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Tuesday, July 20, 2010

Vicari, Gasparri, Quagliarello e Cursi - esperti di petrolio


Che ridere. Una certa Simona/Stefania qualche tempo fa si e' loggata a questo computer dalle stanze del governo italiano. Ha lasciato un po di insulti nei commenti e se n'e' andata.

Oggi il quartetto di cui sopra proponge una legge - scritta senza tenere conto di nessun esperto indipendente o dei cittadini, ma solo dei loro amici di Assomineraria - in cui si parla di un testo unico dalla prospezione alla coltivazione del petrolio.

Cioe' fai una domandina, come quelle che fa la Petroceltic, in cui dici che vuoi solo sondare i fondali in maniera temporanea, e per amore della conoscenza, che durera' poco poco, tre mesi d'autunno, non se ne accorgera' nessuno. E poi ci metti un paragrafetto in cui dici: se va bene, questo documento richiede anche di poter fare il pozzo permanente, la piattaforma, oleodotti e per magari piazzarci navi FPSO in futuro. Cosi, puoi propagandare di fare una innocente esplorazione, mentre invece ti stai preparando per restare li per 20 o 30 anni a pompare porcherie dal sottosuolo, fra case, vigneti e spiagge.

Magari, fai le domande in sordina, zitto zitto, come ha bene imparato la Petroceltic, senza farlo sapere alla gente, cosi' magicamente hai le porte spalancate, non solo per l'ispezione geologica, ma anche per tutti gli altri orrori che vorrai fare.

Il quartetto dice che produciamo il 6% del fabbisogno nazionale di petrolio e il 10% di gas, dicono che abbiamo fatto enormi investimenti per le infrastrutture e che siamo addirittura dei leader globali per il petrolio. Che gli importa della gente, del fatto che il nostro petrolio e' sporco ed inquinante?

E' buffo che scrivino ancora che in Norvegia non ci sono royalties, mentre li devi versare l'80% del ricavato al governo! Non a caso le casse e il fondo pensioni della Norvegia sono fra i piu ricchi del mondo.

Parlano di 30.000 occupati - che potrebbero arrivare a 58,000 se si considerano trasporti, alberghi e pulizie. Proprio quello di cui abbiamo bisogno. Li togliamo al turismo, e li mettiamo al petrolio! Questi non hanno imparato niente dall'esperienza lucana.

Dicono che siccome c'e' la crisi, si deve investire e che i rallentamenti burocratici devono finire. Pero' tutto deve essere fatto con sicurezza - chissa' come si garantisce la sicurezza se gli dai l'acceleratore ai permessi e metti tutto in un calderone, dalla ricerca all'estrazione.

Dicono che si devono garantire progetti gia' individuati ma non ancora sviluppati - della gente non gli interessa niente, ovviamente e di loro nemmeno una parola.

Dicono che la meta' delle royalties finiranno in loco e l'altra meta' a Roma. Lo stesso per le strutture in mare. Ora le strutture di mare sono collegate al 4% delle royalties. Questo vuol dire che in loco resta il 2% degli introiti. Che devono essere spartiti fra: Provincia, Regione e Comuni
che stanno a 12 miglia (22km) da tali strutture. Al di sotto delle 250 mila tonnellate annue di petrolio estratto: zero lire. Immaginate che miseria che arrivera' nelle casse dei comuni interessati, con tutte queste divisioni.

Ovviamente non e' cosi' che si deve fare il conto, ma si deve tenere presente tutto quello che verra' invece perso. Non puoi petrolizzare il tuo mare ed aspettarti che i turisti continuino a venire, no?

E che ci si fa con questi soldi? Dicono che ci faremo un sacco di cose, fra cui migliorare la tutela dell'ambiente, la salute pubblica, il patrimonio infrastruttrale, la tutela del territorio e diminuire il prezzo della benzina. Cioe' prima distruggi il tuo ambiente, poi usi i soldi delle trivelle per tutelarlo. Che saggezza!

Proprio come hanno gia' fatto in Basilicata. Distruggiamo agricoltura e turismo per lo sconto sulla bolletta - fra l'altro in Basilicata la benzina costa di piu che altrove, ma questo il quartetto non lo sa, e non gliene importa di saperlo.

Faranno pure una agenzia per le risorse minerarie - cosi e' piu facile per Assominera controllare tutto, e gestire i propri interessi.

In tutto il decreto, non una parola sulla gente, sulla partecipazione popolare, su possibili referendum, sulla sensibilizzazione della gente, sulla sicurezza vera, sulle inesistenti risorse che ha l'Italia per risanare possibili situazioni drammatiche come quelle del golfo del Messico, sul trivellamento in acque profonde, o sulla situaizone della Castalia, che non ha soldi per pulire il mare in condizioni normali, figuriamoci quando lo stivale sara' un enorme campo petrolifero.

Da, ultimo, questa agenzia avra' bisogno di un capo (= un altra bella poltrona, pagato fior di quattrini). E chi sara' mai?

Dicono che il direttore generale sara' "scelto tra persone di indiscussa moralita' ed indipendenza, di comprovata professionalita' ed elevata qualificazione e competenza nel settore".

Attendo con ansia di sapere chi sara' questa persona di indiscussa moralita' ed indipendenza, se non altro per farmici due risate.

2 comments:

Gemmix said...

Storie da Basso Impero. Mentre il paese tocca il punto di massimo degrado politico, Cesare e i suoi fanno scempio del paese. La senatrice Vicari, a soli tre mesi dal convegno di Assomineraria, come promesso regala ai petrolieri questo bel disegno di legge. Il tempismo non è eccezionale, visto che tutto il mondo, sgomento per quanto sta accadendo in Louisiana, si interroga sui limiti da porre alle imprese petrolifere. La senatrice Vicari, però, non si lascia scoraggiare e, complice una stampa fin troppo compiacente, ci mostra le perline colorate e ci racconta che le royalties per i comuni saranno aumentate e che i residenti delle zone interessate dalle attività petrolifere, pagheranno meno la benzina.
Signora Vicari, mi auguro che lei decida di trascorrere le vacanze nella sua regione e che voglia conoscere meglio la realtà di Priolo, Melilli, Augusta, Gela, di cui al convegno di Assomineraria non le avranno di certo raccontato… “I dati del Centro nascite di Augusta dimostrano un aumento progressivo del numero di nati con difetti congeniti; si passa dall’1,5% del 1980… fino ad un picco del 5,6% nell’anno 2000”. Ad Augusta la mortalità tumorale sale persino al 30%, mentre l’esposizione al cancro è del 60%, contro il 25% dell’Italia.( http://www.siracusaweb.com/forum/attualita-notizie-curiosita-f19/storia-del-polo-petrolchimico-danni-dell-industria-t1061.html). Faccia un giro tra i reparti di oncologia degli ospedali della zona e senta il parere dei giovani disoccupati delle zone sacrificate al petrolchimico. Dopo, se ne avrà ancora voglia, torni a mostrarci le sue perline… ci troverà tutti ancora qua.

davide said...

è evidente che,dopo quella definizione del direttore generale, i furbetti del pozzettino (anzichè assegnare il posto ad un amico pluricondannato), vogliano premiare la prof. D'Orsogna per il suo notevole impegno di questi anni con la nomina a dg!
AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIII:-)
ps c'è solo un piccolo problema: la vicari e geniasparri pensano che l'impatto ambientale sia quando le onde s'infrangono sulla scogliera.