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Monday, March 18, 2013

La piattaforma Temsah d'ENI e d'Egitto



Temsah, ENI 2004


Ai politici italiani piace sempre ricordare che in Italia non ci sono incidenti, che siamo piu' bravi di tutti, e che le piattaforme in Italia sono e saranno tutte sicure.

Ecco allora una meraviglia ENI in Egitto.

Il giorno 10 Agosto 2004 la GlobalSantaFe's Adriatic IV, un jack-up temporaneo  che stava trivellando nei mari d'Egitto per conto dell'ENI, della BP e della General Petroleum Corporation d'Egitto, riunite in un consorzio detto Petrobel, si incendia ed affonda a sessanta chilometri dal canale di Suez.

Sembrava tutto sotto controllo, e invece ... dopo qualche giorno anche la piattaforma Temsah -  non troppo distante dalla Adriatic IV - divampo' in un enorme incendio, con riversamenti incontrollati di fanghi ed idrocarburi nel mare.

L'ENI subito' rilascio' un comunicato stampa dove diceva che la situazione era sotto controllo e che non c'erano stati morti fra i 150 addetti: il comunicato e' qui.

Ebbene, dopo la bellezza di dodici giorni, la situazione era tutt'altro che sotto controllo - le fiamme erano giunte a piu' di venti metri di altezza, e la situazione
era talmente disperata che si decise di distruggere la piattaforma Temsah.

Alla fine, c'e' voluto UN MESE per i vigili del fuoco della citta' di Port Said con l'aiuto di navi spagnole per domare l'incendio.

In totale questa meraviglia dell'ENI, la piattaforma Temsah ha funzionato per 58 giorni.



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