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Thursday, March 15, 2012

Affondiamo la Saras e i pozzi made in Moratti


S'ena Arrubia, la Saras vuole trivellare qui, dentro un area di protezione per gli uccelli


Ecco qui i link per le osservazioni brevi e ancora piu brevi da mandare agli uffici regionali della Sardegna.

La furia trivellanda in Italia non si ferma, e come dico sempre ci riguarda tutti. Dopo il Salento, la Costa Teatina, il Borsacchio, Pantelleria, la Bassa Padana, la Val'Agri e il Curone, eccoci qui in Sardegna. Ne abbiamo gia' parlato qui.

Spiantano campi di fragole per metterci pozzi di gas a 400 metri dalle case.

La scadenza per dire il proprio no al Ministero e' il 20 Marzo.

Le istruzioni per inviare i testi sono semplici:

1. Aggiungere dettagli personali e/o della propria esperienza di vita al mio testo base - albergatori? turisti? pescatori? amanti del mare? - in modo da non mandare al ministero testi tutti uguali. Quello che ho scritto e' solo un testo base, che si puo' mandare tal quale ma al quale e' meglio aggiungere considerazioni individuali.

2. Mettere nome, data, indirizzo. Lettere anonime non vanno bene.

3. Inviare a

amb.savi@regione.sardegna.it

3. Se si preferisce usare la carta, si puo' inviare tutto anche a

Spett.le Regione Autonoma della Sardegna
ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE
Servizio della Sostenibilità Ambientale,
Valutazione Impatti e sistemi informativi ambientali
Settore delle Valutazioni ambientali,
Valutazione di Impatto ambientale e valutazione di incidenza
Via Roma, 80 - 09123 Cagliari


5. Mandare se possibile una copia anche a me, che mettiamo tutto nel raccoglitore comune. Questo serve solo per la cronistoria, e per referenze future. Ad esempio, qui dove abbiamo messo tutti i testi mandati contro Ombrina Mare qualche tempo fa.

6. Incoraggiare enti, comuni, associazioni a farlo a loro nome. E' importantissimo.

Ormai sono diversi mesi che mandiamo osservazioni su vari testi di petrolieri, e la metodologia e' abbastanza collaudata.

Per chi volesse leggersi la VIA al completo e preparare i suoi testi di sana pianta, sono qui linkati e scaricabili.

Basta solo che ora facciamo sentire la nostra voce forte, compatta e numerosa.

La legge obbliga gli enti regionali a tenere conto di queste osservazioni, secondo vari trattati internazionali.

Grazie anche alle osservazioni siamo riusciti a fermare le trivelle al largo di Pantelleria, e il pozzo Ombrina Mare, in Abruzzo. E' in atto il ricorso alle Tremiti, dove hanno usato i testi delle mie osservazioni come base scientifica per dire no. Quindi sono utili ed e' un modo civile di dire di no.

E' un modo per noi cittadini di riprenderci la nostra democrazia e di non delagare a nessuno il nostro futuro.

E' un diritto che e' sancito dalla comunta' europea tramite il trattato di Aarhus, recepito anche dall'Italia.

Non esistono limiti di residenza, per cui tutti possono fare sentire la propria voce. E' un bel modo di dimostrare solidarieta' fra noi. Spero anche che in futuro gli abitanti di Sardegna possano essere solidali con quelli di altre regioni.

Ecco. In questi giorni preparero' il mio testo, ma intanto tutti possono iniziare a spedire questa seguendo questa possibile traccia.

Che dire. Che si vergognassero i fratelli Moratti, seppure conoscono il significato di queste parole.

9 comments:

Anonymous said...

Maria Rita, l'amministrazione USA (Bush prima ed Obama adesso) fa trivellare in Alaska, dove ci sono orsi polari e foche, balene e renne... Perchè non deve essere possibile ricercare gas in Sardegna?
Perchè dobbiamo importarlo da paesi quali la Libia e la Russia?
Volturino

maria rita said...

ancora con queste paranoie: PERCHE L'ITALIA NON E' LA LIBIA!

lo sa lei che vogliono spiantare i campi di fragole per metterci le trivelle a 400 metri dalle case della gente? cosa faranno quelle persone?

lei c'e' mai andato a contrada le vigne a viggiano? io si. non si respira e ce solo disperazione.

se lei vuole fare propaganda, apra il suo blog e dica tutto quello che vuole in favore dei moratti, dell'eni, di scaroni, del fracking, del centro oli di viggiano.

io ho di meglio da fare.

Anonymous said...

Non è questione di paranoie (che sicuramente non mi appartengono).
L'Italia non è la Libia, esatto. Infatti qui vigono leggi e regolamenti restrittivi in materia di sicurezza e protezione ambientale, recepiti ed armonizzati con le Direttive Europee (es. Direttiva Seveso), a cui tutte le aziende devono ottemperare. Queste norme sono MOLTO più restrittive di quanto previsto nel Golfo del Messico, quando il defunto Mineral Management Service (MMS) autorizzava trivellazioni anche sotto costa della Louisiana (ho visto con i miei occhi piattaforme e teste pozzo nel delta del Mississippi, in mezzo alle mangrovieo sulle spiaggie).
Questa non è propaganda, cara Maria Rita, è la verità che tu non riesci ad accettare. Ci sono attività petrolifere negli USA, in Canada, Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Francia, Olanda, Australia (tanto per citare solo i paesi civilizzati, non il cosiddetto terzo mondo) e nessuno si scandalizza. La tutela dell'ambiente e della salute è regolamentata dalle leggi, non da personaggi che agitano le paure della gente ipotizzando catastrofi e distruzioni apocalittiche.
Spero che tu abbia l'onestà di pubblicare questa mia replica, per dare spazio anche a chi (e sono tanti) non la pensano come te.
Volturino

Anonymous said...

questa volta condivido Volturino,

studio ingegneria a Potenza con il prof Magi, noto una preoccupante assenza dalla discussione sui temi industrializzazione/ambiente dell'area val d'agri da parte della mia universita'.
Vivo, almeno nei weekend, a Santarcangelo e da quasi ingegnere mi pongo questo dilemma tutte le volte che torno a casa e passo per Viggiano.
purtroppo delle aree industriali non possiamo farne a meno, non poasiamo vivere di agricoltura e di allevamenti, non prendiamoci in giro, dobbiamo trovare un equilibrio. Non ci illudiamo di vivere come cinquanta anni fa' quando non c'era centro oli e industria, ma soprattutto cara Prof non ci illuda di vivere coi biocombustibili, la tecnologia non e' ancora matura.

il petrolio serve al paese, ai lucani, ai cittadini, non creiamo illusioni, e poi ... lei vive negli USA che hanno come consumo pro capite 23 barili all'anno contro i 13 di noi italiani, non mi sembra un buon esempio.

Salvo Briamonte

Anonymous said...

Ciao Maria Rita, mi dai il tuo contatto mail? così ti rigiro la mail che ho mandato alla regione...la mia mail è garageschool@hotmail.itee

Anonymous said...

Ciao Maria Rita, ti consiglio di contattare il Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, difendiamo i territori (www.salviamoilpaesaggio.it) troverai una task force di associazioni, cittadini ed enti locali preoccupati e impegnati nel difendere il nostro patrimonio ambientale. In bocca al lupo, Michela

davide said...

da gente che si rivolge ai maghi (confermato davanti alle telecamere sia dalla maga che da un imbarazzatissimo moratti),
da gente che compra capannone industriale a 4 soldi e,sfruttando la posizione della madre sindaco, lo trasforma in megavilla futuristica scavalcando tutte le leggi urbanistiche,
da gente , il cui principale pensiero è se cambiare o meno l'allenatore dell'inter,
COSA VI ASPETTATE?
QUESTI PERSONAGGI , DANNO UN PO' DI MILIONI DI EURO IN BENEFICENZA (SPICCIOLI PER LORO) E SI SENTONO CON LA COSCIENZA PULITA.

LA CHIESA? si sà, alcuni preti con la bocca piena non riescono a parlare....

davide said...

io mando le osservazioni anche oggi, e mi sento di dirvi che ,nel caso leggiate in ritardo questo post, inviate cmq anche dopo la scadenza!!!
ciauu

Anonymous said...

SI,SI è LAPALISSIANO: LA PROF . D'ORSOGNA è UN AGENTE DELLA CIA CHE VUOLE DESTABILIZZARE L'ITALIA.
GRAZIE PER AVERCI APERTO GLI OKKI!
SEI UN GENIO DEL CONTROSPIONAGGIO.
PS IN CINA LAVORANO I BAMBINI PER POCHI CENTESIMI AL GIORNO,
PERCHè PER COMBATTERE LA CRISI NON FACCIAMO COSì ANCHE NOI?
IMPORTIAMO TUTTE LE PORCATE DEGLI ALTRI , TANTO NOI, DI NOSTRE PROPRIE, NE ABBIAMO TALMENTE POCHE... ???