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Wednesday, July 4, 2012

Bocciate anche Cipressi e Santa Venere



Mi scrive un messaggio breve breve Fabrizia Arduini, la santa d'Abruzzo che da 30 anni, senza cercare clamori, visibilita', senza chiedere soldi a nessuno, senza cercare poltrone, o scrivere libri a scopo di affarismo, si dedica alle cose d'ambiente in Abruzzo.

Petrolio, cave, parco, pulizia spiaggia: qualsiasi cosa chiedi a Fabrizia e lei ti dice.

Senza Fabrizia non sarei riuscita a fare meta' delle cose che ho fatto per l'Abruzzo, e qualunque attivista d'Abruzzo lo sa che c'e' sempre il suo zampino nelle proteste, nell'organizzazione, nel leggersi le carte, nel lavorare in silenzio.

Quello che le fa piu' onore, secondo me, e' che fa tutto questo lavoro anche per localita' che non riguardano esattamente il suo orticello.

E infatti, ieri 3 luglio per il maxi incontro della VIA a L'Aquila, Fabrizia e' andata a difendere i territori fra le province di Teramo e di Pescara dalle trivelle dell'ENI - che ora si chiama Adriatica Idrocarburi, ma che sempre ENI e', e che distano oltre 50 chilometri da dove lei vive, Ortona.

Ecco cosa mi scrive Fabrizia:
Dunque non si sa bene perche' e per come, ma la Commissione VIA ha bocciato anche Cipressi e Santa Venere.

Un'altra piccola vittoria di noi tutti.

Nei prossimi giorni ci saranno altre notizie, e commenteremo a tempo dovuto. Bomba invece e' stata rimandata al 10 luglio. Per adesso va bene cosi.

Le concessioni riguardavano le citta' di: Atri, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, CittĂ  Sant’Angelo, Elice, Montefino e Penne, Cappelle sul Tavo, CittĂ  Sant’Angelo, Collecorvino, Montesilvano, Moscufo, Pescara, Pianella e Spoltore.

C'era qualcuno di questi sindaci a difendere il territorio A parte Moscufo, no.

Non c'era nessuno di loro.

Grazie sindaco, Alberico Ambrosini.
Grazie Fabrizia.

E ancora una volta, grazie a tutti per avere scritto le osservazioni su entrambi questi progetti - sono sicura che hanno avuto il loro peso, considerato che alcuni membri della VIA erano veramente stizziti dall'avere di fronte, ancora una volta, centinaia e centinaia di testi di contrarieta' secondo quanto stipulato dal trattato di Aarhus, e dove venivano messe in evidenza tutte le incongruenze del progetto
dell'Adriatica Idrocarburi - ENI.

Sono sempre convinta che Sorgi, Scoccia, Chiodi e compari abbiamo veramente paura della volonta' popolare.

Occorre quindi continuare a rompere le scatole incessantemente, nella certezza che il principio di partecipazione e di rispetto della democrazia e' nostro, e' sacro, e che loro sono a dover avere paura di noi, e non il contrario.

La nostra voce ha un peso come collettivita', ed occorre usare la nostra voce forte ed in maniera intelligente, senza puntare ai massimi sistemi, ma iniziando con le cose concrete, i passi che si possono fare, uno alla volta e farli, senza tentennare.

Chi l'avrebbe mai detto che dal 2007 ad oggi non uno dei progetti di morte dell'ENI e delle sue amiche e' stato completato?

E questo grazie a tutti noi, la Chiesa cattolica, la Confcommercio, le tante associazioni, l'impegno di tutti.

Non siamo diventati la Basilicata anche se volevano provarci, e questo deve darci coraggio di continuare, piu' numerosi, piu agguerriti, piu' consci dei nostri dirtti, del nostro potere.

Nella festa del 4 luglio, seduta in un albergo di Miami, e nonostante i mille soprusi fatti al mio lavoro e le mille cattiverie perpetrate verso di me in questi anni, sono soddisfatta.

Usciro' adesso a godermi il mare cristallino di South Bay, i fuochi d'artificio, e decidero' che ne e' valsa la pena.

God bless.

2 comments:

Anonymous said...

:-)

Anonymous said...

ma grazie a te Maria Rita ancora per altre mille volte, quasi mi commuovevo, se non avessi la certezza che da soli non si va da nessuna parte e che il mio lavoro e solo un pezzettino che posso assemblare a quelli di altri, quasi me la ricredevo... allora S.Venere e Cipressi, oggi ho parlato con un funzionario, e questo e quanto in super sintesi: i progetti non erano strutturati per andare in V.A. -valutazione di assoggettabilitĂ -, come avevamo osservato... e ripetuto in commissione. Quindi se vogliono essere valutati e passare da Istanza di Permesso di Ricerca-titolo non esclusivo- al titolo esclusivo permesso di ricerca, devono rifare daccapo tutto l'iter. Vittoria quindi. Un abbraccio a tutti Fabrizia