardi di dollari nel primo quarto del 2016.
 
E intanto...

Intanto, in tutta questa petroli-depressione, emerge che per la prima volta nella storia degli USA, nel 2016 la maggior parte dell'energia nuova immessa nella rete elettrica sara' dal sole e dal vento.

Secondo una analisi dell' United States Energy Information Administration, la meta' della nuova energia sara' da rinnovabili. Ci si aspetta che nel 2016 verranno generati 26 gigawatt nuovi di energia: sole e vento sono al 63%, gas al 31%. 

Questo e' importante per due motivi: fino a pochi anni fa era il gas a farla da principe, adesso e' invece in secondo piano, nonostante il crollo dei prezzi degli idrocarburi.

Il motivo della vittoria delle rinnovabili e' crollo del costo dei pannelli solari.   Un altro motivo e' che lentamente arrivano le leggi ad imporre alle municipalita' locali di usare le rinnovabili. E quindi che gli piaccia o no, devono usare vento e sole.  E forse un tempo queste leggi parevano quasi delle imposizioni antieconomiche, invece adesso e' lucrativo per tutti gli attori coinvolti usare sole e vento e costruire impianti energetici rinnovabili. E quindi, il boom.

Nel 2016 arriveranno 9.5 gigawatt nuovi di energia solare, dalla California (3.9 gigawatts), North Carolina (1.1 gigawatts), Nevada (0.9 gigawatts), Texas (0.7 gigawatts), e Georgia (0.7 gigawatts). Nel 2015 sono stati installati 8.4 gigawatt di energia solare, sufficenti per alimentare 1.3 milioni di case.
E quindi anche se ci sono ancora centrali a carbone in funzione, piano piano vanno morendo: nel 2015 sono state chiue varie centrali a carbone, con un calo della produzione di 15 gigawatt.

Intanto, il numero di pozzi nuovi e' crollato. Siamo adesso ai minimi dal 2009 con 328 pozzi di ricerca, a fronte di 668 un anno fa.

Nel 2015 sono stati persi 963 pozzi nuovi, il piu' grande calo dal 1988.

Per il 2016 siamo a 204.

Portranno resistere per un po, e resistere ancora, ma la loro via e' segnata. Sta a noi accelerare il tutto.