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Sunday, December 7, 2014

Centro Oli Tempa Rossa, Total e LUISS: nel 2065 miliardi di euro dal "processo keynesiano di moltiplicazione dei redditi"



Il nuovo Centro Oli della Total, a venti chilometri dal Centro Oli di Viggiano.
La Basilicata allo zolfo.




"Il Rapporto nasce con l’intento di essere uno strumento fruibile da chiunque, stakeholder e cittadini, attraverso il quale poter comprendere in modo estremamente chiaro e organico tutto quello che Total Italia realizza in terra lucana e, soprattutto, come lo fa". 

Rispetto della comunità locale, tutela dell’ambiente, salute e sicurezza delle persone, occupazione, crescita economica e sociale del territorio, dialogo costante con tutti gli stakeholder, trasparenza: questi sono i pilastri su cui si basa e intorno ai quali si sviluppa concretamente l’attività industriale di Total Italia in Basilicata e che ha ispirato la realizzazione di questa pubblicazione.

 Total rinnova ancora una volta il proprio impegno di trasparenza verso la comunità lucana, all’interno della quale aspira ad integrarsi come attore economico e sociale responsabile e aperto al dialogo. Un impegno che, come testimoniato da questo stesso Rapporto, prende forma in azioni, iniziative, progetti, risultati concreti volti al sostegno e allo sviluppo socio-economico del tessuto sociale lucano, in tutte le sue componenti.



Bla Bla Bla.


Intanto la Basilicata e' fra le regioni piu' povere d'Italia
hanno radioattivita' nelle acque
tumori alle stelle
emigrazione galoppante
disoccupazione giovanile
petrolio nei laghi e nei fiumi
e una petrol-democrazia


Grazie a Total, Grazie alla Luiss per questi illuminanti studi
e tuttapposti.

Adesso stiamo tutti meglio.



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Key-che?

Ma che droghe prendono questi? Ma non si rendono conto di essere ridicoli?

Il 20 Novembre 2014 la Total Italia ha presentato il suo "Rapporto Attivita' 2013". A commentarlo sulla stampa lucana, Roberto Pasolini, Direttore Commerciale e Comunicazione di Total Italia. Lo studio e' stato fatto dal Centro Studi Grif – Fabio Gobbo della LUISS di Roma in collaborazione con il Prof. Davide Quaglione. 

Gia' qui sorge una prima domanda: ma perche' la LUISS si preoccupa cosi generorsamente dei lucani proprio adesso e proprio assieme o per conto della Total? Dove sono stati in questi venti anni di trivelle? Perche' - almeno da quello che io sono riuscita a trovare su internet - non hanno mai commentato in maniera indipendente sugli effetti alla salute e dei lucani e del loro ambiente e della loro poverta' in venti anni di trivelle?


Uno direbbe, e va bene, magari ci sono dentro anche un po di autocritiche e di ammissioni di malaffari... No.... Macche' e' tuttapposto.

Il tema principale di questi studi infatti non e' l'inquinamento o l'aumento di malattie o la poverta'  o la corruzione che gira attorno al petrolio, quanto gli effetti "socioeconomici" sulla Basilicata generati dagli investimenti a Tempa Rossa. 

E ovviamente questi effetti socioeconomici sono tutti perfetti!

Della serie - bendarsi gli occhi difronte all'elefante nella stanza.

La Total Italia parla di cifre e risultati strabilianti, che sicuramente tutti i lucani possono confermare: "progetti di sviluppo sostenibile in favore della comunità lucana", 1.3 milioni di euro investiti da Total Italia "nel solo 2013" e poi ancora "oltre 1 milione di euro stanziato su base volontaria nel triennio 2010-2012".

Un milione di euro su base volontaria in tre anni -  ammazza che generosi! Certo, siamo a Natale, ma tutta questa grazia, e' troppo buoncuore da parte della Total, no? I lucani devono certo essere grati a questa grande ditta che dalla Francia si preoccupa del benessere della Basilicata e alla LUISS che certifica il tutto.

Fra le cose che vengono certificate, oltre a questi regali, la ricaduta di circa 7 miliardi di euro come impatto "nominale" e altri 4 sottoforma di "tasse, salari, acquisti di beni e servizi, royalties" e cui si aggiungono 3 miliardi "dal processo keynesiano di moltiplicazione dei redditi".

Eh?

"Il processo keynesiano di moltiplicazione dei redditi"?

E che e'? Menomale che il rapporto era fruibile a tutti! Detto cosi, questo processo keynesiano di moltiplicazione dei redditi pare l'arrivo in terra di un nuovo messia petrolifero a trasformare acqua in vino e a moltiplicare pesci e pani e,  in questo caso, dolore e morte e poverta' in bigiliettoni verdi.

Ma parlate come mangiate che ci fate piu' bella figura. E si, io lo so perfettamente chi e' John Maynard Keynes e conosco le sue teorie economiche e la scuola di Chicago e The Prize perche' sono un accademico pure io, ma non e' questo il modo di fare il brainwash alla gente. O forse pensano che sparando un po di paroloni sia piu facile far passare il tuttapposto. In ogni caso sono ridicoli.

La cosa piu' interessante e il *periodo* in cui ci sara' questo immaginario processo di moltiplicazione dei redditi.

Teniamoci forte.

Dal 2007 al 2065!

Si, non e' un errore di battitura. Dal 2007 al 2065!

Fanno i conti con queste cifre strabilianti su un arco di 60 anni! Mi sto sbellicando da sola, anche se fa piangere. Ma si rendono conto delle scemenze che dicono??? Nel 2065? E cioe' fra 60 anni la Total avra' dato alla Basilicata attraverso questo immaginario processo di moltiplicazione dei redditi 3 miliardi di euro?

Ma chi controllera' tutto questo? E' solo fumo negli occhi. Alla fine, pure i soldi di mia nonna se li metteva in banca sessanta anni fa, adesso li avrei moltiplicati. Non c'e' mica bisogno delle trivelle.

E poi non ci sono solo i soldi, ci sono anche "oltre" 130 lavoratori nel 2013 che "sono stati impiegati in maniera diretta" nello sviluppo di Tempa Rossa, la maggior parte lucani, e poi gli oltre 240 di indotto, anche loro per la maggior parti lucani. E questi lavoratori aumenteranno presto, con oltre 540 giovani "tutti lucani" che hanno "iniziato l’intenso percorso di formazione" che li portera' a diventare gli operatori del futuro Centro Oli di Tempa Rossa.

Ma... al Centro Oli di Viggiano lavorano circa 300 persone, qui addirittura ce ne saranno prima 130 e poi 540 di soli giovani? E cosa faranno tutti questi personaggi nel Centro Oli di Tempa Rossa?

Ah si, magari sono quelli che impareranno l'alchemia per trasformare idrogeno solforato in denaro, secondo questo immaginario processo di moltiplicazione dei redditi!

Ma poi, se a Viggiano ne servono solo 300 in totale di operai, e qui ce ne sono gia' quasi settecento, vuol dire che qui arrivera' molto piu' petrolio?

E se si, dove finira' la monnezza?

E i fumi tossici di Tempa Rossa a chi andranno a rovinare i polmoni? E quanto idrogeno solforato finira' nelle case e nei campi delle persone? E quanti rifiuti petroliferi e radioattivi ci dobbiamo aspettare di trovare nelle sorgenti o nei laghi?

Non e' dato sapere.

Interessante che nel rapporto oltre a quel miliardo di euro "volontario" e al processo di moltiplicazione dei reddititi, si sono dimenticati di aggiungere come regalo alla Basilicata VENTI ANNI  di monnezza petrolifera riversati nei campi della Basilicata a Corleto Perticara. Si sono dimenticati di aggiungere l'occupazione che quella robaccia ha portato agli oncologi e la migliore verdura al sapore di petrolio. 

Ma ormai e' una moda.  Uno si fa uno studietto o progettino di copertura dall'università e cosi se ne lava le mani e puo' dire che tanto l'ha detto l'università... pure le balle colossali del 2065!

Ma l'ultima domanda e' : se arriveranno con il Centro Oli di Tempa Rossa tutti questi miliardi e tutto questo benessere, vuol dire che avremmo dovuto vedere miliardi e benessere gia' dal Centro Oli di Viggiano che opera da piu di 15 anni.

Dov'e' tutta questa ricchezza e tutta questa vita meravigliosa a Viggiano? E se non c'e' stata ricchezza *diffusa* a Viggiano, come si si aspetta che ci sara' a Tempa Rossa?

Ma cosa dico. Per vedere la ricchezza e il benessere di Vigiano dobbiamo aspettare il 2065, quando sara' completa la moltiplicazione keynesiana dei redditi.

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Tempa Rossa è ritenuto "uno dei principali progetti industriali d’Italia, tra i 128 più importanti al
mondo nel settore petrolifero, interamente sostenuto da capitali privati". 

A Tempa Rossa, nella zona di Gorgoglione (Matera), si sta costruendo un centro olio: i lavori finiranno nel 2015 e nel 2016 cominceranno le estrazioni che, a regime, raggiungeranno i 50 mila barili al giorno di petrolio, 230 metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di gpl e 80 tonnellate di zolfo. 

In sostanza la produzione italiana di greggio aumenterà del 40 per cento "oltre ad assicurare un gettito fiscale per l’Italia di diverse centinaia di milioni di euro".

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Tuttapposto.

2 comments:

Emanuela said...

non hanno davvero la vergogna. grazie per fare la lista degli svergognati, e' un contributo importante. qui in spagna il livello di indignazione ha raggiutno livelli altissimi e a livello altissimo di istituzioni e colossi economici si stanno organizzando dall'interno per imparare a comunicare in maniera non insultante, lo hanno capito e si stanno adeguando. evidentemente alla luiss ancora non lo percepiscono. in italia l'indignazione di massa organizzata ancora non e' scoppiata come una bomba in mano a certe organizzazioni... mi piacerebbe che i tuoi articoli fossero la miccia.

Ilaria said...

tuttaposti fa ridere se non facesse piangere in realtà :-(