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Thursday, June 4, 2009

Giustizia Texana


La Texas Oil and Gathering e' una ditta petrolifera che opera in Texas.

Nel 2000 il proprietario e il manager delle operazioni logistiche, tali John Kessel e Edgar Pettijohn, hanno iniziato a scaricare rifiuti petroliferi pericolosi in maniera illegale in alcuni pozzi dismessi.

Compravano materiale di scarto da varie operazioni petrolchimiche e di raffinazione della zona, li processavano ulteriormente nella loro raffineria nei pressi di Houston, e cio' che non si poteva piu' lavorare li andavano a buttare in questi pozzi dismessi, alla meno peggio. Un po stile Gomorra.

I due falsificavano i documenti che classificavano questi scarti come non tossici, fatti solo di acque saline e di brine (non certo elisir di lunga vita) mentre invece questi rifiuti contenevano alte concetrazioni di toluene, xylene e benzene, tutte sostanze provate cancerogene.

L'affare gli e' andato bene per tre anni. Poi, nel 2003 uno dei pozzi sotterrranei esplose, uccidendo tre lavoratori. Lo scoppio del pozzo in questione era diverso da quello usato dalla Texas Oil and Gathering, ma lo stesso le autorita' hanno iniziato ad indagare su cosa andava a finire in quei pozzi.

I due tizi sono stati cosi condannati su quattordici accuse di crimine contro l'ambiente e la collettivita', fra cui: conspirazione, violazione delle leggi per la sicurezza dell'acqua potabile (The Safe Drinking Water Act) e violazione delle leggi per la conservazione delle risorse (The Resource Conservation and Recovery Act).

I due si sono dichiarati colpevoli, ma questo non gli risparmiera' il carcere. L'accusa ha proposto una multa di almeno $500,000 alla ditta e della stessa cifra a ciascuno dei due come individui. Per ciascuno di loro si parla di una condanna che puo' arrivare ad otto anni di prigione. La colpevolzza e' certa. La sentenza ufficiale sulla pena da scontare esce a Settembre 2009.

L'ufficio per il controllo dei crimini ambientali di Dallas del ministero americano dell´ambiente l'EPA, (the Environmental Protection Agency) ha dichiarato:

The defendants tried to make an illegal end run around our environmental laws in order to increase their bottom line. These guilty pleas serve as a reminder that senior company executives who decide to commit environmental crimes will be prosecuted, not just the company.

I due accusati hanno cercato di raggirare le nostre leggi sulla protezione dell'ambiente per aumentare i loro profitti. Queste condanne ci ricordano che chiunque decidera' di commettere crimini contro l'ambiente verra' portato in tribunale, e non solo la compagnia ma anche gli individui responsabili.



L'occasione fa l'uomo ladro: se i due tizi del Texas hanno fatto queste nefandezze in uno stato dove la ti dicono che ti processeranno con la piena autorita' della legge e ti mandano in galera per il doppio del tempo che hai inquinato, figuriamoci in Abruzzo quante altre schifezze faranno i petrolieri alla nostra regione, dove i controlli sono leggeri come l'aria di primavera.

Quante altre Bussi petrolifere volgliamo? Quante altre discariche illegali vogliamo? Quanta altra morte vogliamo? Potrei sbagliarmi, ma non mi risulta che nessuno sia ancora mai andato in galera in Abruzzo per avere inquinato l'ambiente.

Fonti:
Environmetal News Service
Environmental Compliance

3 comments:

giosuè said...

’PETROLIO FUORIUSCITO IN MARE’: ESERCITAZIONE ANTINQUINAMENTO

Esercitazione antinquinamento questa mattina al largo del porto di Termoli, all’altezza delle piattaforme pretolifere "Rospo di mare" gestite dalla Edison Spa.

fonte:
http://www.primonumero.it/attualita/news/index.php?id=1244133763

giosuè said...

Pesca e inquinamento, "i mari europei verso la distruzione"

Oceana rileva come quotidianamente i mari dell'Europa debbano fare i conti con la presenza di "circa 275 eventi di scarico illegale di petrolio in acque", "circa 55 mila tonnellate di petrolio e scarichi di sentina gettati a mare"

fonte:
http://www.dire.it/DIRE-AMBIENTE-/pesca_e.php?c=21484&m=11&l=it

giosuè said...

La costa di Valona inquinata: tre gli arresti

La polizia ha deciso di bloccare una nave con bandiera Italiana, la nave "Guido"

fonte:
http://www.rinascitabalcanica.com/?vid=84217&title=La%20costa%20di%20Valona%20inquinata:%20tre%20gli%20arresti