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Friday, March 30, 2012

Il fracking e gli scoppi in Pennsylvania e in Texas





Scarpe scioltesi con i residui tossici del fracking


Nel Febbraio 2012 Assomineraria di Claudio Descalzi ha promosso una conferenza sullo "shale gas". Il titolo preciso era "Shale Gas: nuove opportunità per lo sviluppo all'estero delle Imprese di Beni e Servizi".

Erano presenti:

Vincenzo Di Gennaro di Schlumberger, Maurizio Marchesini di Baker Hughes, Alfred Azer di Halliburton, Fernando Aguilar, Calfrac Well Services, oltre che i nostri eroi Sergio Polito, Presidente di Assomineraria, Roberto Nava della ditta Bain & Company Italy e poi S. Reymond e F. Gotti dell'ENI.

Me li immagino questi bei signorotti, eleganti, seduti in una qualche bella villa romana, tutti distinti come se parlassero di un torneo di bridge, magari a bersi l'acqua Perrier, con le loro valigette di pelle e le penne stilo luccianti.

E ci scommetto che in tutto il convegno non hanno mai parlato dei veri costi del fracking, di questo magico shale gas che risolvera' i problemi del mondo.

Eppure la galleria degli orrori del fracking non finisce mai. Ieri per esempio c'e stato uno scoppio in Pennsylvania, l'ultimo di una lunga serie.

E' accaduto nella Contea di Susquehanna, dove e' scoppiato un compressore usato per il trasporto del gas che e' stato fraccato in zona, vicino alle case delle persone, causando tremori per circa un chilometro dal punto di esplosione. Per fortuna non si e' fatto male nessuno.

Della Pennsylvania abbiamo gia' parlato in merito all'acqua avvelenata che la gente trova dai propri rubinetti. Ora anche le esplosioni.

Le autorita' riportano un incendio con rilascio di gas in aria:

Ecco il video:



Non e' la prima volta che ci sono scoppi collegati al fracking in Pennsylvania, che sta lentamente diventando una specie di eldorado del fracking. Qui ad esempio Canton, Pennsylvania, dove scoppio' invece un pozzo, circa un anno fa, nell'Aprile del 2011.

Ci furono migliaia di galloni di fluidi tossici riversati nell'arco di due giorni in acqua e sul suolo di roba di cui non si sa cosa ci sia dentro, se non che un report del Congresso americano dice che alcune delle componenti note sono carcinogeniche.


Qui invece un altro scoppio a Pearsall, in Texas, nella contea di Eagle Ford, nel gennaio del 2012
dove un pozzo e' stato scaraventato in aria a circa 10 metri di altezza. con rilasci di sostanze tossiche e di idrogeno solforato.



I residenti riportano tutti di odori molesti, disturbi fisici e addirittura, le scarpe che si sciolgono se si va vicino ai pozzi del fracking!


Come potevano mancare i terremoti, e infatti ci sono pure quelli ad Eagle Ford!


E come sempre, anche qui la boccetta dell'acqua "potabile" color marroncino.



Trivelle nelle foreste, acqua imbevibile, rifiuti tossici prodotti in abbondanza, scoppi e tremori, terremoti. Aria inquinata, acqua che si incendia. E che vuoi di piu!

2 comments:

Anonymous said...

Nonostante tutti quello che dici, la "tua" America continua ad estrarre gas e petrolio dal Golfo del Messico, dall'Alaska, dallo shale gas e dalle sabbie bituminose... Lo stesso nel resto del mondo. Pensi di cambiare le cose o ti senti solo a posto con la tua coscienza? Giusto per renderci tutti edotti: in California ti muovi in bicicletta o con veicoli ecosostenibili? Il condizionatore e gli altri eleTtrodomestici che hai in casa sono alimentati dal solare fotovoltaico? Giusto per sapere quanto sei coerente.
Indignato Lucano

Anonymous said...

Assomineraria, ma che ti aspetti da loro, sono una banda di delinquenti.