.

.

Sunday, December 7, 2008

Una legge voluta dal popolo


Queste sono un po di idee che ci frullano per la mente negli ultimi tempi. E' tutto aperto alla discussione sui blog e al miglioramento. Resta il fatto che occorre SIGILLARE la salvezza del nostro territorio nero su bianco e che le parole se le porta il vento.

Qui ad Atene noi facciamo così. Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia. Pericle – Discorso agli Ateniesi – 461 a.c.

PREMESSA

Il compito principale degli esponenti politici è quello di interpretare le aspettative dei cittadini e trasformarle in norme e leggi. Quando la politica si allontana dalle aspettative degli elettori, come è successo in Abruzzo, i cittadini sfiduciano i propri rappresentanti politici e nascono i Comitati ed i Movimenti. I Comitati ed i Movimenti hanno il compito di ricostituire il dialogo tra i cittadini e la classe politica e non di sostituirsi ad essa.

Nei giorni passati il PDL ha promosso un sondaggio telefonico riservato, riguardante il così detto centro oli di Ortona, i risultati del sondaggio sarebbero i seguenti:

• il 74% dei cittadini abruzzesi è contrario al così detto centro oli di Ortona;
• il 10% è a favore;
• il 16% non sa

Il risultato di questo sondaggio ha spinto il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ad esternare pubblicamente il suo no alla costruzione del centro oli.

In pratica il Primo Ministro, ha interpretato una richiesta del Popolo abruzzese, informato su questo argomento non dal Governo regionale (a cui spetterebbe questo compito) ma da un sondaggio scaturito dalla attività dei Comitati e dai Movimenti di opinione nati proprio per sopperire alla latitanza della politica locale sull’argomento.

Noi confermando la nostra totale trasversalità ai partiti invitiamo tutti gli esponenti politici abruzzesi a riflettere in merito facendo una profonda autocritica.

L’Abruzzo ha due precedenti. La vicenda della Sangro Chimica – una società del Gruppo Getty Oil - che nei primi anni ’70 stava impiantando, con il bene placet degli amministratori locali e nazionali, una raffineria nella Val di Sangro un territorio afflitto da una povertà storica. Il Sindaco di Paglieta, Enrico Graziani, riuscì a promuovere un movimento di popolo che costrinse la classe politica dell’epoca a cambiare opinione e così la Sangro Chimica dovette desistere; questa scelta fece decollare la nuova economia abruzzese costituendo un fatto unico sino ad ora nella storia dell’economia italiana: l’attuazione di un progetto di sviluppo generato dalla base e non imposto dall’alto.

Negli stessi anni, la Rohmandhasse, un’altra azienda chimica riuscì a costruire i suoi impianti ed aveva già assunto il personale ma un’altra sollevazione popolare, capeggiata questa volta dal sindaco di Atessa Angelo Staniscia - in conflitto con il suo stesso partito - costrinse l’azienda a smontare l’impianto bullone dopo bullone ed a lasciare il territorio con la coda tra le gambe.

Dopo trentatre anni sempre per il dissenso del Popolo la storia sembra ripetersi.

Noi speriamo che il dissenso del Primo Ministro esternato a Pescara il 6 dicembre contro il così detto centro oli di Ortona costituisca la base per atti concreti e non dichiarazioni ai fini elettorali.

Pertanto i firmatari di questo documento dichiarano congiuntamente quanto segue:

- ringraziano il Presidente del Consiglio per la sua dichiarazione contraria al così detto centro oli di Ortona ed a favore di uno sviluppo della regione che sia in sintonia con le sue peculiarità ambientali come da noi richiesto e auspicato;

- si augurano che alla dichiarazione seguano fatti concreti, come per esempio la modifica al Disegno di Legge 1441 ter in discussione al Senato in modo tale da sancire con un atto governativo l’esclusione dell’Abruzzo da territorio petrolifero e ridare alla Regione stessa il governo del suo territorio, come del resto previsto dalla Costituzione.

- ritengono comunque di non dover abbassare la guardia e continuare, in totale armonia con tutti gli esponenti politici che andranno a formare il prossimo Governo Regionale, ad impegnarsi per l’applicazione di norme certe che tutelino lo sviluppo economico, la salute degli abitanti, la salvaguardia delle peculiarità ambientali, le attività, agricole, enogastronomiche e turistiche della Regione.


PROPOSTA SINTETICA PER UNA NORMATIVA CHE GOVERNI, TUTELANDOLO, IL TERRITORIO ABRUZZESE DALL’INSEDIAMENTO DI ATTIVITÀ FORTEMENTE IMPATTANTI SUL TERRITORIO.

Premesso che, se come esposto dai Dirigenti ENI incontrati a Pescara il 18 luglio 2008 e dal Ministero dello Sviluppo le risorse di idrocarburi dell’Abruzzo costituiscono un tesoro nascosto della Regione, questo tesoro va tutelato e conservato per eventuali futuri periodi di grande carenza energetica aumentandone in tal modo il valore; comunque il suo sfruttamento deve essere governato dalle autorità regionali al fine che i suoi ricavi restino almeno parzialmente agli Abruzzesi e non come ora a totale appannaggio delle società di estrazione anche straniere.

1. Norme su nuove concessioni riguardanti le attività di ricerca, di estrazione e di lavorazione di idrocarburi (petrolio e gas) in Abruzzo.

• Attività Onshore. Moratoria di 25 anni per la lavorazione del petrolio (anche del bio). Non si rilasciano più permessi per industrie legate al comparto petrolchimico, ne per l’estrazione, ne per la lavorazione del petrolio, ne per la costruzione di oleodotti, ne per la costruzione di impianti di stoccaggio.

• Offshore. La distanza minima dalla costa per le piattaforme in mare è di 20km (decreto Ronchi in vigore in Veneto), vanno comunque presi accordi con le Nazioni dell’altra sponda dell’Adriatico affinché le norme non vengano facilmente evase dalle compagnie petrolifere.

• Royalties. Alla regione Abruzzo vengono riconosciute royalties pari al 40% del valore del petrolio estratto.

2. Vecchie concessioni già attive sul territorio.

• Royalties. Per i pozzi estrattivi già in funzione aumento programmato del 10% annuo fino al raggiungimento della quota del 40%. (visto che in Italia aumenta tutto a partire da pane e pasta… ora tocca alle royalties dei petrolieri che pompano – gratis - il nostro gas dal nostro mare sin dagli anni ’60!). Anch gli impianti di produzione di bio carburante già in esercizio devono pagare royalties alla regione.

• Proventi. I proventi delle royalties devono essere utilizzati per incentivare l’uso del solare e dell’eolico e comunque di fonti di energia innovative e alternative a quelle attualmente in uso e non rinnovabili.

• Tecnologia. Gli impianti petroliferi (compresi quelli che producono bio carburante) già in funzione sul territorio devono essere aggiornati all’ultima tecnologia disponibile;

• Agenzia regionale per il controllo delle attività estrattive. la Regione deve controllare con un proprio ente le quantità di petrolio estratto, l’Agenzia non deve avere nel suo staff direttivo individui che abbiano avuto rapporti di lavoro con gli enti richiedenti e deve avere nel suo ufficio di controllo esponenti di movimenti e comitati dediti alla tutela del territorio e comunque rappresentativi dei cittadini.

3. Processo regionale di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)

• Il Governo regionale deve adeguare gli indici delle emissioni di inquinanti a quanto previsto dalle indicazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

• Ogni volta che si attiva un processo di VIA, l'ente richiedente – in linea con quanto previsto da Agenda 21, Convenzione di Arhus, e dalle leggi della Repubblica per facilitare l’accesso dei cittadini alle informazioni ed alle attività di tutela giudiziaria - deve finanziare una campagna informativa sul tipo di insediamento che intende realizzare, il livello occupazionale previsto, le concentrazioni di inquinanti da immettere nell’aria ed i limiti di legge e quanto altro aiuti a meglio comprendere che cosa si intende realizzare. Questa campagna deve essere gestita dall’Agenzia preposta alla tutela dell’Ambiente e totalmente finanziata dall’Ente richiedente secondo norme applicative da definire.

• Ogni procedura di VIA deve essere inserita in un sito web in cui è possibile prendere visione dello stato della pratica con tutti i nomi dei referenti coinvolti nella suo sviluppo. Attraverso le stesso sito i cittadini possono esporre e/o denunciare violazioni, sospetti di inquinamento etc.

• Il processo di VIA deve fare riferimento a dati di inquinamento ambientali e climatici recenti ed a procedure collaudate

• Il processo di VIA deve essere condotto da due istituti di ricerca INDIPENDENTI che non siano finanziati, direttamente o indirettamente, dall’ente richiedente

• Il processo di VIA deve contenere le stime delle concentrazioni di inquinanti che si andranno a emettere nell’ambiente. Per evitare stime fasulle e al ribasso, le stime fornite dal VIA sono vincolanti.

• Il controllo deve essere affidato all’Agenzia regionale preposta e ad enti terzi.

• Tutte le attività di gestione e di controllo devono avere al loro interno esponenti di organizzazioni non governative.

• Tutti i costi riguardanti l’informazione, la procedura di VIA ed i controlli devono essere pagati dall’Ente proponente e/o già attivo sul territorio.

• Devono essere sviluppati scaglioni di inquinamento per quantificare le sanzioni.

• I rappresentanti regionali presso il Parlamento devono farsi promotori di leggi che identifichino i reati ambientali come reati contro la società civile e pertanto come tali perseguibili penalmente; applicando pene severe anche ai semplici trasportatori e “manovali”.

• Sulla falsariga di quanto esposto per le attività inerenti l’estrazione e le lavorazioni degli idrocarburi devono essere promosse leggi per il buon governo di:

- attività estrattive (cave);
- attività di smaltimento dei rifiuti urbani ed industriali;
- attività urbanistiche ed architettoniche (anche il brutto è una fonte di inquinamento);
- attività inerenti la produzione ed il trasporto dell’energia;

La probabile fine dell’invasione petrolifera dell’Abruzzo deve costituire per la nostra regione un punto di partenza per progettare e perseguire uno sviluppo duraturo secondo criteri innovativi.
Quasi tutte le produzioni industriali possono essere de-localizzate in base a concetti di economia produttiva mentre la salute dell’ambiente e la qualità della vita, vera ricchezza del futuro, no.

16 comments:

Anonymous said...

Sei davvero brava; hai scritto una legge coerente e completa, capace di prevedere i possibili problemi del futuro, attenta ai problemi economici ma aperta ad una visione molto ampia della società ("anche il brutto è inquinante"). Non voglio augurarti una carriera politica (intendo quella di Pericle), perchè temo che la consideri riduttiva. Però hai delle doti innate per questa attività.VIVIANA

MARCO GIANGRANDE said...

Spettacolo!
Ottimo Maria Rita.
Hai fatto più tu che tutti questi ambientalisti locali impegnati in politica da anni.

Anonymous said...

Carissima Maria Rita, sei grande, grande, grande...hai sviscerato il problema ed hai proposto una soluzione ottima!Hai prodotto più di qualunque altro politico (fannullone) pronto a vendere il nostro territorio in cambio di non si sa quali vantaggi!!
Ci siamo conosciuti a Lanciano, in occasione della tua prima conferenza, e mi congratulo ancora con te!
Enza

Anonymous said...

sempre bravissima....grazie ancora per tutto quello che stai facendo..


e ricordo che se qualcuno di quelli che ci ha detto di essere contrario al centro oli dovesse tradirci saremmo pronti a tornare a L'Aquila più numerosi ed arrabbiati che mai..

spero che questa squallida vicenda sia giunta alla fine..ricordando che l'amministrazione comunale di Ortona dopo essere stata sconfessata anche da Chiodi e Berlusconi, dovrebbe solo dimettersi:

maria rita said...

in realta questo testo non l'ho scritto io da sola, ma assieme a apocalisse italia e ai membri del Nuovo Senso Civico che anzi hanno preso le idee e le hanno
riassunto in questo documento comune. Grazie dunque anche a danilo, antonello, silvana, diana alessandro.


L'importante e' che ci crediamo che POSSIAMO legislare in modo pulito e serio e senza inciuci ma guardando il nemico in faccia.

Molti mi dicono che ci vuole un limite piu alto di 25 anni. Vediamo.
Aggiungete cosa pensate che non va e cosa si puo fare meglio di quanto ce scritto qua sopra...

L'anno scorso di questi tempi Di Martino mi voleva querelare... ne abbiamo fatta di strada!

wanadobee said...

...infatti di martino e' sparito e tu no.

Di Martino cercasi: qualcuno lo ha visto ? Esiste ancora?

Anonymous said...

Gira voce che Di Martino non si è potuto candidare perché all'improvviso sono saltate fuori fatture per 300.000 (trecentomila) euro di consulenza all'ENI e lui è passato dalla DC a Forza Italia dove sembra che in quanto a problemi di onestà siano di bocca buona.
Che tipo di consulenza può avere mai fatto? Provate ad immaginarlo e scrivete cosa vi viene in mente.
Terminator

maurovanni said...

Notizie lette da Atti Pubblici presso il Tribunale di Chieti.
Chissà perchè gli indelebili organi di stampa locale non frequentano mai questi posti.....

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

Dal 15 ottobre 2008 Di Martino Remo nato a Poggio Fiorito (ch) è indagato dalla Procura di Chieti insieme a Borromeo Carlo nato A Ortona e Walter Albi nato a Pescara.

Subiranno un processo penale per "Abuso d'Atti di Ufficio"! Pena fino a 4 anni di reclusione.

Pubblicherò sul mio blog tutte le notizie dettagliate lunedì 22 dicembre 2008 come "Regalo di Natale"!!!

Ci sarà una conferenza stampa indetta dal gruppo di cittadini ortonesi autori dell'esposto-denuncia alla Procura di Chieti, dove si racconterà con puntualità tutti i fatti accaduti.

Avete chiaro ora il principale motivo della sua non candidatura? .... oltre ai suoi raccomandati, non ha altri appigli per sfogare il suo gap caratteriale che lo allontana sempre più dalla compiacenza umana e dal rispetto morale degli altri!!

maurovanni

Tatone Massimo said...

Caro mauro manca il caro Fratino.....va bhe mauro mi passi il link del tuo blog grazie...
il mio e: www.massimotatone.blogspot.com

Tatone Massimo said...

ok mauro trovato il tuo blog

Anonymous said...

Ho visto politici che sono stati messi in stand by perchè non sono riusciti a portare a termine l'impegno entro i termini stabiliti; in caso di necessità, sono pronti, possono ripartire con maggior grinta e bruciare tutti.

wanadobee said...

grande maurovanni.

Aspetto con ansia i dettagli....

maria rita said...

anche io non vedo l'ora di sapere che ne e' stato di Remo di Martino, il difensore dei diritti umani!

Anonymous said...

Cuccilò (Fratino) non ti esprimi più?
ti sei sempre definito un berlusconiano convinto ed ora sei basito? non ce la meni più con la questione lavoro?(alla quale tutti siamo sensibili).O forse volevi concludere l affare della tua vita, tu che ti definisci imprenditore?
Il tuo testone scoppia di vergogna...
FratE.N.I. : ennesimo ''cuppino al cuzzetto''

Sauro said...

Mauro , fai una diretta web!!!!

Anonymous said...

mauro ma come fai a sapere sempre tutto?sei un grande!!!!!!!!!
pericle egia lui si che era un uomo..infatti il periodo in cui pericle ha regnato lo si è sempre definito:un periodo di massimo splendore!!!!!!!!
-carissima Maria Rita prima hai citato un certo Alessandto ma è colui che fa parte del nuovo senso civico,è di ortona?grazie