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Friday, July 20, 2012

Lettera di un dipendente Saras



Il consiglio provinciale di Oristano, ieri ha bocciato all'unanimita' il progetto di trivellare Arborea, citta' con agricoltura di pregio, ortaggi, latticini ed allevamenti rinomati, oltre che varie riserve naturali popolate da fenicotteri.

Parallelamente mi arriva un email da parte di un lavoratore della Saras.

Non voglio causargli problemi, cosi lo chiamiamo solo Davide, un nome fittizio. Non si sa mai che la Saras gli faccia passare dei guai.

Pubblico la sua lettera in calce.

Questa lettera, secondo me, e' l'esempio lampante di quanto bene funzioni il parallelo petrolieri-ricatto posto di lavoro.

Praticamente Davide dice che occorre trivellare Arborea perche' senno' non si sa cosa altro raffinare negli altri stabilimenti Saras, e dice che le trivelle ad Arborea saranno lo sviluppo "sostenibile" !!

Io non ce l'ho con i lavoratori della Saras, che sono, secondo me, solo una parte dell'ingranaggio e non si rendono conto di quanto abbiano pagato per dare ai Moratti tutti i miliardi che hanno e di quante altre opportunita' l'industria del petrolio li abbia derubati.

Come sempre occorre pensare al binomio Gela/Taormina.

La prima disse si al petrolio, la seconda no.

E oggi si vedono i risultati di quelle scelte.

Non sono mai stata a Sarroch, ma non credo che possa reggere il paragone con le altre citta' turistiche della Sardegna.

Cosa sarebbe stata Sarroch senza la fabbrica dei Moratti? Non lo sapremo mai. Ma di certo sappiamo cosa e' oggi Arborea, e credo che nessuno sano di mente possa voler rinuciare a tutto quello che oggi e' Arborea in cambio di trivelle e raffinerie.

Io non credo di generalizzare. E' solo che non ho mai mai mai letto o sentito di una comunita' che sia felice di vivere vicino ai pozzi di petrolio. Mai.

E' la verita', e sfido chiunque che non sia affiliato con l'industria del petorlio a dirmi che si vive bene vicino a raffinerie e simili.

Caro Davide, se la Saras ci tenesse a lei, adesso che il lavoro scema, le farebbe un training per riqualificare lei e i suoi colleghi verso altri tipi di lavoro - pannelli solari, imprese in proprio di manutenzione di altri tipi di industria e cosi via.

L'epoca del petrolio e' finita e star qui a voler trivellare l'intrivellabile e' solo una finta medicina che finira' solo con il fare piu' danni di quanto lei non creda.

E le prove non le ho io.

Le prove le contiene il rapporto Disturbi Respiratori dell'Infanzia e Ambiente in Sardegna chr parla di bimbi piu' malati, di piu' alti tassi di tumore, di inquinanti in aria, in atmosfera e nel suolo per chi vive a Sarroch rispetto ad altre zone della Sardegna.

Legga qui.

E poi qui.

E poi qui.

Le prove le ha Massimiliano Mazzotta con il suo documentario OIL, la cui diffusione la Saras ha cercato in ogni modo di evitare. 

Le prove le ha Giorgio Meletti con il suo libro "Nel paese dei Moratti" contro cui la democraticissima Saras ha intrapreso "azioni legali" come riporta Wikipedia per avere rivelato a tutti il modus operandi della Saras il giorno in cui sono morti tre operai perche' nessuno li aveva addrestrati per le mansioni di cui dovevano occuparsi.

Le basta?

Ripeto io non ce l'ho con lei.

Ce l'ho con chi le fa credere che sia giusto avvelenare acqua, aria e polmoni e che in cambio lei debba pure essergli grato e debba difenderli.

Tutto questo mentre lei arranca ad arrivare alla fine del mese e loro corrono dritti dritti in banca a contarsi i quattrini, mentre Massimo Moratti decide quanti miliardi dare ai suoi calciatori e mentre Mrs. Milly Moratti finge di essere una verde.


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Cara professoressa io lavoro alla Saras da 20 lunghi anni e penso che quanto scrittoda lei riguardo ai petrolieri non sia in linea con quanto sia reale e come in tutte le cose della vita non si puo' far di tutta l'erba un fascio.

 Infatti non so se lei parli cosi' perche' generalizzando( come la maggior parte delle persone) i petrolieri sono tutti degli sporchi colonozzatori senza scrupoli e quindi tottalmente insensibili alla salute  e indifferenti alle persone.

Ma devo dire che non e' cosi'. Perlomeno no e' sempre cosi'.

I Moratti e in particolare la Saras non e' come la dipinge lei e la maggior parte delle persone.

Il fatto che si voglia avere il gas di arborea e' un opportunia' per tutta la Sardegna e nasce dal fatto di una sempre crescenta necessita' di autosuffucienza energetica per ridurre i costi di una ormai agonizzante industria della Raffinazione (e non E' un delitto).

Il fatto poi ambientale secondo me non si pone poiche' il modo di operare della Saras qualore fosse, come dice lei, fautore di terrificanti emissioni gassose non potrebbe mai essere consentito rispetto alle ormai sempre piu' stringenti norme ambientali che hanno contribuito a mettere in ginocchio le raffinerie in Europa, ma al di la di questo La Saras opera ed ha sempre operato nel pieno rispetto di tutela delle piu'restrittive esigenze di carattere ambientale e anzi ha fatto un po' di piu'.

Mi creda no siamo cosi come lei ci dipinge e se ha dei dati che dimostrano il contrario li metta a disposizione.

Non vogliamo trasformare Arborea in un inferno di maleodoranti miasmi ma in una realta' di sviluppo e sostenibilita' per un futuro della Sardegna migliore.

3 comments:

Iolanda said...

beata ingenuità...

Anonymous said...

Eh no, cara professoressa, troppo comodo per Lei sminuire la questione con il ricatto del posto di lavoro, visto che Lei un lavoro ce l'ha e sicuramente molto più salutare evmeno pericoloso di questo onesto operaio che crede nella sua Azienda e cerca nel suo piccolo di fare il proprio dovere.
Prima di sparare tutti i luoghi comuni contro il petrolio, voi ambientalisti da salotto dovreste considerare quanta gente ci lavora in quel mondo, e non puo' continuare a dire che basta la riconversione industriale ed i corsi di formazione per cambiare vocazione ad un'azienda. Siate seri, almeno per una volta!

Anonymous said...

Gentilissima dottoressa D’Orsogna, sono sarda e decisamente contraria alle trivellazioni nella nostra terra!

Terra che, nella mia famiglia, (sono figlia di agricoltori..) viene lavorata da ormai più di 70 anni (siamo produttori di latte e fragole).

Leggo sempre con piacere e attenzione il suo blog e VOLEVO RINGRAZIARLA TANTO, TANTO, TANTO per il tempo e le parole che spende per aiutarci a combattere questi speculatori!!

Io conosco la zona di Sarroch e le assicuro che non ci farei mai crescere mia figlia. Dicendo questo però, non voglio essere ipocrita, le dico che Arborea, con i suoi allevamenti intensivi, ha già dei problemi di carattere ambientale (il problema dei nitrati), che negli ultimi anni e con grandi sacrifici, anche economici, si sta cercando di risolvere.

Ho letto poco fa la lettera che il dipendente della Saras Le ha scritto e di seguito le riporto un passaggio che mi ha fatto rabbrividire:

“Il fatto poi ambientale secondo me non si pone poiche' il modo di operare della Saras qualore fosse, come dice lei, fautore di terrificanti emissioni gassose non potrebbe mai essere consentito rispetto alle ormai sempre piu' stringenti norme ambientali che hanno contribuito a mettere in ginocchio le raffinerie in Europa, ma al di la di questo La Saras opera ed ha sempre operato nel pieno rispetto di tutela delle piu' restrittive esigenze di carattere ambientale e anzi ha fatto un po' di piu'”

La invito a guardare il link sotto riportato, è un articolo del 18.07.2012

qui

l’articolo si conclude dicendo che nell’inchiesta non è coinvolta la Saras ma io dico E’ POSSIBILE CHE UN COLOSSO COME LA SARAS NON SAPPIA CHE FINE FANNO I PROPRI RIFIUTI TOSSICI????

NON SARA’ CHE LA SARAS VOGLIA SPENDERE IL MENO POSSIBILE PER LO SMALTIMENTO E SI AFFIDI A DITTE POCO SERIE CHE IN CAMBIO DI POCHI € RITIRANO LE SCORIE E LE SEPPELLISCONO NELLA PRIMA DISCARICA CHE TROVANO SENZA NESSUN TRATTAMENTO????

Questo forse è cio che intende il dipendente della saras quando dice “La Saras opera ed ha sempre operato nel pieno rispetto di tutela delle piu' restrittive esigenze di carattere ambientale e anzi ha fatto un po' di piu'?????????????????????????

NOI NON VOGLIAMO QUESTA GENTE NEL NOSTRO TERRITORIO E NELLA NOSTRA ISOLA!!!

Ancora grazie, grazie, grazie per il suo sostegno!

Saluti