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Friday, April 24, 2009

E' sera, sono stanca


Ho appena finito di leggere il post di ApocalisseItalia sul fatto che la Buonefra (ditta abruzzese di cui fa parte il sindaco di Ortona, l'eloquente Nicola Fratino) ha ricevuto ben 300,000 euro dall'ENI dopo averne gia' preso 800,000 un anno fa per "Esplorazione ed estrazione di gas e di petrolio".

Piu' chiaro di cosi si muore. L'Abruzzo petrolizzato va avanti, a partire da Ortona e alla faccia degli Abruzzesi che nemmeno lo sanno, o che anestetizzati, credono alla propaganda di Chiodi che dice che il centro oli non si fa. E' molto comodo crederci e tornare alla vita di tutti i giorni. E' facile lasciare che a vigilare, a denunciare, a scrivere, a fare, siano gli altri, e pensare che "tanto l'ha detto Berlusconi, tanto l'ha detto Chiodi", mentre intanto dietro le quinte i programmi petroliferi vanno avanti a gonfie vele. Beata ignoranza.

1,100,000 euro. Che ci faranno? Buchi nel mare, nella terra, oleodotti? Magari anche le basi della raffineria di Ortona, aspettando il primo gennaio 2010, o i risultati della anticostuzionalita' del mangia-pane-a-tradimento Daniele Toto? O magari la raffineria la Buonefra la costruisce a Piana di Navelli, a Teramo. Chi lo sa.

Ma gli Abruzzesi di buona volonta' dove sono? Non sarebbe forse un nostro diritto sapere che ci deve fare l'ENI con queste oeprazioni sul NOSTRO territorio? E il giornalismo d'inchiesta dov'e'? E la stampa? E la provincia? E la regione? Perche' queste notizie devono partire da bloggers d'oltreoceano che lo fanno per volontariato? Quanta amarezza.

Dovrei sentirmi felice di vivere cosi lontano, e di non vedere la tragedia annunciata che si sta per spiegare davanti ai miei occhi. Dopotutto ho vissuto in Abruzzo solo 10 anni, ed e' ormai piu' il tempo che ho trascorso negli USA che laggiu'. Sarebbe cosi facile metterci una pietra sopra e dire: ho dato tutto quello che potevo, ora basta.

Piu' in generale sarebbe molto piu facile dimenticarsi dell'Italia, e maledire un paese che lascia la Mafia essere la prima azienda della nazione, che lascia ai costruttori di fare case di pastafrolla in zone supersismiche, dove la liberta di stampa e' allo stesso livello del Burundi, dove Gabriella Carlucci si permette di insultare uno dei fisici piu' rispettati in ambito internazionale, e dove la quasi interezza della classe poltica e' fatta di gente corrotta, stupida, piccola, provinciale.

Come mi piacerebbe pensare pure a me che tanto ci pensera' qualcun'altro, o che il petrolio ci fara' bene.

Il mio angolo del pianeta non e' perfetto, ma qui come cittadino conto qualcosa, la mia voce, e quella di tutti, ha un peso, un significato. Qui si discute, si parla con la gente, la si ascolta. Un mese fa mi hanno invitata ad un incontro per parlare di come vogliamo la Los Angeles del 2030! Piccole riunioni di quartiere per parlare di reciclaggio, compostaggio, rifiuti zero, come piantare gli alberi, disposizione dei pannelli solari e cose di questo tipo. Questa e' una citta' di 10 milioni di persone e ci chiedevano a uno a uno che vogliamo fra 20 anni!

Non riesco ad accettare che in Italia la democrazia debba essere soltanto una parola vuota. Non lo accetto, non e' giusto, non va bene, e non per me, che sono grande e vaccinata, ma per un ideale piu' grande di me: il bene comune del proprio popolo, della propria terra, delle generazioni future.

Che Abruzzo lasciamo ai nostri figli? Cosa gli insegnamo? Che 800,000 euro sono piu' importanti della volonta' e del benessere della propria gente? Che basta farsi i fatti propri perche' tanto il sistema e' tutto marcio? Non sapete che tristezza quando andavo nelle scuole e qualche ragazzo di 16, 17 anni mi diceva "si sa' che le cose vanno cosi, e non ci possiamo fare niente". A 16 anni si erano gia' arresi. Anche io mi sento impotente adesso, ma domani mi inventero' qualcosa.

Per motivi che non so spiegami, mi pare di non avere scelta che continuare fino alla fine, che io lo voglia o no. Mi dispiace solo che questo fuoco nelle vene io non possa darlo agli altri Abruzzesi. Io non conto niente, ma se fossimo un milione di Abruzzesi, a scrviere, a protestare, a rompere le scatole, e chi ci ferma?

Ma il sentimento piu' profondo che provo e' il disgusto pietoso per Nicola Fratino, Gianni Chiodi, Daniela Stati, Mauro Febbo, Ottaviano del Turco, Franco Caramanico e tutti gli altri amministratori che non hanno saputo o voluto far nulla. Possono raccontare tutte le balle di questo mondo a tutti quelli che vogliono, ma io so che la responsabilita' e' loro, per ignavia o ignoranza non e' importante, ed e' questo sapere che mi fa sentire libera, pulita e forte per il domani.

Fonti: e-gazzette, dgmarket1 , dgmarket2

12 comments:

Anonymous said...

scusate ma ho sentito che la manifestazione non ci sarà +, ma perchè?
Simona

Anonymous said...

Non perderti d'animo anche tu. Non credo che siamo tutti corruttibili e ignavi. Forse siamo pochi, forse il terremoto ci ha fiaccato, ma non credo che il petrolio in Abruzzo passerà,non credo che siano scomparsi tutti quelli che erano decisi a combattere. Ma la manifestazione anch'io voglio sapere: si farà? Se Obama spendesse qualche parola per l'Abruzzo, visto che verrà all'Aquila! se facesse capire l'importanza della rivoluzione verde ai capi del G8! Egli non ha rinunciato al suo Ipod, o come diavolo si scrive. Chi potrebbe raggiungerlo via e-mail? e se lo subissassimo di richieste di parlare a nostro favore noi abruzzesi antipetrolio? Sto sognando o si può fare? Maria Rita che dici? Viviana

giosuè said...

NON MI ARRENDO!!!
NON MI ARRENDO!!!
NON MI ARRENDO!!!
NON MI ARRENDO!!!
NON MI ARRENDO!!!
NON MI ARRENDO!!!
LA LOTTA CONTINUA!!!
FORZA E CORAGGIO!!!

giosuè said...

fonte:
http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=20384

No al petrolio, una raccolta firma per la moratoria ventennale


ABRUZZO. Inizia in tutto l'Abruzzo la raccolta firme per la petizione al Ministero dello Sviluppo Economico.


La richiesta finale è quella di una moratoria ventennale dell'attività di ricerca e coltivazione idrocarburi «per la salvaguardia della Regione Abruzzo e delle sue generazioni future».
La raccolta firme, organizzata dal Comitato Abruzzese per la Difesa dei Beni Comuni,
inizierà dal 24 al 27 aprile a Lanciano, in occasione della Fiera dell'Agricoltura, come appuntamento regionale.
Nella provincia di Teramo ci saranno banchetti a Giulianova Lido (sabato 24 e domenica 25), in piazza Fosse Ardeatine e piazza Dalmazia. Ad Alba Adriatica, sempre sabato e domenica sul lungomare Marconi rotonda Nilo (vic. Bambinopoli), e Lungomare Marconi, Villa Fiore.
SI allega documento di petizione.
Cresce insomma il fronte del no: se le proteste sono nate nei mesi scorsi da uno sparuto numero di cittadini (poi diventato una vera opposizione preparata e tenace) che dicevano no al Centro Oli di Ortona, adesso l’argomento petrolio mobilita tutta la regione.
«L’Abruzzo è un vero e proprio distretto minerario», contesta l’associazione, «con oltre il 49% del suo territorio - 221 comuni su 305-, e circa 5.600 kmq in mare interessati dalla ricerca e coltivazione idrocarburi (petrolio e gas)».
C’è poi un potenziale numero imprecisato di raffinerie che potrebbero sorgere in regione.«L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia», spiega ancora il comitato, «nello studio inerente la Val D'Agri, il cui territorio è a rischio sismico come il nostro, spiega chiaramente come le perforazioni legate alla ricerca e coltivazione degli idrocarburi aumentino l'incidenza del suddetto rischio».
Servirà a qualcosa?
24/04/2009 9.06

sR said...

Ho conosciuto troppo tardi il tuo blog...recupererò.
Da molisano sono molto vicino ale sorti dei cugini abruzzesi.

ciao a presto

Anonymous said...

L'idea di Viviana è buona...Se Maria Rita scrivesse una e-mail convincente in inglese, la postasse sul blog e sapessimo a quale indirizzo e-mail inviarla, potremmo almeno provare a vedere se la pulce nell'orecchio arriva...se da fastidio...se in qualche modo si smuoveranno un pò le acque...
Saremmo in tanti a fare il passaparola e ad inondare Obama di e-mail...

E' brutto da dire, ma il "nostro" presidente del consiglio conta molto su "casi umani" e sa come spettacolarizzarli a suo favore. Beh facciamo in modo che questo suo "buonismo" diventi un'arma contro di lui..usiamo la sua arma migliore per abbindolare la gente contro di lui....
Lu

giosuè said...

intanto si può protestare qui:
http://www.g8ambiente.it/?costante_pagina=contatti&id_lingua=2
io ho scritto questo:
buona sera, sono molto arrabiato!
ma come?
dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Stefania Prestigiacomo
ai paesi in via di sviluppo, sopratutto quelli più ricchi di petrolio si chiede di non usarlo... e da noi in Abruzzo, trivellazioni, permessi di ricerca, istanze di concessioni di coltivazione, concessioni di coltivazione, stoccaggio, ecc. spalmati su tutto il territorio sia in terra ferma che in mare è tutto concesso!!!
Noi Abruzzesi amiamo la nostra terra e il petrolio non è compatibile con lo sviluppo del nostro territorio notoriamente nel mondo per le sue radici agro alimentari.
io non capisco!

-.-

fatelo anche voi!

Anonymous said...

fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/la-rivoluzione-verde-a-suon-di-miliardi-ecco-la-lobby-dellenergia-pulita-3540/

Il Times ha realizzato la «Green
rich list», composta dalle 100 persone con un patrimonio superiore ai 200 milioni di sterline (più di 220 milioni di euro) che hanno messo più soldi nel settore, scoprendo che «l’entusiasmo nei confronti degli investimenti in aree come la geotermia, le auto elettriche e l’energia solare non sente la recessione».

Nella classifica compaiono americani, svedesi, britannici, francesi, spagnoli, svizzeri, tedeschi, cinesi, indiani, danesi, sudafricani, israeliani.

NESSUN ITALIANO!

Anonymous said...

il comune di san salvo con un comunicato stampa ha detto no alle trivellazioni in mare e sul territorio per svilluppare agricoltura e terismo speriamo sia vero.

giosuè said...

mmm, mi sembra che qui:
http://www.whitehouse.gov/contact/
si possa contattare il presidente degli stati uniti Obama.

claudia said...

Cara Maria Rita, per me sei un'amica fidata, quasi una di famiglia. Leggo sempre con molta attenzione ed interesse tutto quello che scrivi e condivido con te la lotta per la difesa del nostro territorio. E' vero, spesso mi sento come Don Chisciotte contro i mulini a vento, ma poi mi consolo sapendo di non essere capace di "fare l'indifferente", di convincermi che tutto "va bene". Nel mio piccolo lotto come posso:partecipo alle manifestazioni ambientaliste, cerco si sensibilizzare i miei familiari, i miei colleghi, chiunque mi conosce per tentare si svegliare quella "cosa" che da troppo tempo è caduta in letargo: la nostra "coscienza" di cittadini e di essere umani. Continua così, ormai non puoi più tirarti indietro. Sei la leader indiscussa di molti, sei il nostro punto di riferimento. Con affetto Claudia

Anonymous said...

nell'articolo hai parlato di disgusto anche per Franco Caramanico...perchè non ha voluto far ... o che altro!!!io in questo blog ho scritto ben 6 volte chiedetoti dei dati,dei documenti,dei ritagli di giornale ,etc...in cui si conferma quello che dici tu su questa persona....ma nn mi hai mai risposto...come mai???è troppo facile così....!!!!attaccare, senza riscontro reale è un comportamento da IGNORANTI!!!io sinceramente leggendo il blog di caramanico ho trovato un articolo " Caramanico sconfessa Del turco" ed un altro "riunione al ministero" in cui si afferma tutto il contrario di quello che scrivi tu....sono documenti reali a cui io faccio affidamento!!!aspetto una tua risposta altrimenti mi dovrò convincere sempre di più che le sue accuse sono false.....Enrico