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Sunday, August 26, 2012

I deliri di Fabrizio

Tralascio il cognome per pudore suo, non mio.
Non ho commenti.  Si commenta da solo.

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E lei dove vive...


...assai poco cara signora dei mie stivali?    
                                                 
In California, dove il 20% dell?energia ? prodotta da fonti rinnovabili: e il restante 80% dove lo producete, bruciando le famose prugne secce californiane?  
                                      
Ma fatemi il piacere, lei e tutti gli altri finti ecologisti del cavolo. Vorrei sapere come vi muovete, se a piedi in bicicletta oppure usate l'auto (e non mi dica auto elettrica, perche' sa benissimo che con le tecnologie attuali non sono commercialmente valide), se per scaldare il vostro cibo usate i pannelli solari, e cosi' fate anche d'inverno per scaldarvi (magari in California non fa freddo, ma in Abruzzo da dove lei viene, magari un po' freddo lo fa).    
                  
Fosse per me, in pieno inverno chiuderei tutti i rubinetti, di gas e olio, e poi vi farei andare avanti a pannelli solari e pale eoliche (che tra l'altro devo dire, danno un colpo d'occhio paesaggistico davvero bello!!), e starei cosi' per un mesetto, per vedere se poi vi ricredete.      

Al momento non ci sono tecnologie valide alternative e' questa la realta', e allora, se davvero volete
dare il benservito al petrolio, )e mandare cosi' in cassaintegrazione o fare licenziare circa 350000
persone nella sola Italia), si sbrighi, lei che si dice essere una cervellona.    
                
La verita', come la vedo io, e' che non si puo' sempre e solo dire di no, ma si deve imparare a dire si
ovvero si' purche' si rispettino certe condizioni, che pero', e' chiaro, non devono essere troppo vessative
altrimenti, ritorniamo al no comunque.                                                              

Purtroppo l'Italia e' piena (manco tanto, per fortuna) di gente come lei e grillo (scritto piccolo  
apposta, in quanto ? davvero un piccolo uomo, o un uomo piccolo, che dir si voglia), che dicono no a
tutto, ai termovalorizzatori, ai rigassificatori, ai tracciati ferroviari e stradali, ai pozzi petroliferi, ai porti, agli aeroporti, all?energia nucleare ecc., e poi si lamentano della spazzatura, della mancanza del gas d'inverno, che in Italia non c'e' mobilita', che il nostro paese dipende per il petrolio dall'estero per il 90% e che compriamo energia nucleare dalla vicina Francia (ma, si  sa, i francesi sono solitamente stupidi).
                                                         
Sono indignato, cara signora, perche' e' anche gente come lei, che se sta comodamente all'estero a    
pontificare su quello che succede qua, che l'Italia sta andando a rotoli, e che non si riesce mai a
concludere nulla. E soprattutto di chi, come lei ha un titolo accademico e lo usa per fare l'esperta
del momento a favore di comici cretini alla grillo.                                                

Si occupi di quello che sa fare, sempre ammesso che lo sappia fare bene, e, visto che andata in    
California, ci resti pure e si occupi di quello che succede li', senza sparare cazzare e sentenze su
quello che succede qua, altrimenti, se per gente come lei, tanta gente dovesse trovarsi per        
strada, beh, potrebbe sempre ospitarli a casa sua, no?    
                                        
Mi scusi lo sfogo, a volte anche volgare, lo riconosco e non e' nel mio stile, ma di lei ho letto    
anche troppo e non ne potevo davvero piu'.

Fabrizio

22 comments:

wanadobee said...

Ma se a lui non piace quello che scrivi,che ci viene a fare a leggere qui? Mistero. Certe pero' che lascia travisare nervi a fior di pelle. A giudicare dalle argomentazioni anni 60 e da prima elementare e' un po' cotto. Questo e' alla frutta - kaput. Avanti cosi'.

wanadobee said...

Ma se a lui non piace quello che scrivi,che ci viene a fare a leggere qui? Mistero. Certe pero' che lascia travisare nervi a fior di pelle. A giudicare dalle argomentazioni anni 60 e da prima elementare e' un po' cotto. Questo e' alla frutta - kaput. Avanti cosi'.

LucaZappacosta said...

Il signor Fabrizio si e' dimenticato nel suo diffuso sproloquiare di dimenticare di citare le competenze che ha in materia. Sicuramente una persona cosi' convinta di quello che dice deve essere un esperto nel settore. Altrimenti e' il solito italiano quadratico medio che si improvvisa, con grande spocchia, esperto in qualcosa di cui non capisce nulla. In Italia siamo tutti allenatori. Tipico.
Caro signor Fabrizio, la chiave di tutto e' la ricerca. Senza ricerca si e' morti e non si progredisce. Vuol continuare ad utilizzare tecnologie antiquate? Macchine che funzionano con un inefficientissimo motore termico e sputano fuori sostanze inquinanti a go go? Non so se ne e' cosciente ma il pianeta in cui vive, il pianeta Terra, e' l'unico pianeta che ha a disposizione per la sua preziosa vita. Passera' ancora moltissimo tempo prima di arrivare a mettere piede su un altro pianeta, presumibilmente Marte, e ancor piu' (ma chissa' mai se sara' possibile) riuscire a stabilircisi sopra in maniera permanente. Ergo, siamo condannati a rimanere sul nostro pianeta ancora per un bel po' di tempo. E col ritmo esponenziale col quale stiamo riuscendo a modificarne gli equilibri biologici e climatici (ha presente il primo principio della termodinamica?), riusciremo a renderlo ben presto abbastanza inospitale anche per noi stessi. Non sarebbe forse piu' furbo rallentare un po' con la tanto sbandierata crescita (crescita non e' sinonimo di benessere) e aggiustare un po' il tiro adottando tecnologie e soprattutto uno stile di vita piu' pacato e rispettoso per noi e il nostro pianeta? La crisi che stiamo vivendo adesso, non e' solo economica (cosi' ormai vogliono farci credere) e' una crisi di stili di vita. Forse volere a tutti i costi un nuovo modello di telefonino/computer/console per giochi ogni 6 mesi e non volerci rinunciare... beh quello e' guardare al proprio orticello.

Le stiamo indicando la Luna... non continui a fissare il dito.
Cordialmente,
Luca Zappacosta

spol666 said...

vabbè ma non si può stare dietro a ogni cerebroleso che ti risponde sul blog, questo ha il livello intellettivo di un celenterato...

iniminimainimo said...

Fabrizio rispecchia perfettamente il profilo del classico debunker. Sono tutti uguali, e mi fanno anche un po' pena.

dottmere said...

veramente credo che sia corretto che ognuno esprima il proprio parere e dissenta delle cose che si scrivono sui blog, tanto più che la lettera di Maria Rita sta facendo il velocissimo giro di Facebook a forza di condivisioni (qui l'invidia è tanta) :)))
Ad ogni modo non bisogna bollare Fabrizio come uno sciocco, sarebbe il più grande e grave errore da compiersi perchè rappresenta una percentuale alta degli Italiani. Vedere oltre il proprio dito non è affato semplice soprattutto quando ci hanno abituati fin da piccoli ad avere occhi chiusi e orecchie tappate.
Un unico pensiero a Fabrizio. Il sulle altre fonti di energia si può discutere, ma sul nucleare, non sai di cosa parli, non sai quanti danni e per quanti anni potresti dover combattere....

Anonymous said...

E il vessato Fabrizio ha avuto il suo momento di celebrita'.
Caro Fabrizio, ringrazi la D'Orsogna.
Raffaele

AntimA said...

haha epic fail:
"oppure usate l'auto (e non mi dica auto elettrica, perche' sa benissimo che con le tecnologie attuali non sono commercialmente valide)"

Come darsi la zappa sui piedi =)

Correggo una sola delle tue azzate, altrimenti farei notte,
perchè ne hai scrite davvero tante....

Ecco la frase corretta:
Le tecnologie per le auto elettriche non sono commercialmente "BEN VOLUTE"...
comodo scrivere "non valide", dimentichi che siamo nel 2012,
andiamo ancora avanti a pistoni e valvole e tu giri la colpa a noi che siamo obbligati a inquinare per muoverci!

come disinformatore ti consiglio di andare a fare pratica a cicap, altrimenti stai muto e rassegnato che è meglio.

AntimA said...

haha epic fail:
"oppure usate l'auto (e non mi dica auto elettrica, perche' sa benissimo che con le tecnologie attuali non sono commercialmente valide)"

Come darsi la zappa sui piedi =)

Correggo una sola delle tue azzate, altrimenti farei notte,
perchè ne hai scrite davvero tante....

Ecco la frase corretta:
Le tecnologie per le auto elettriche non sono commercialmente "BEN VOLUTE"...
comodo scrivere "non valide", dimentichi che siamo nel 2012,
andiamo ancora avanti a pistoni e valvole e tu giri la colpa a noi che siamo obbligati a inquinare per muoverci!

come disinformatore ti consiglio di andare a fare pratica a cicap, altrimenti stai muto e rassegnato che è meglio.

Unknown said...

tPerò mi domando:
l'auto elettrica, ad esempio mi sembra di aver visto dai depliant Renault, si ricarica con una centralina ad hoc da 3kW. ora questa energia tutte le sere quando si parcheggia la macchina in garage, dove si prende?
Dall'impianto fotovoltaico?
Se ogni famiglia ha un impianto dimensionato sui propri consumi domestici, mi chiedo se riuscirà a farlo bastare per la carica della sua vettura elettrica...

Quindi, partendo dal presupposto che l'italia non ha centrali nucleari, e fortunatamente neanche centrali a carbone, ma ha puntato completamente su centrali termoelettriche a gas naturale (metano), ergo la macchina elettrica viene ricaricata sulla base di una conversione da combustibile fossile.

Ho forti dubbi che il nostro tenore di vita (e con nostro, intendo di normali persone che abitano in città, tralasciando i fortunati che sono cresciuti e vivono di sussistenza in qualche baita di montagna allevando e coltivando), possa sostenersi solamente su fonti rinnovabili senza arrivare a ricoprire, tutto il suolo o di pannelli solari, o di pale eoliche. Ergo siamo costretti a trovare soluzioni per estrarre e consumare le tanto odiate risorse fossili in modo sempre più ingegnoso e efficiente, pur cercando di sforzarsi a ridurre l'impatto ambientale di questo consumo.

Tuttavia sono convinto che i prezzi del barile di petrolio cosi alti, sono un incentivo a spostare il capitale che si è concentrato su queste antiche risorse energetiche, verso la ricerca di soluzioni nuove, in primis più efficienti, e in secundis completamente rivoluzionarie, che ci faranno dimenticare (proprio del tutto?) queste fonti energetiche a combustione.

davide said...

"..imparare a dire si a certe condizioni .."

le condizioni in questione sarebbero succulenti tangenti, inquinamento senza controllo, assunzione di parenti amici, false consulenze pagate profumatamente ???

eh,eh, maria rita , devi imparare il loro metodo!!!

D. said...

Ci sono tante persone che hanno paura di perdere anche soltanto la più infima delle minuscole comodità che danno senso alla loro vita... Sono letteralmente terrorizzati.

manrico50 said...

Io penso che Fabrizio (maiuscolo, per buona educazione) viva una vita serena.
Se avesse avuto familiari, amici o se stesso colpiti da qualche grave problema di salute, come purtroppo capita a molti, conseguenza delle scelleratezze che Maria Rita combatte insieme a tanti, non avrebbe scritto cose simili.
Non si gratti...caro amico, non serve.
Forse, proprio grazie alle battaglie di informazione e di lotta che Maria Rita e anche molti altri scienziati e semplici cittadini combattono, lei continuerà a vivere una vita serena.
Forse.
E comunque di qualcosa bisogna morire, dirà Lei. Si, è vero.
E ancora non Le auguro di soffrire quelle sofferenze che molti, per la superficialità di altri come Lei subiscono.
Guardi che il nostro Pianeta è piccolo.
Pensi a quando qui vicino, in Ucraina, a Cernobil (lo scrivo così perchè tutti possano capire, anche Lei), una centrale nucleare ebbe gravi problemi, e una nube radioattiva coprì il cielo non solo di quel paese ma arrivò anche nel nostro.
Non conosco la sua età, da quello e da come scrive sembrerebbe essere assai giovane e forse non può o non vuole ricordare che per alcuni mesi ci fu consigliato dalle autorità di non mangiare molti cibi per il pericolo di contaminazione.
Chi la pensa come noi sa bene che la vita, ogni forma di vita ha termine. Quel che non accettiamo è di essere assassinati dalla scelleratezza di chi pensa che la vita degli altri e soprattutto del nostro pianeta inizi e finisca con lui.
Vorremmo lasciare ai nostri discendenti un pianeta dove fosse ancora possibile correre nei prati o andare in montagne ancora coperte da neve, o tuffarsi nel mare senza rischi o mangiare senza problemi un frutto colto da un albero e non costretti a vivere in rifugi sotterranei per proteggersi dai pericoli esterni che abbiamo prodotto noi predecessori.
Ma Lei forse non vorrà rinunciare a nulla di ciò che costringerà i suoi posteri a vivere in condizioni aberranti.
Lei non ci sarà più. Chi se ne frega di quel che succederà domani.
Be’ noi non la pensiamo come Lei.
p.s.
Stia ben attento a dove va in vacanza se non vuol rinunciare al suo privilegio di godere buona salute.
Ci sono molti paesi affascinanti ma non ricchi dove sono state create “discariche” di tutti i tipi.
Da splendidi luoghi dove molti alimenti sono arricchiti dal percolato oppure luoghi esotici che ospitano “discariche” di scorie radioattive e così via. Ma Lei sicuramente e fino alla prova del contrario è superiore a tutte queste idiozie. Auguri

manrico50 said...

Io penso che Fabrizio (maiuscolo, per buona educazione) viva una vita serena.
Se avesse avuto familiari, amici o se stesso colpiti da qualche grave problema di salute, come purtroppo capita a molti, conseguenza delle scelleratezze che Maria Rita combatte insieme a tanti, non avrebbe scritto cose simili.
Non si gratti...caro amico, non serve.
Forse, proprio grazie alle battaglie di informazione e di lotta che Maria Rita e anche molti altri scienziati e semplici cittadini combattono, lei continuerà a vivere una vita serena.
Forse.
E comunque di qualcosa bisogna morire, dirà Lei. Si, è vero.
E ancora non Le auguro di soffrire quelle sofferenze che molti, per la superficialità di altri come Lei subiscono.
Guardi che il nostro Pianeta è piccolo.
Pensi a quando qui vicino, in Ucraina, a Cernobil (lo scrivo così perchè tutti possano capire, anche Lei), una centrale nucleare ebbe gravi problemi, e una nube radioattiva coprì il cielo non solo di quel paese ma arrivò anche nel nostro.
Non conosco la sua età, da quello e da come scrive sembrerebbe essere assai giovane e forse non può o non vuole ricordare che per alcuni mesi ci fu consigliato dalle autorità di non mangiare molti cibi per il pericolo di contaminazione.
Chi la pensa come noi sa bene che la vita, ogni forma di vita ha termine. Quel che non accettiamo è di essere assassinati dalla scelleratezza di chi pensa che la vita degli altri e soprattutto del nostro pianeta inizi e finisca con lui.
Vorremmo lasciare ai nostri discendenti un pianeta dove fosse ancora possibile correre nei prati o andare in montagne ancora coperte da neve, o tuffarsi nel mare senza rischi o mangiare senza problemi un frutto colto da un albero e non costretti a vivere in rifugi sotterranei per proteggersi dai pericoli esterni che abbiamo prodotto noi predecessori.
Ma Lei forse non vorrà rinunciare a nulla di ciò che costringerà i suoi posteri a vivere in condizioni aberranti.
Lei non ci sarà più. Chi se ne frega di quel che succederà domani.
Be’ noi non la pensiamo come Lei.
p.s.
Stia ben attento a dove va in vacanza se non vuol rinunciare al suo privilegio di godere buona salute.
Ci sono molti paesi affascinanti ma non ricchi dove sono state create “discariche” di tutti i tipi.
Da splendidi luoghi dove molti alimenti sono arricchiti dal percolato oppure luoghi esotici che ospitano “discariche” di scorie radioattive e così via. Ma Lei sicuramente e fino alla prova del contrario è superiore a tutte queste idiozie. Auguri

manrico50 said...

Io penso che Fabrizio (maiuscolo, per buona educazione) viva una vita serena.
Se avesse avuto familiari, amici o se stesso colpiti da qualche grave problema di salute, come purtroppo capita a molti, conseguenza delle scelleratezze che Maria Rita combatte insieme a tanti, non avrebbe scritto cose simili.
Non si gratti...caro amico, non serve.
Forse, proprio grazie alle battaglie di informazione e di lotta che Maria Rita e anche molti altri scienziati e semplici cittadini combattono, lei continuerà a vivere una vita serena.
Forse.
E comunque di qualcosa bisogna morire, dirà Lei. Si, è vero.
E ancora non Le auguro di soffrire quelle sofferenze che molti, per la superficialità di altri come Lei subiscono.
Guardi che il nostro Pianeta è piccolo.
Pensi a quando qui vicino, in Ucraina, a Cernobil (lo scrivo così perchè tutti possano capire, anche Lei), una centrale nucleare ebbe gravi problemi, e una nube radioattiva coprì il cielo non solo di quel paese ma arrivò anche nel nostro.
Non conosco la sua età, da quello e da come scrive sembrerebbe essere assai giovane e forse non può o non vuole ricordare che per alcuni mesi ci fu consigliato dalle autorità di non mangiare molti cibi per il pericolo di contaminazione.
Chi la pensa come noi sa bene che la vita, ogni forma di vita ha termine. Quel che non accettiamo è di essere assassinati dalla scelleratezza di chi pensa che la vita degli altri e soprattutto del nostro pianeta inizi e finisca con lui.
Vorremmo lasciare ai nostri discendenti un pianeta dove fosse ancora possibile correre nei prati o andare in montagne ancora coperte da neve, o tuffarsi nel mare senza rischi o mangiare senza problemi un frutto colto da un albero e non costretti a vivere in rifugi sotterranei per proteggersi dai pericoli esterni che abbiamo prodotto noi predecessori.
Ma Lei forse non vorrà rinunciare a nulla di ciò che costringerà i suoi posteri a vivere in condizioni aberranti.
Lei non ci sarà più. Chi se ne frega di quel che succederà domani.
Be’ noi non la pensiamo come Lei.
p.s.
Stia ben attento a dove va in vacanza se non vuol rinunciare al suo privilegio di godere buona salute.
Ci sono molti paesi affascinanti ma non ricchi dove sono state create “discariche” di tutti i tipi.
Da splendidi luoghi dove molti alimenti sono arricchiti dal percolato oppure luoghi esotici che ospitano “discariche” di scorie radioattive e così via. Ma Lei sicuramente e fino alla prova del contrario è superiore a tutte queste idiozie. Auguri

manrico50 said...

Io penso che Fabrizio (maiuscolo, per buona educazione) viva una vita serena.
Se avesse avuto familiari, amici o se stesso colpiti da qualche grave problema di salute, come purtroppo capita a molti, conseguenza delle scelleratezze che Maria Rita combatte insieme a tanti, non avrebbe scritto cose simili.
Non si gratti...caro amico, non serve.
Forse, proprio grazie alle battaglie di informazione e di lotta che Maria Rita e anche molti altri scienziati e semplici cittadini combattono, lei continuerà a vivere una vita serena.
Forse.
E comunque di qualcosa bisogna morire, dirà Lei. Si, è vero.
E ancora non Le auguro di soffrire quelle sofferenze che molti, per la superficialità di altri come Lei subiscono.
Guardi che il nostro Pianeta è piccolo.
Pensi a quando qui vicino, in Ucraina, a Cernobil (lo scrivo così perchè tutti possano capire, anche Lei), una centrale nucleare ebbe gravi problemi, e una nube radioattiva coprì il cielo non solo di quel paese ma arrivò anche nel nostro.
Non conosco la sua età, da quello e da come scrive sembrerebbe essere assai giovane e forse non può o non vuole ricordare che per alcuni mesi ci fu consigliato dalle autorità di non mangiare molti cibi per il pericolo di contaminazione.
Chi la pensa come noi sa bene che la vita, ogni forma di vita ha termine. Quel che non accettiamo è di essere assassinati dalla scelleratezza di chi pensa che la vita degli altri e soprattutto del nostro pianeta inizi e finisca con lui.
Vorremmo lasciare ai nostri discendenti un pianeta dove fosse ancora possibile correre nei prati o andare in montagne ancora coperte da neve, o tuffarsi nel mare senza rischi o mangiare senza problemi un frutto colto da un albero e non costretti a vivere in rifugi sotterranei per proteggersi dai pericoli esterni che abbiamo prodotto noi predecessori.
Ma Lei forse non vorrà rinunciare a nulla di ciò che costringerà i suoi posteri a vivere in condizioni aberranti.
Lei non ci sarà più. Chi se ne frega di quel che succederà domani.
Be’ noi non la pensiamo come Lei.
p.s.
Stia ben attento a dove va in vacanza se non vuol rinunciare al suo privilegio di godere buona salute.
Ci sono molti paesi affascinanti ma non ricchi dove sono state create “discariche” di tutti i tipi.
Da splendidi luoghi dove molti alimenti sono arricchiti dal percolato oppure luoghi esotici che ospitano “discariche” di scorie radioattive e così via. Ma Lei sicuramente e fino alla prova del contrario è superiore a tutte queste idiozie. Auguri

manrico50 said...

Io penso che Fabrizio (maiuscolo, per buona educazione) viva una vita serena.
Se avesse avuto familiari, amici o se stesso colpiti da qualche grave problema di salute, come purtroppo capita a molti, conseguenza delle scelleratezze che Maria Rita combatte insieme a tanti, non avrebbe scritto cose simili.
Non si gratti...caro amico, non serve.
Forse, proprio grazie alle battaglie di informazione e di lotta che Maria Rita e anche molti altri scienziati e semplici cittadini combattono, lei continuerà a vivere una vita serena.
Forse.
E comunque di qualcosa bisogna morire, dirà Lei. Si, è vero.
E ancora non Le auguro di soffrire quelle sofferenze che molti, per la superficialità di altri come Lei subiscono.
Guardi che il nostro Pianeta è piccolo.
Pensi a quando qui vicino, in Ucraina, a Cernobil (lo scrivo così perchè tutti possano capire, anche Lei), una centrale nucleare ebbe gravi problemi, e una nube radioattiva coprì il cielo non solo di quel paese ma arrivò anche nel nostro.
Non conosco la sua età, da quello e da come scrive sembrerebbe essere assai giovane e forse non può o non vuole ricordare che per alcuni mesi ci fu consigliato dalle autorità di non mangiare molti cibi per il pericolo di contaminazione.
Chi la pensa come noi sa bene che la vita, ogni forma di vita ha termine. Quel che non accettiamo è di essere assassinati dalla scelleratezza di chi pensa che la vita degli altri e soprattutto del nostro pianeta inizi e finisca con lui.
Vorremmo lasciare ai nostri discendenti un pianeta dove fosse ancora possibile correre nei prati o andare in montagne ancora coperte da neve, o tuffarsi nel mare senza rischi o mangiare senza problemi un frutto colto da un albero e non costretti a vivere in rifugi sotterranei per proteggersi dai pericoli esterni che abbiamo prodotto noi predecessori.
Ma Lei forse non vorrà rinunciare a nulla di ciò che costringerà i suoi posteri a vivere in condizioni aberranti.
Lei non ci sarà più. Chi se ne frega di quel che succederà domani.
Be’ noi non la pensiamo come Lei.
p.s.
Stia ben attento a dove va in vacanza se non vuol rinunciare al suo privilegio di godere buona salute.
Ci sono molti paesi affascinanti ma non ricchi dove sono state create “discariche” di tutti i tipi.
Da splendidi luoghi dove molti alimenti sono arricchiti dal percolato oppure luoghi esotici che ospitano “discariche” di scorie radioattive e così via. Ma Lei sicuramente e fino alla prova del contrario è superiore a tutte queste idiozie. Auguri

manrico50 said...

Io penso che Fabrizio (maiuscolo, per buona educazione) viva una vita serena.
Se avesse avuto familiari, amici o se stesso colpiti da qualche grave problema di salute, come purtroppo capita a molti, conseguenza delle scelleratezze che Maria Rita combatte insieme a tanti, non avrebbe scritto cose simili.
Non si gratti...caro amico, non serve.
Forse, proprio grazie alle battaglie di informazione e di lotta che Maria Rita e anche molti altri scienziati e semplici cittadini combattono, lei continuerà a vivere una vita serena.
Forse.
E comunque di qualcosa bisogna morire, dirà Lei. Si, è vero.
E ancora non Le auguro di soffrire quelle sofferenze che molti, per la superficialità di altri come Lei subiscono.
Guardi che il nostro Pianeta è piccolo.
Pensi a quando qui vicino, in Ucraina, a Cernobil (lo scrivo così perchè tutti possano capire, anche Lei), una centrale nucleare ebbe gravi problemi, e una nube radioattiva coprì il cielo non solo di quel paese ma arrivò anche nel nostro.
Non conosco la sua età, da quello e da come scrive sembrerebbe essere assai giovane e forse non può o non vuole ricordare che per alcuni mesi ci fu consigliato dalle autorità di non mangiare molti cibi per il pericolo di contaminazione.
Chi la pensa come noi sa bene che la vita, ogni forma di vita ha termine. Quel che non accettiamo è di essere assassinati dalla scelleratezza di chi pensa che la vita degli altri e soprattutto del nostro pianeta inizi e finisca con lui.
Vorremmo lasciare ai nostri discendenti un pianeta dove fosse ancora possibile correre nei prati o andare in montagne ancora coperte da neve, o tuffarsi nel mare senza rischi o mangiare senza problemi un frutto colto da un albero e non costretti a vivere in rifugi sotterranei per proteggersi dai pericoli esterni che abbiamo prodotto noi predecessori.
Ma Lei forse non vorrà rinunciare a nulla di ciò che costringerà i suoi posteri a vivere in condizioni aberranti.
Lei non ci sarà più. Chi se ne frega di quel che succederà domani.
Be’ noi non la pensiamo come Lei.
p.s.
Stia ben attento a dove va in vacanza se non vuol rinunciare al suo privilegio di godere buona salute.
Ci sono molti paesi affascinanti ma non ricchi dove sono state create “discariche” di tutti i tipi.
Da splendidi luoghi dove molti alimenti sono arricchiti dal percolato oppure luoghi esotici che ospitano “discariche” di scorie radioattive e così via. Ma Lei sicuramente e fino alla prova del contrario è superiore a tutte queste idiozie. Auguri

Anonymous said...

Maria Rita buongiorno

E' veramente desolante ascoltare certi discorsi, possibile che c'?
ancora gente il cui cervello viene utilizzato solo per riempire il vuoto
del calotta cranica?? Possibile che hanno una visione cos? piccola della
realt????
Da quando ? iniziata la battaglia al centro oli che la mia vita ?
cambiata drasticamente. il sottoscritto non solo ? indipendente
dall'energia fossile ma dalle energia rinnovabile ne ha tratto una
grande opportunit? di business. In riferimento alle parole del Sig.
Fabrizio vorrei dire la mia sulle sue fandonie e spero che questa mia
missiva gli sia girata. Rispondo per le righe:

"se per scaldare il vostro cibo usate i pannelli solari, e cosi' fate
anche d'inverno per scaldarvi (magari in California non fa freddo, ma in
Abruzzo da dove lei viene, magari un po' freddo lo fa). Fosse per me,
in pieno inverno chiuderei tutti i rubinetti, di gas e olio, e poi vi
farei andare avanti a pannelli solari e pale eoliche."

Caro Sig. Fabrizio io ho ristrutturato la mia casa, e sono diventato ad
Ortona in Abruzzo dove vivo un pioniere della casa passiva: ho
installato un impianto fotovoltaico di 10 kw che produce annualmente
13000 kwh (una famiglia italiana ne consuma tra i 2500 e i 3000). Con
tale energia oltre ai consumi tradizionali alimento una pompa di calore
che d'inverno mi riscalda e d'estate mi raffresca. Inoltre, dei pannelli
solari termici mi riscaldano l'acqua sanitaria coadiuvati d'inverno da
un ulteriore pompa di calore. Per cucinare mi affido ad un prestante
piano di cottura ad induzione elettomagnetica che cuoce molto meglio di
un tradizionale piano a metano o a gas, e la mia casa ? illuminata da
luci a led che assorbono quando tutto ? acceso non pi? di 200 w. Le dico
anche che l'energia mi avanza e il GSE (Gestore dei servizi energetici)
mi paga l'energia in eccesso. Ovviamente per lei tutto questo ?
fantascienza, per me ? realta e il metano ? solo un brutto ricordo!

"Al momento non ci sono tecnologie valide alternative e' questa la
realta', e allora, se davvero volete
dare il benservito al petrolio, )e mandare cosi' in cassaintegrazione o
fare licenziare circa 350000"

Sig. Fabrizio ad agosto in Germania nelle ore di punta l'energia
assorbita proveniva per il 55% da fonti rinnovabili, sa cosa significa
in termini di addetti ai lavori? non 350000 ma oltre 500000!!!! il
sottoscritto, come anticipato, 3 anni fa delle energie rinnovabili ne ha
fatto un'occasione di business creando posti di lavoro. Con un minimo
investimento attualmente ho un azienda che opera nel campo delle energie
rinnovabili, conta due punti vendita e ben 7 dipendenti il tutto
sviluppato nel peggior periodo economico che l'Italia potesse
attraversare. Se tutti avessimo un p? di lungimiranza come i tedeschi,
oppure i norvegesi o gli svedesi (soprattutto i cari amministratori
delle grandi societ? che hanno capitali ben pi? corposi da investire,
invece di pensare solo ed esclusivamente ai propri interessi) magari i
350000 potenziali disoccupati sarebbero gi? stati riconvertiti in altre
attivit? ben pi? salubri!!!! Ma ripeto per lei tutto questo ?
fantascienza, per me ? realta consolidata da tempo!!!!

Un caro saluto

Keymax

Anonymous said...

Buongiorno a tutti, anche a coloro che fanno evidentemente, senza nemmeno conoscerti, dell'offesa un loro stile di vita.
Vorrei comunque rassicurare lor signori; non sono cerebroleso (e provo pietà per coloro che veramente sono in questo stato, e non uso quindi il loro tragico stato per offendere altre persone), non sono un celenterato, ne uno con la prima elementare, ne tantomeno uno cotto o per cui si debba usare il bruttissino termine kaput. Sono solo uno che su molti punti non la pensa come voi, tutto qui. Ringrazio invece quelle persone che hanno provato a contrastare le mie parole con argomentazioni e esperienze dirette. Dovrebbe essere così, ma non sempre lo è, purtroppo.
Ho scritto sopra che su molti punti la vediamo diversamente, ma nemmeno su tutti poi.
Non ho mai scritto di essere favorevole al nucleare, personalmente al referendum ho votato contro; come si è visto anche in Giappone ultimamente, un inconveniente in questo campo può provocare disastri irreparabili. Però non si può neanche pensare di far sparire tutte le centrali dall'oggi al domani, ma magari rivedere le politiche energetiche, questo si.
Quanto alle fonti energetiche alternative, forse da quello che ho scritto si può pensare che io ne sia contro; non è assolutamente così, anzi, io vorrei che la ricerca in questo campo venisse implementata in modo da renderle sempre più competitive ed efficienti, ma la situazione attuale, forse ne permette un uso domestico (vedi KEYMAX che ringrazio per l'interessante commento), ma certamente non ancora utilizzabile per la grande industria.
La ricerca. E chi ha mai scritto di volerla contrastare, anzi, un paese che non investe nella ricerca non ha futuro, anche perchè essa stessa può portare nuovi posti di lavoro, magari ecologicamente più sostenibili. Che poi l'Italia abbia tagliato anche in questo campo è un dato di fatto, ma non ho mai scritto di essere d'accordo con ciò.
Ho lasciato per ultimo il capitolo dei combustibili fossili.
Che la politica energetica italiana (e non solo italiana) sia stata sbagliata negli anni passati, possiamo anche essere d'accordo, ma tant'è, la situazione attuale è quella che è, e quindi non possiamo pensare (secondo me, è chiaro) di mollare tutto e di non effettuare più ricerca e sviluppo nel campo, appunto, dei combustibili fossili. Poi, il prima possibile, ben vengano fonti energetiche alternative valide che sostituiscano in parte o del tutto il petrolio e/o il gas naturale, ma per il momento non si può farne completamente a meno, e quindi perchè tarpare le ali alla ricerca per far si che il nostro paese ne sia meno dipendente dall'estero?
La ricerca e lo sviluppo poi devono rispettare regole precise atte a far si di limitare il più possibile impatti ambientali di qualsiasi tipo, ma questo non significa vietare a prescindere.
Come ho già scritto, è questo che rende l'Italia un paese di serie B, e per questo nessun investitore estero viene da noi, perchè mancano regole precise e certezza del diritto; basta che si crei un gruppo contrario a quello che vuoi fare tu, che la gente (a torto o ragione) scenda in piazza, e non si fa più nulla.
Un esempio su tutti: la spazzatura. Nessuno la vuole sotto casa, nessuno vuole le discariche, nessuno vuole l'inceneritore, e questa resta per strada o, peggio ancora, in mano alla criminalità organizzata.
Questo volevo dirvi. Io e voi sicuramente abbiamo punti di vista differenti su tante cose, ma cercando il confronto e non lo scontro e il dileggio, forse possiamo trovare il modo di fare le cose come vanno fatte, l'importante è che poi vadano fatte.
Tanto vi dovevo
Fabrizio

Anonymous said...

Fabrizio: ti ringrazio, di cuore. Hai dato voce alla maggioranza silenziosa di noi lettori attenti alle tematiche ambientali ma non contrari a prescindere a tutto.
La tua risposta dimostra che le tesi vanno argomentate, non urlate in faccia a chi cerchi di convincere con il terrorismo a senso unico.

hermes said...

Gentile Fabrizio,
il paese chiamato Italia è di serie b (non montiamoci la testa, anche serie c, purtroppo) per la presenza di classi dirigenti inadeguate e ferme alla prima metà del '900; anche i tecnici poliglotti e pluri laureati oggi al governo scontano questo atavico e genetico vizio capitale. sono tutti lieti di essere collusi con la criminalità legalizzata (le grandi industrie, tipo ilva, eni, enel, ecc.) e con quella condannata, ma solo a parole e in via formale; perché consente loro di crogiolarsi nei privilegi feudali del potere (come esempio, citerei tra le tante, l'incresciosa vicenda di De Mita, ormai ex a tutti gli effetti, eppure ancora titolare di auto blu e scorta pagate da noi cittadini)senza accollarsi l'onere della responsabilità decisionale. Così nascono le esigenze dei famigerati compromessi.
Le varie emergenze rifiuti nascono da questo e le mafie e i costruttori d'inceneritori sguazzano alla grande; ma non ci sarebbero se il governo centrale avesse studiato, pianificato e avviato per tempo un progetto con scadenza definita per la differenziata spinta e il riciclo, come avviene nei paesi civili e lungimiranti (anche nell'ex belpaese, in un piccolo comune come Vedelago).
Se posso, Le consiglierei la lettura del libro inchiesta 'C'è un problema con l'Eni' della giornalista scientifica Sabina Morandi che affronta senza pregiudizi, senza furori ideologici (che, per inciso, non appartengono nemmeno alla Professoressa D'Orsogna, anche se ogni tanto qualche anonimo petrolizzato tenta di infangarla con tali insinuazioni) con chiarezza espositiva e molto pragmatismo i reali motivi del ritardo ventennale italiano in materia energetica: con nomi e cognomi, cifre e fatti precisi e incontestabili.
Aggiungo che la Prof. D'Orsogna argomenta in modo scientifico ogni sua affermazione e il terrorismo a senso unico, casomai, è la strategia più amata dai petrolieri et similia: o fate come diciamo noi, o non ci sarà più lavoro; o fate come diciamo noi o non ci saranno più le comodità cui vi siete abituati. Diamine, se non è terrorismo questo!
Forse però, tanto per essere poco originali, bisognerebbe chiedere agli abitanti della Basilicata (tranne Rocco Papaleo...) quali vantaggi e benefici abbiano tratto da 20 anni di sfruttamento coloniale petrolifero nella loro regione.
Un saluto cordiale.