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Saturday, May 4, 2013

La manifestazione del 13 Aprile 2013



Ormai sono passate un po di settimane, ed a detta di tutti e' stato un gran successo e ne sono felice.

Diverse persone mi hanno chiesto perche' non c'ero.

E' una risposta lunga, e difficile e che fa anche male.

Non c'ero non perche' non avessi voluto esserci. Anzi, avrei fatto di tutto per vivere questa cosa in carne ed ossa -- per una volta -- e non dietro una tastiera di computer.

Non e' stata una mia scelta  -- purtroppo gli organizzatori hanno deciso una data in cui ero in India, un viaggio programmato da tempo per lavoro ed e' stato impossibile conciliare il tutto.

Perche' non hanno voluto includermi? Non lo so - gelosia? Invidia? L'essere donna? L'essere indipendente e non parte di nessun partito politico, nessuna sigla ambientalista di grido? Non lo so.

Sarebbe solo bastato dire grazie e ricordare il lavoro di questi anni - fatto prima che il petrolio diventasse di moda, e anzi, facendolo diventare di moda. Se ora tutti sanno cosa vuol dire H2S, FPSO, fanghi di perforazione, royalties basse e limiti californiani non e' certo merito di quei gran "capoccioni" dei palazzi alti che pontificano lontani dalle persone.

"Grazie, sei con noi anche se lontana" era sufficiente.

E infatti, qualcuno mi aveva scritto allora di mandare un testo di amicizia da leggere. Ma nella fretta i capoccioni si sono "dimenticati" di leggerlo e cosi lo pubblico qui in calce.

Vorrei pero' ricordare con affetto tutte le persone che hanno lavorato dietro le quinte, soprattutto le donne. Si sente spesso dire che in Italia noi donne abbiamo un ruolo marginale, che il machismo impera.

L'ambientalismo non e' diverso, e c'e' sempre qualche prepotente -- spesso anche incompetente -- che pensa di poter alzare la voce e fare il gallo.

E alla fine sono sempre le donne che per quieto vivere tacciono, e cercano di essere accomodanti.

Il loghi e le immagini - le cose che facciamo in Abruzzo hanno sempre una grafica eccellente, incluse le locandine della manifestazione -  quello e' perche' c'e' dentro la grazia e l'arte di Fabrizia Arduini.

A lei e a tutte le donne che hanno lavorato dietro le quinte -- e non da ieri, ma da anni, e con amore e disinteresse -- Assunta Di Florio, Ilaria Giangrande, Maria Grazia Salvatorelli, Ines Palena, Sonia, Alessia Felizzi - Grazie!

Ecco invece il mio testo che si sono "dimenticati" di leggere.

A buon intenditore poche parole.

God bless America.

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Cari amici, cari amanti dell’Abruzzo

Eccoci di nuovo tutti assieme per scrivere una nuova pagina nella difesa dell’Abruzzo dalle grinfie dei petrolieri.

Siamo tanti - tutti con dei ricordi, dei sogni, dell’affetto collegati alla costa teatina - le nuotate in acqua da bimbi, i primi amori d’estate, le passeggiate in solitaria d’inverno, il mare in tempesta, l’ondulare dei canneti, le scogliere, i tramonti.

Ciascuno di noi ha un motivo suo personale per dire forte e chiaro a Passera, a Clini, a Bersani, a Monti e a tutta la classe governante che quel mare e’ nostro e non loro, che la Mediterranean Oil Gas, Sergio Morandi e il mostro petrolifero Ombrina Mare non sono benvenuti qui e che non ce li vogliamo. Per dirgli che siamo tutti uniti, e certi, e compatti e che non c’e’ nessun compromesso possibile.

Vogliamo che il nostro mare resti cosi’ e’ com’e’ – piu’ bello, piu’ pulito, protetto dal Parco della Costa Teatina -- e non trasformato in una pattumiera petrolifera con pozzi, desolforatori galleggianti, fiamme sputa idrogeno solforato, e monnezza di vario genere ad inquinare acqua e aria. Non e’ questo che vogliamo, ne come individui ne come collettivita’.

Ormai sono sei anni che combattiamo il mostro petrolifero e sono sei anni che resistiamo. Non e’ stato facile e non lo sara’ per il resto delle nostre vite, perche’ che ci piaccia o no, finche’ ci sara’ petrolio, ci sara’ sempre qualcuno che vorra’ tirarlo fuori e specularci sopra.

Ma gli anni passati devono darci coraggio ed insegnarci la strada maestra, che e’ quella dell’impegno personale, del mettere da parte le differenze per il bene comune, del mettere pressione ai nostri troppo timidi politici, del sentirsi protagonisti tutti in prima persona, quale che sia la nostra professionalita’ o il nostro ruolo nella societa’. La democrazia funziona solo quando tutti sentiamo che la res publica e’ res mea, e la si protegge alacremente e senza paura dando quello che abbiamo, tutti a nostro modo.

Abbiamo sconfitto l’ENI ad Ortona, quando di petrolio non parlava nessuno nel resto d’Italia, e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Possiamo farcela anche con la MOG. Basta solo non stancarsi, fare un pochettino ogni giorno e non dimenticare perche’ facciamo tutto questo.

Ai politici presenti: siamo qui anche a causa della vostra scarsa incisivita’ nel corso degli anni. A voi e’ chiesto un impegno maggiore che al cittadino normale. Da voi ci aspettiamo risposte, attivismo concreto e costante presso le autorita’ romane e non parole vuote o il dolce far niente. C’e’ un milione di persone che ve lo chiede. A Roma sono in giacenza altre concessioni petrolfiere per Vasto, Francavilla, Pineto. Non aspettate di arrivare all’ultimo minuto per fare qualcosa. Chiedete, datevi da fare, spiegateci. Fate gli interessi nostri – dei vostri elettori – e tiratelo fuori questo benedetto coraggio una volta per tutte.

Non dimenticate le concessioni in terra – con trivelle programmate per la reserve natural del Borsacchio a Teramo, ad Aglavizza nel Vastese, o la saga interminabile della Forest Oil a Bomba. Queste sono responsabiita’ concrete che avete davanti, che occorre risolvere con un netto no a livello regionale e per cui non avete scuse. Il tempo della passerella e’ passato, e ora ci vogliono i fatti veri.

Io sono in India. in questo momento e non posso essere fra voi. In questi anni ho vissuto tutte le emozioni possibili in merito al petrolio d’Abruzzo – stanchezza, rabbia, sconforto, gioia, impotenza. Questa storia mi ha cambiato la vita e non lo so perche’ me la sia presa cosi a cuore. So pero’ che tutto questo ha dato un senso speciale ai miei giorni e di essere onorata di avere potuto fare qualcosa di buono per qualcosa che fosse piu’ importante che il trantran quotidiano.

Il mare d’Abruzzo non sara’ il mare piu bello del mondo, ma e’ il nostro, non ne abbiamo altri, ed occorre volergli bene.

Un abbraccio a tutti – meno che a Sergio Morandi.

Ciao! MR









7 comments:

Anonymous said...

GRAZIE A TE Maria Rita! so perfettamente che il tuo chiedere di non essere dimenticata, sarà scambiato da qualcuno come una sorta di presunzione -non ti conoscono-. Io che ti conosco, ed ero pure nella orgnaizzazione -come tanti- non facile della manifstazione, so che chiedi DIGNITA', quella dignità che è dentro le piccole e grandi storie, quella dignità che tutti invocano, ma se riguarda una donna, diventa un parola sconosciuta, specie in questa Italia, sempre più barbara. Non smettere mai di chiederla!
Un abbraccio da chi ti ha vista nella manifestazione del 13, dentro i mille sorrisi della gente, ma soprattutto dentro quella straordinari capacità degli abruzzesi di stupire tutti.
Un super abbraccio
Fabrizia

robur said...

La presunzione a mio parere e' tutta nell' organizzazione se ha pensato male di non invitare l' autrice o di non leggere una lettera che a me pare una bellissima lettera d'amore verso una terra cosi' lontana. Una lettera tra le tante di questo Blog che la dignita' non la chiedono per se', perchemmai poi, ma la pretendono come e' giusto dalla politica della cosa pubblica.
Insomma bella manifestazione, ma in maniera palese mancava qualcuno.
Complimenti per il blog..ce ne fessero

Anonymous said...

Dottoressa, sono convinto che oltre le pagine che compongono la sua attivita', avra' certamente visto quelle di Levi, Salvemini e anche quelle, piu' "indirette", ma non per questo meno raccapriccianti, per chi sappia e voglia intendere, di Viviani, Pirandello, Russo.
Vada avanti: illudersi di risbarcar con successo a Sapri e' piu' utopistico di credere che negli usa i massmedia intervistino lo shadow cabinet della Jill Stein (detto tra noi: ne fornisca i suoi validi contributi. Le sara' meno amaro darci un addio con il suo "god bless america"...). Si ricordi Sciascia: qui da molto tempo non passano le allodole per annunciare l' aurora dell' indomani, impensabile nelle eterne orbite del regno di Pippetto e delle sue disquisizioni neoidealistiche ed estetiche. Ma e' passato anche "il giorno della civetta" tra gli ammiccamenti pecorecci, i tirannelli della lupa importati per gloria imperitura a costo di far seppellire vive intere generazioni culturali -ormai imbottigliate e sedimentate dai soliti gattiburattini e volpipuffette- e gli abissali culti della cicuta e di erodiade tanto cari alle "ristocrazie" da vomito.
Vada avanti: qui le rondini vengono solo ad annunciare il ritorno del gattopardo, le balene, quando dirottate in queste zone, ubriacate dal petrolio (che schifo prendere "due piccioni con una fava" con quella schifezza di umore maligno del sottosuolo...) vengono accolte a fucilate da surreali guardiacoste che un tempo erano piu' utili come strilloni delle "cozzeche 'e porto".
Vada avanti e pensi a quanto Poe riporto' in testa ad uno dei suoi racconti della "Rue", citando il vecchio precettore: "Nil sapientiae odiosus acumine nimio"; lasci perdere le "osterie del calice": oggi, bombate dai solfiti "standard correct", qulle uve raccontano all' unisono che tutto fermenta nei nidi dell' orrore. E poi, dottoressa, ricordi sempre che l' umanita' segue le idee dinamiche, non gli uomini e i territori e le stelle fisse. "Qualcuno" non approverebbe e rischierebbe di trovarsi vicino "fra diodatt"...

Jackie O' Jack

Anonymous said...

E' SOLO INCREDIBILE TU DOVEVI ESSERE ALL'INIZIO DEL CORTEO OPPURE UN GROSSO CARTELLONE CON LA TUA IMMAGINE . IO LO CONTINUO A DIRE DA SEMPRE A CHIUNQUE MI CAPITA PERCHE' MI SEMBRA UN INGIUSTIZIA . E' STATA UNA COSA BELLISSIMA MA ERA COME UNA MESSA SENZA IL PRETE E TUTTI QUEI SINDACI CHE NON SAPEVANO NEANCHE PER QUALE MOTIVO STESSERO SILANDO SECONDO ME. CARLOP.

supertramp said...

http://noabruzzopetrolifero.blogspot.it/2010/10/pozzo-ombrina-mare-2-adios.html

lo sai come la penso, per me sei l'unica, tutto il resto chiacchiere...

Anonymous said...

non so chi fossero questi organizzatori, ma hai una dote rara che nessuno di quei "capoccioni" come li chiami tu del WWF e di Legambiente ha, la comunicazione, l'umiltà e la saggezza. Non mollare, sono sono delle mezze cartucce.

Anonymous said...

Carissima Maria Rita, siamo in un paese dalla memoria corta. Sappiamo tutti che senza di te non ci sarebbe stato niente di questo grande movimento in Abruzzo e da abruzzese ti ringrazio. Guarda oltre, tu sei oltre. Con immenso affetto, Gianni F.