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Friday, October 21, 2011

Una firma per la Basilicata



Sono convinta che se non ci fosse stato l'esempio petrolifero della Basilicata a mostrare al resto d'Italia cosa significa - nei fatti - avere trivelle, pozzi di petrolio, centri oli ed oleodotti in casa, non saremmo mai riusciti ad ottenere cosi tante vittorie contro l'ENI, la Mediterranean Oil and Gas, la Po Valley.

Da Ortona fino a Lecco e' sempre stato motivo di riflessione e di scandalo sentire le storie di idrocarburi nel miele, carpe morte nei laghi, sorgenti d'acqua chiuse per inquinamento petrolifero, monnezza nei campi, limiti di emission di cancerogeni sfondati un giorno si e uno no, pozzi dietro l'ospedale, trivelle nei parchi, puzza di idrogeno solforato, emigrazione e tumori alle stelle.

Nemmeno l'ENI o i politici corrotti, nonostante tutte le loro luccicanti conferenze e i loro tentativi di far finta di niente, possono negare l'evidenza di quanta morte e distruzione abbiano portato, perche' e' lampante e sotto gli occhi di tutti.

E allora tutti dobbiamo sentirci un pochino nel dovere di fare qualcosa per i lucani e di ricordare, quando le battaglie locali sono finite o anche mentre che le si combattono ancora, che fermare le trivelle ad Ortona o in Salento o a Lecco, perche' ci si vive va bene ed e' sacrosanto, ma che e' piu' umano, nobile e giusto ricordarsi dei lucani che hanno solo avuto la sfortuna di essere i primi nel mirino delle trivelle quando nessuno sapeva cosa fosse l'idrogeno solforato, o che nei fluidi perforanti ci mettono roba radioattiva.

Loro ci hanno fatto vedere in anteprima l'Abruzzo petrolizzato, il Veneto petrolizzato, la Lombardia petrolizzata.

Ci sarebbe tanto da dire - sul meridione, sulla passivita' degli individui, sulla complicita' dei politici e di chi li vota - ma alla fine siamo un paese solo e da qualche parte si deve pur partire.

In tutti questi anni la lezione piu' importante che ho imparato e' che niente puo' fermare un popolo compatto, deciso e che vuole le cose, ma le vuole per davvero.
Anche in Italia.

Diciamo no a tutti i nuovi pozzi di petrolio in Lucania. Non e' realistico forse esigere che i pozzi gia' trivellati vengano smantellati, ma si puo' chiedere che non ne vengano piu' costruiti, che i limiti legali siano severi, che ci siano piu' multe, piu' responsabilita'.

La Lucania ha gia' sofferto troppo.

1 comment:

enzo said...

Grazie Maria Rita!